Fort William World Championships 2007

brunok3

Aziende
9/11/04
164
-8
0
Mondovì
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Alan si allena 2 volte al giorno tra moto da cross, xc strada palestra e corsa a piedi e le cose le affronta da professionista perche lo svolge come un lavoro.
Se si vogliono risultati bisogna dedicarci tempo e energie, rinunciando anche a molte cose che fanno i coetanei a parte Alan che conosco bene gli altri si dedicano con tale impegno?
A ragione Ancillotti ma fà parte della mentalità Italiana quella di non sacrificarsi nello sport, comunque complimenti a tutta la nazionale per l'impegno e passione che ci mettete


KAP1 -> ma fà parte della mentalità Italiana quella di non sacrificarsi nello sport (???????????????)

Scusa, ma siccome ho avuto la fortuna di partecipare ad un Mondiale, 2 Europei e prove di Coppa mi permetto di trovare qualche spunto (più oggettivo del tuo...)

Ti faccio notare che in Italia di professionisti veri, che io sappia, ce n'è solo uno e si chiama Beggin.

Per la maggior parte dei nostri, anche quelli che hanno voglia di sacrificarsi, questo giochino diventa il dopo lavoro.....quindi 10 ore di ufficio, di furgone, di lavoro e poi inizi a poter pensare a come allenarti...e se è pieno inverno non riesci nemmeno ad andare in bici perchè è notte, se è estate magari ti capita l'imprevisto sul lavoro ogni 2 per 3 e tu sputtani tutti i tuoi piani = allenamento mal fatto.
Quindi anche volendoti sacrificare, ti alleni si è no una volta alla settimana in bici nei periodi più sfavorevoli. ( e sia nel 4X che nel DH l'allenamento specifico dovrebbe essere tanto)

Negli altri periodo, comunque, non hai solo la bici. Hai il lavoro, la scuola e poi la tua vita, quindi tutte le incombenze che questa (volenti o nolenti) comporta. Rinuncia pure a tutto ma non puoi pensare di allenarti 3-4 ore tutti i giorni dopo il lavoro perchè finisce che dai di testa e ottieni nessun risultato.

Credo invece, che i nostri sappiano sacrificarsi (in alcuni casi di più in alcuni di meno) ma almeno altrettanto altri. Il problema è che nè federazione nè sponsor consentono loro di dedicarsi al 100% all'attività sportiva.
Questo ha indiscutibili vantaggi sul lato della preparazione fisica ma non dimentichiamo anche l'aspetto mentale e psicologico che nella nostra disciplina è determinante, e sapere che quello è il tuo "lavoro" o puòà diventarlo ti pone in una condizione di libertà mentale molto diversa....

Come dice Simone, il livello tecnico non è così male (certo a volte in Italia dovrebbero esserci percorsi di un livello tecnico leggermente superiore per abituare i migliori al confronto internazionale) ma è un insieme di fattori nè puramente tecnici nè puramente atletici che condiziona i risultati dei nostri.

Personalmente credo che i campioni di cui stiamo parlando abbiano dalla loro sicuramente un talento superiore alla media ma anche grazie a :

- pane e bici -> perchè sono riusciti, grazie ripeto a federazioni e sponsor, a dedicarsi a tempo pieno a questo sport

- la spensieratezza di chi vive di questo sport (molto diverso l'approccio mentale di chi invece il lunedì dopo il mondiale se ne torna sul furgone, a scuola o altro)

Finchè, a parte Alan attualmente, anche altri italiani non potranno "sopravvivere" di questo sport faticheranno moltissimo ad avere risultati di rilievo se non sporadicamente e questo non creerà interesse nei loro confronti quindi ecco il gatto che si morde la coda.

As simple as that!

Ciao
 

Cattivik

Biker celestialis
8/12/04
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Lido di Camaiore
www.bikerinside.it
Finchè, a parte Alan attualmente, anche altri italiani non potranno "sopravvivere" di questo sport faticheranno moltissimo ad avere risultati di rilievo se non sporadicamente e questo non creerà interesse nei loro confronti quindi ecco il gatto che si morde la coda.

As simple as that!

