Io mi ricordo la ENDURO DEI 3 FIUMI 2007, lo spirito giusto. Con questo voglio dire che le superenduro stanno perdendo questo facino,grazie al loro successo, diventando gare troppo difficili e selettive, mentre allora erano un momento di agregazione per tanti che praticavano quella disciplina non considerata, allo scopo di divertirsi e confrontarsi. Credo che nel tempo la cosa si sia trasformata, ritengo che sia imprtante fare un passo indietro quantomeno distinguendo la cosa fra profesionisti ed amatori, cioè tra coloro che di questo sport ne fanno un lavoro e coloro che lavorano in altri settori e della bici ne fanno una passione per puro divertimento. In questo modo credo sia più bello e più sicuro si divertirebbero tutti. AUGURI SANDRONE
Purtroppo questi incidenti non possono accadere solo nelle gare di SE, bensì lungo qualsiasi trail che ciascuno di noi frequenta abitualmente con gli amici.
Questo è verissimo,ma essere in gara è comunque diverso dal fare il giro della domenica,per quanto uno possa essere assatanato nei confronti dei compagni (uno dei motivi per cui io vado da solo)
Secondo me siamo "noi biker" che forse ci stiamo spingendo un po' troppo oltre, e mi ci metto pure io. ..... l'asticella della difficoltà per trovare il divertimento si alza sempre di più, e purtroppo così facendo si acuiscono anche i rischi.
Corretto e verissimo anche questo concetto.Ma proprio perchè i bikers spesso non sono in grado di riconoscere i propri limiti oppure li vogliono superare di proposito,questo rischio andrebbe evitato a priori dagli organizzatori,proponendo gare di livello diverso per bikers di livello diverso
Non sono le gare che sono diventate troppo difficili. Siamo noi che siamo diventati troppo esigenti.
E anche qui si potrebbe discutere molto,ma non è questa la sede opportuna. Personalmente ritengo,conoscendo i sentieri,che questa gara fosse di livello tecnico molto,molto alto (non so le altre),con notevoli rischi specie per chi conosceva poco o per nulla il percorso,abbinando una tecnica non certo da pro
L'incidente di Sandrone, a cui faccio i miei migliori auguri di guarigione, mi sta facendo riflettere parecchio. Davvero tanto.
E su questo non ci piove. Io credo che debbano averlo a mente soprattutto quelli che,per loro fortuna,hanno modo di esplorare frequentemente nuovi sentieri:mai azzardare un passaggio che possa "forse" essere pericoloso. Poi,lo sappiamo bene tutti che non è come fare la raccolta di francobolli..........
Da parte mia ribadisco nuovamente a famiglia e amici la massima disponibilità per qualunque aiuto possa essere in grado di dare
Non lo conosco, ma quando ho letto la notizia, mi è venuto un groppo in gola che ho ancora dopo tutti questi gg... purtroppo la sfiga ogni tanto colpisce, e fa davvero male...
Quello che mi rincuora, e che forse farà piacere anche a lui quando leggerà, è che in mondo dove ormai contano solo più i "contatti" e quante visualizzazioni fa un post, vedere così tanta gente che spende due righe per uno di noi, sbattendosene degli altri mille post che parlano solo di sterili risultati e report, fa capire che in un mondo virtuale, la solidarietà è ancora una cosa reale!
Questo è verissimo,ma essere in gara è comunque diverso dal fare il giro della domenica,per quanto uno possa essere assatanato nei confronti dei compagni (uno dei motivi per cui io vado da solo)
Corretto e verissimo anche questo concetto.Ma proprio perchè i bikers spesso non sono in grado di riconoscere i propri limiti oppure li vogliono superare di proposito,questo rischio andrebbe evitato a priori dagli organizzatori,proponendo gare di livello diverso per bikers di livello diverso
E anche qui si potrebbe discutere molto,ma non è questa la sede opportuna. Personalmente ritengo,conoscendo i sentieri,che questa gara fosse di livello tecnico molto,molto alto (non so le altre),con notevoli rischi specie per chi conosceva poco o per nulla il percorso,abbinando una tecnica non certo da pro
E su questo non ci piove. Io credo che debbano averlo a mente soprattutto quelli che,per loro fortuna,hanno modo di esplorare frequentemente nuovi sentieri:mai azzardare un passaggio che possa "forse" essere pericoloso. Poi,lo sappiamo bene tutti che non è come fare la raccolta di francobolli..........
Da parte mia ribadisco nuovamente a famiglia e amici la massima disponibilità per qualunque aiuto possa essere in grado di dare
molto indicativo è vedere cosa dice pure uno del calibro di Andrea Bruno sul suo sito, dall'affetto per Sandro alle osservazioni sull'organizzazione.. passando per Jerome...
http://andreabruno.pro/?p=589