per me la valutazione della difficoltà deve tener conto dei margini di errore.. anche se talvolta è meglio scindere le due cose. A volte un drop tecnicamente facile diventa difficile per il semplice fatto che "non puoi sbagliarlo" anche se per caso potessi copiarlo...
e la difficoltà aumenta o diminuisce non solo IMHO in base agli ostacoli sul landig, sulla pendenza e traiettoria dello stacco, ecc... ma anche dal contesto che influisce sulla suggestione... cioé se l'ambiente circostante incrementa il senso di vuoto (vedi droppone del Monginevro), subentra un ennesimo freno psicologico.
Uno può avere nel proprio curriculum un gap di 3 metri, ad esempio, ma credo che se lo stesso gap avesse pietre tutte intorno e lo stacco fosse in curva, su una lunga passerella larga una spanna... magari non ci si sentirebbe di saltare; mentre se lo stesso drop fosse da una passerella più larga, o la rincorsa fosse rettilinea, o l'atterraggio pulito ecc.. allora magari si dropperebbe con più facilità.
Per me la possibilità di salvarsi anche commettendo un piccolo errore è indispensabile. Per quanto si è capaci, la sfiga esiste, non si può prescindere da questo.
Per me quel drop tra le rocce è difficile in senso assoluto, non per me, che probabilmente non farei, ma difficile anche per un super manico, che se sbagliasse si spaccherebbe come tutti gli umani...
Ora... dico questo basandomi solo sulle foto che ho visto... non ho mai visto quel drop dal vivo, magari non è così micidiale uscire di traiettoria... però boh.. dalel foto sembra stretta la linea da tenere senza giocarsi qualche jolly...