Ciao

Grazie bruno per l'intervento, sicuramente più "da dentro" di chiunque altro...a questo punto però una curiosità, visto che è vero che in molti hanno avuto difficoltà a finire bene il percorso, però i nostri li ho visti veramente parecchio appannati sul finire...la nostra federazione è una cacchetta, e questo probabilmente si sapeva già, ma negli altri paesi ci sono così tanti riders che possono "vivere" di bici ? E' una domanda, senza polemica o altro, io non ne ho assolutamente idea...il fatto è che il mondo della mtb non mi pare tutto 'sto manipolo di professionisti
Detto questo ritengo che qualsiasi persona che abbia le qualità per partecipare ad un mondiale di un QUALSIASI sport debba poterne anche vivere...
 

biker_simone

Biker grossissimus
31/1/05
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Celle Ligure (SV)
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KAP1 -> ma fà parte della mentalità Italiana quella di non sacrificarsi nello sport (???????????????)

Scusa, ma siccome ho avuto la fortuna di partecipare ad un Mondiale, 2 Europei e prove di Coppa mi permetto di trovare qualche spunto (più oggettivo del tuo...)

Ti faccio notare che in Italia di professionisti veri, che io sappia, ce n'è solo uno e si chiama Beggin.

Per la maggior parte dei nostri, anche quelli che hanno voglia di sacrificarsi, questo giochino diventa il dopo lavoro.....quindi 10 ore di ufficio, di furgone, di lavoro e poi inizi a poter pensare a come allenarti...e se è pieno inverno non riesci nemmeno ad andare in bici perchè è notte, se è estate magari ti capita l'imprevisto sul lavoro ogni 2 per 3 e tu sputtani tutti i tuoi piani = allenamento mal fatto.
Quindi anche volendoti sacrificare, ti alleni si è no una volta alla settimana in bici nei periodi più sfavorevoli. ( e sia nel 4X che nel DH l'allenamento specifico dovrebbe essere tanto)

Negli altri periodo, comunque, non hai solo la bici. Hai il lavoro, la scuola e poi la tua vita, quindi tutte le incombenze che questa (volenti o nolenti) comporta. Rinuncia pure a tutto ma non puoi pensare di allenarti 3-4 ore tutti i giorni dopo il lavoro perchè finisce che dai di testa e ottieni nessun risultato.

Credo invece, che i nostri sappiano sacrificarsi (in alcuni casi di più in alcuni di meno) ma almeno altrettanto altri. Il problema è che nè federazione nè sponsor consentono loro di dedicarsi al 100% all'attività sportiva.
Questo ha indiscutibili vantaggi sul lato della preparazione fisica ma non dimentichiamo anche l'aspetto mentale e psicologico che nella nostra disciplina è determinante, e sapere che quello è il tuo "lavoro" o puòà diventarlo ti pone in una condizione di libertà mentale molto diversa....

Come dice Simone, il livello tecnico non è così male (certo a volte in Italia dovrebbero esserci percorsi di un livello tecnico leggermente superiore per abituare i migliori al confronto internazionale) ma è un insieme di fattori nè puramente tecnici nè puramente atletici che condiziona i risultati dei nostri.

Personalmente credo che i campioni di cui stiamo parlando abbiano dalla loro sicuramente un talento superiore alla media ma anche grazie a :

- pane e bici -> perchè sono riusciti, grazie ripeto a federazioni e sponsor, a dedicarsi a tempo pieno a questo sport

- la spensieratezza di chi vive di questo sport (molto diverso l'approccio mentale di chi invece il lunedì dopo il mondiale se ne torna sul furgone, a scuola o altro)

Finchè, a parte Alan attualmente, anche altri italiani non potranno "sopravvivere" di questo sport faticheranno moltissimo ad avere risultati di rilievo se non sporadicamente e questo non creerà interesse nei loro confronti quindi ecco il gatto che si morde la coda.

As simple as that!

Ciao

E' proprio quello uno dei problemi alla base, anche secondo me. Ciao Andre.
 

BeDeath

Biker poeticus
15/5/06
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tra Milano e Bologna
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In effetti il discorso di bruno e' sensatissimo e anche estendibile ad altri campi e non solo alla dh...no pro no party...
Approposito.. come mai non inseriscono il replay completo della dh,ma solo i primi 4 arrivati e la run di peat?
 

xtrncpb

Biker imperialis
23/9/04
10.512
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Purtroppo in Italia gli sponsor girano prevalentemente attorno al mondo del calcio.
Mi hanno detto che un ragazzino dilettante che gioca in 2° categoria prende già 4-500 euro di "fisso", più i premi partita e i bonus in caso di vittoria, proporzionali anche alla posizione della squadra a fine campionato. Tutto garantito da sponsor, ovviamente.

