Ed anche questo Bike Test è andato.
Finalmente una edizione, merito anche della data anticipata, non funestata dal maltempo e la pioggia.
Le ultime due edizioni difatti erano state davvero sotto tono per precipitazioni abbondanti ed insistenti.
Da assoluto amatore faccio piccolo report (non tanto sulle bici non ne ho competenza) ma sull'impatto dell'evento sui "local" (o meglio abitudinari) della zona.
Se da una parte si sono potuti godere di alcuni innegabili vantaggi dall'altra non è tutto oro ciò che luccica.
Sono assolutamente favorevole a queste manifestazioni e alla presenza di persone (anche inesperte come me) che girano sui sentieri anche se rispetto e educazione dovrebbero essere sempre un presupposto condiviso.
I ragazzi di MTB Formello anche in questa occasione non si sono risparmiati.
Prima della manifestazione hanno sistemando i percorsi (un paio modificati) e li hanno ripuliti in maniera maniacale.
Durante la manifestazione si sono prestati come
guide, punti di raccordo o anche solo assistenza insieme alla Croce Rossa.
Infine hanno aperto la pump della loro scuola attigua alla location dell'evento per consentire a tutti di provare le bici senza perdere tempo in spostamenti.
Di contro però non posso non annotare alcune piccole cose.
Evento
Essere pre iscritti o non esserlo affatto cambiava zero se non per i tempi di attesa degli altri in fila.
Solo coloro che volevano acquistare il VIP Pass (45 euro e alcuni benefit) avevano accesso dedicato mentre tutti gli altri assieme.
Questo ha generato file notevoli sia la mattina di Sabato che quella di Domenica
Magari un pizzico più di attenzione alle preiscrizioni (o un metodo più snello) avrebbe potuto dare benefici maggiori.
Partecipanti
Le bici in test erano assegnate giustamente per un lasso di tempo ristretto al fine di dare la possibilità a più persone di provarle.
La mancanza di rispetto dei tempi da parte di molti ha generato malumori come era ovvio che fosse ma il problema risiede anche altrove.
Avendo poco tempo quasi tutti coloro che ho incontrato con le e-bike nel percorso viaggiavano con il turbo inserito ovunque.
In salita si sono generate quindi situazioni incresciose di sciami di e.bike che, viaggiando a velocità assurde, effettuavano sorpassi in ogni modo, posto e situazione il tutto senza il ben che minino cenno di ringraziamento o scuse.
Inutile aprire poi la parentesi sui maltrattamenti a cambi o bici dove il bene comune (o altrui) non è più bene.
Chiaramente la mia critica e lamentela non è verso i totali inesperti, che potrebbero quindi avere minore abitudine a stare su un trail e quindi magari rallentare o fermarsi in punti "non idonei.