@ Happykiller Fantastico il ripidone !! Da paura
non l'ho mica battezzato io "Madre Di Tutti I Ripidoni" eheh
è preoccupante fin dall'inizio, perché inizia in piano e non sembra voler mai smettere di scollinare, cioé... "effetto campo di holly & benji" (o come si scrive), continua a inclinarsi e inclinarsi e inclinarsi man mano che ti avvicini e pensi <basta, oh, basta> e dopo un po' si manifesta tutta la pista, nella sua interezza, e sei già lì aggrappato vicino al punto di non ritorno.
E' da brivido, un'emozione da provare.
All'inizio non sai da che parte iniziare, perché non è un sentierino, è una pista larga per una bici, eppure in brevissimo tempo ti rendi conto che non hai scelta, devi andare giù dritto. Puoi deviare la traiettoria di pochi gradi, non di più, altrimenti subito t'intraversi e cominci a franare con 2m quadri di sassi e ghiaia.
Prima c'è un po' di grip, la pendenza è più preoccupante che effettivamente estrema, ma già dalla prima canaletta ti interroghi su come affrontarla... Bisogna azzardare un manual, arrivando da quasi fermi sopra il gradone, su quel ghiaione franoso, e con un colpo di reni buttare la ruota ant oltre la buca da 26". Uh (piccolo sospiro), già contento di non aver frontflippato alla prima canaletta... poi peso in avanti bloccando la ruota ant sul tronco sull'altro lato del fosso fermo in equilibrio... molli per un istante i
freni, spingendo avanti la bici e tirando sù la ruota post per farle oltrepassare la buca da 26". Immediatamente ti riaggrappi ai freni per impedire di prendere irreversibilmente velocità. Ti "riaggrappi" per modo di dire, perché se blocchi ti trovi per terra, rotolando per parecchio...
...stesso procedimento per altre 11 canalette assassine.
Dopo una prima parte lievemente gripposa, la pendenza aumenta, la terra scompare, lasciando posto a schegge di roccia aguzze di un certo calibro, appoggiate approssimativamente le une sulle altre... e preghi di non intraversarti. Stringi il manubrio, allarghi le ginocchia e moduli con ansia i freni. Altre canaline. hop hop hop...
Già all'ultima canalina la pendenza ricomincia a decrescere e con un po' di fortuna trovi una linea con un minimo di terra per recuperare grip. hop, e sei oltre. Sospiro pieno.
Vorresti voltarti a vedere cos'hai passato, ma non è ancora il momento: sei ancoro in un posto insicuro, però sei esaltato, l'adrenalina supera l'emoglobina nel sangue.
Man mano che la pendenza decresce, i freni si mollano, grande puzza di bruciato. Infine puoi fermarti.... finalmente ti volti, ti spaventi e godi. batti un 5 a chi è già arrivato e osservi con preoccupazione le acrobazie di chi sta ancora scendendo.
Questa è la madre di tutti i ripidoni.
Spero di avervi trasmesso l'emozione.. almeno un pochino. o-o
la Variante è più selettiva, ha tratti davvero tossici, è più violenta, diversamente tecnica, trialistica sul burrone, meno impegnativa per i freni, ma richiede più intuito nell'interpretazione del sentiero, degli ostacoli rocciosi. Mi piace, anche se lo scenario è meno lunare. Mi piace adesso, solo perché son riuscito a farla in sella; perché è una sfida che neanche la metà di chi fa la MDTIR ha vinto. E ciò mi esalta. Urlavo come un matto appena mi son reso conto di essere sceso da quel tratto osceno. Manco fossi stato un bambino che ha appena imparato ad andare senza rotelle.
Che violenza...
poi a pranzo mi si è gonfiata la mano... e ora so di aver vinto quel pezzo cazzuto, nonostante i polsi a putt@ane e le microfratture alla mano dx.
:-? :-?
emozioni e sofferenza...