C'è da riflettere sul motivo per cui molti sport in Italia non hanno campioni... :-((
 

Andriw

Biker forumensus
18/1/06
2.218
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Lucca
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Purtroppo in Italia gli sponsor girano prevalentemente attorno al mondo del calcio.
Mi hanno detto che un ragazzino dilettante che gioca in 2° categoria prende già 4-500 euro di "fisso", più i premi partita e i bonus in caso di vittoria, proporzionali anche alla posizione della squadra a fine campionato. Tutto garantito da sponsor, ovviamente.

C'è da riflettere sul motivo per cui molti sport in Italia non hanno campioni... :-((

già...!!! maledetto pallone...!!!
 

brunok3

Aziende
9/11/04
164
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Mondovì
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Grazie bruno per l'intervento, sicuramente più "da dentro" di chiunque altro...a questo punto però una curiosità, visto che è vero che in molti hanno avuto difficoltà a finire bene il percorso, però i nostri li ho visti veramente parecchio appannati sul finire...la nostra federazione è una cacchetta, e questo probabilmente si sapeva già, ma negli altri paesi ci sono così tanti riders che possono "vivere" di bici ? E' una domanda, senza polemica o altro, io non ne ho assolutamente idea...il fatto è che il mondo della mtb non mi pare tutto 'sto manipolo di professionisti
Detto questo ritengo che qualsiasi persona che abbia le qualità per partecipare ad un mondiale di un QUALSIASI sport debba poterne anche vivere...

La domanda è lecita e onestamente non conosco i 730 di tutti quelli che corrono in coppa.
Tuttavia è certo che ci sono Federazioni, chi più chi meno, che aiutano i rider.
Anche alla nostra bisogna dare merito, nella persona del CT, per aver finalmente incominciato a "supportare" gli atleti più giovani portandoli alla gare di Coppa.

Credo che la riflessione verta su due elementi:

1) Da un lato è vero che noi italiani abbiamo una cultura molto diversa da quella degli inglesi, australiani e via dicendo. Noi abbiamo bisogno di più certezze, siamo meno "zingari" e forse più razionali.
Questo implica che siamo restii a prendere 4 soldi, bici e valigia e andare in cerca di fortuna...cosa che molti altri fanno.
Chi sia meglio o peggio non sta a me giudicarlo, certo non credo che Hill, Rennie, Kovarich etc siano gli unici Australiani partiti in cerca di fortuna...e non credo che tutti gli Australiani siano così talentuosi....quindi come al solito per 3 che hanno trovato la loro strada ce ne saranno tanti che magari hanno rinunciato alla scuola, ad una attività o altro e ora si trovano con un pugno di mosche.


2) Mercato fa piloti: la Francia (così come UK) è un mercato sicuramente più interessante, per esempio, per gli sponsor. Basta andare in estate a 2Alpes, Let Gets etc per capire che una sponsorizzazione lì ha un ritorno potenziale molto superiore a quello che può avere in Italia.
Quindi c'è più interesse verso gli atleti, quindi più competizione, quindi più livello.
E' più difficile emergere ma, forse, c'è anche più consapevolezza che per essere davanti bisogna veramente prepararsi e lavorare.
Si confrontano a livello nazionale con campioni del mondo etc etc e quindi forse hanno anche un approccio mentale più efficace del nostro.

Punto 1 e punto 2 insieme fanno si che anche l'entusiasmo, la voglia di emergere, la priorità di questa passione su altri aspetti della vita di un giovane siano diversi.

Chiaro che se vedo una concreta possibilità di fare il professionista i miei stimoli sono diversi, anche inconsciamente, rispetto a quando sono quasi certo che è una remota possibilità.
Questo sport purtroppo è povero, almeno questa è la mia personale impressione avendo chiacchierato con molte persone di diverso livello.
Però ci sono tanti atleti che si accontentano di essere spesati e di portare a casa qualcosina.
Tanti altri invece sono di buona famiglia e si godono la vita....

Altri ancora lo prendono come un bel gioco e per mangiare lavorano...

Questo come in tutti gli sport.
 

Mitzkal

Biker augustus
Percorso da super pedalatori capisco il perche di sezioni pedalate che c'erano a Cortina , ma in confronto erano nulla.
In certi tratti avrei visto bene Petacchi.

E meno male!

Che brutte le discese in stile Gravity Bike!
Non è giusto in uno sport basato sull'andare in bicicletta premiare solo chi ha tecnica di guida da vendere, o più coraggio degli altri a mollare i freni.
Per quello esiste il motocross...

E non avrebbe neanche più senso parlare di g-box, cambi a gabbia corta, rapporti giusti, sospensioni attive ecc ecc... perchè se non si pedala a che servono stè cose, tanto vale fare come si faceva con i ciao, un bel perno passante e due pedane di gomma al posto dei pedali :mrgreen: si risparmia pure qualche prezioso grammo!

Questo almeno è quello che penso io.

Io vorrei vedere Savoldelli :mrgreen:
 

Kap.1

Biker ciceronis
13/1/04
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Padova
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Bike
MDE DAMPER 29 2021
SE Alan vive di dh lo deve all'impegno della sua famiglia che non è certo milionaria ed al suo impegno profuso negl'anni nonostatante sia giovane, ricordiamoci che a fatto anche il postino, quindi come altri a lavorato e studiato visto che al rientro dalle lezioni correva ad allenarsi.
Gli sponsor arrivano se fai risultati altrimenti li perdi.
Il fatto di non sacrificarsi lo troviamo in altri sport parlando con istruttori di tennis , sci mi indicavano che i ns. ragazzi si fermano agli junior perche preferiscono andare in disco ecc.
Il fatto che riportavo petacchi volevo sottolineare che anche il nostro sport è molto faticoso visto che quando spieghi la disciolina ti dicono che non si fà fatica.
 

kinnik

Biker serius
17/8/03
224
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Zena
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Non posso che quotare appieno l'intervento di bruno3K...
Hai voglia di sacrificare scuola, lavoro, famiglia etc per uno sport che, ammenttiamolo, in Italia non ti garantirà mai da vivere... Non ci sono sponsor, c'è poco seguito, c'è poco interesse.
Scusate ma voi al di fuori dai soliti circuiti (forum, internet e riviste specializzate) avete trovato qualche altro media italiano che ha dato notizia dello svolgimento dei mondiali...
Ricordiamoci anche quale è la base di questo sport... Quanti ragazzi conoscete che lo praticano in modo serio e continuativo.
Dobbiamo fare ancora tanta strada per fare conoscere (ed accettare) questo sport in Italia. :cry::cry::cry::cry:
Chissà se vedrò mai in un Italico impianto di risalita padre, madre e figlio di 6-7 anni tutti con bici e protezioni pronti a passare una giornata di dh (in Francia succede), oppure un canale nazionale che trasmette in diretta e con commento tecnico adeguato una gara di 4X...
Quindi complimenti a tutti i ragazzi della nazionale solo per il fatto di essere ad un mondiale di uno sport minore. Di sacrifici ne hanno già fatti tanti sicuramente!
 

Mitzkal

Biker augustus
Il fatto che riportavo petacchi volevo sottolineare che anche il nostro sport è molto faticoso visto che quando spieghi la disciolina ti dicono che non si fà fatica.

Ah, ok, ho mal interpretato :-)

Giusto sabato a Pila un tizio mi ha detto, faccio discesa perchè non c'è da pedalare :zapalott:

...ti dicono che non si fà fatica.

Quando mi dicono così io gli rispondo: "Tu scii?"

Se sì la domanda successiva è: "A fine giornata sei più riposato, vero?"

:-?:-?:-?
 

uedro

Biker velocissimus
18/11/05
2.400
-9
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mondo
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Bike
alcune
Questo sport purtroppo è povero, almeno questa è la mia personale impressione avendo chiacchierato con molte persone di diverso livello.
Però ci sono tanti atleti che si accontentano di essere spesati e di portare a casa qualcosina.
Tanti altri invece sono di buona famiglia e si godono la vita....

Altri ancora lo prendono come un bel gioco e per mangiare lavorano...

Questo come in tutti gli sport.

Grazie per le riflessioni e le spiegazioni o-o
Non mi è chiara una cosa: secondo te anche all'estero è comunque uno sport "povero" (in misura minore che in Italia e con diverse modalità) oppure sono proprio in un'altra categoria?
 

brunok3

Aziende
9/11/04
164
-8
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Mondovì
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Grazie per le riflessioni e le spiegazioni o-o
Non mi è chiara una cosa: secondo te anche all'estero è comunque uno sport "povero" (in misura minore che in Italia e con diverse modalità) oppure sono proprio in un'altra categoria?


Ciao Uedro!!
Leggiti il mio intervento sopra, forse trovi la risposta almeno per come la vedo io.

PS: pensavo di esserci a Priero per l'Enduro ma purtroppo è meglio di no (sono in lista d'attesa per operare la spalla - bell'annetto di sfighe eh....)
 

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