News Fate ripartire le biciclette (e i relativi negozi)!

bonny92

Biker poeticus
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Franciacorta, oddio un pò più in giù!
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Sono in giro una marea di forze dell'ordine e un miliardo di giornalisti e, 3 pirla che corrono in spiaggia da soli!
 

cesare RBO

Biker perfektus
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Notoriamente più sono mezzeseghe e più ricorrono a toni (fintamente) risoluti e decisionisti... il volto bonario di questi metodi è solitamente il paternalismo. Cosi come (per converso) più sono mezzeseghe e più invocano l'uomo forte... per poi trovarsi ogni volta (ma proprio ogni volta, eh ) con un'altro ominicchio tra i piedi... Karma is a bitch
 
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cesare RBO

Biker perfektus
8/7/08
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certo è che in questa fase sarebbe davvero importante utilizzare il mezzo statistico per rispondere alla tua domanda @D-Lock, il monitoraggio statistico dei flussi e dei contagi darebbe indicazioni fondamentali per fare scelte oculate ed in grado di incidere davvero... ma non è stato fatto in precedenza ho paura che non sarà fatto neanche ora...
Va comunque sempre tenuto a mente che quello che vediamo oggi (numero di contagi) si è originato 2 settimane (circa) prima...

ps: fatto bene intendo, con sistematicità ed uniformità di protocolli e metodi... i correttivi, le normalizzazioni, si sprecheranno quando si andrà a fare i conti alla fine...
 

Burìk

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La maggior parte dalla Lombardia:


Considera che siccome generalmente si testano solo i plurisintomatici si tratta a grandi linee di quelli che si sono infettati due settimane fa. Nel frattempo siccome stavano ancora bene avevan continuato ad uscire per far la spesa o per andare a lavoro e nonostante tutte le precauzioni potrebbero a loro volta aver infettato qualcun altro. E il giro continua, anche se più piano di prima. Basta un niente, ma te ne accorgi davvero solo quando ti tocca da vicino. Una mia parente 65enne che stava diligentemente tappata in casa è stata infettata molto probabilmente da un'infermiera che le abita accanto, magari è bastato incrociarsi sulle scale quando scendevano per la spesa o toccare lo stesso corrimano, và a saperlo. Ricoverate entrambe per 3gg [ora stan bene]. Questo in un paesino delle valli, figurati a Milano.

Comunque i nuovi contagi per me lasciano un po' il tempo che trovano, ogni regione fa caso a sè. Per capire l'andamento trovo molto più indicativi i dati dei ricoverati in terapia intensiva, questi almeno a livello nazionale dovrebbero essere i più attendibili:



Io auspico una prossima riapertura graduale, non perché voglio uscire io, ma perché son parecchio preoccupato per l'economia. E quel che mi preoccupa di più è che fino ad oggi di piani di uscita non se ne è parlato, solo una moltitudine di "stiamo valutando", "ci stiamo predisponendo", "ci stiamo consultando". Sarebbe quasi ora che ci dicessero "stiamo facendo". Il problema è che la regione che più dovrebbe ripartire è anche la più colpita. Che culo, eh.
 

albasnake

Biker tremendus
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quello che dici però va un po' contro le teorie di tutti i virologi, ma proprio tutti
dicono che, per quanto si è osservato fin'ora, il covid si trasmette circa come tutti gli altri coronavirus, serve inalarne una bella botta e per un bel po' di tempo, non basta uno sputo, e neanche un solo colpo di tosse
 

cesare RBO

Biker perfektus
8/7/08
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Un vero genio il Wakefield, oltre ad aver completamente falsato la ricerca prese soldi da familiari dei bambini per dimostrare che la colpa fu dei vaccini, poi non contento presentò pure un brevetto per un vaccino alternativo a quello da lui screditato... per finirla a fare il paladino no-vax lautamente prezzolato. Un chiaro esempio di quanti danni possa fare una singola testa di cazzo...
 

cesare RBO

Biker perfektus
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Dipende tutto dalla carica virale (quindi la concentrazione) non dalla quantità di sputazzi (droplets)... se è alta basta il colpo di tosse... se è bassa magari no.... ma noi non possiamo sapere in che stato è chi ci troviamo attorno, da qui il distanziamento e le mascherine (limitano le esposizioni e riducono le probabilità)
Ovviamente sulla concentrazione influisce il fatto di trovarsi in un luogo chiuso con poco ricambio d'aria o al contrario in luogo ampio, poco affollato e ben areato... meglio ancora se proprio "all'aperto"...
Oggi sono andato a fare un po' di spesa e li ti rendi conto come il supermercato sia il posto più pericoloso in assoluto dove stare (tra i posti "normali", quindi escludendo ospedali etc)... almeno mi son fatto due pedalate all'aperto e testato lavoretti fatti in questi giorni sulla bici.
 
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Burìk

Biker prudens
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La capacità di trasmissione non la conosco a parte il noto R0, ma se fosse necessario un contatto intenso e continuativo non si spiegherebbe una diffusione su così vasta scala. Non mi sembra che abbiamo iniziato tutti all'improvviso a starnutirci addosso. Rendiamoci conto che ha impiegato meno di tre mesi per arrivare in Groenlandia, per dire, una delle regioni più remote del globo. E nonostante si fossero già prese diverse misure di sicurezza. Tenendo anche conto che conosciamo solo i contagi rilevati, la protezione civile stimava tempo addietro fino a dieci volte tanto. Io come tutti mi rimetto al parere degli esperti, ma se i virologi a cui ti riferisci sostengono che il contagio non è poi così facile come è possibile che negli US si è passati in un mese da mille contagi rilevati a mezzo milione durante il lockdown?
 
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Picola ma carattarastica...
Qui il 3d è puntato giustamente sul discorso della ripartenza delle biciclette e di tutto ciò che ci gira intorno, per dar manforte a ciò che propone Confindustria al governo, perchè anche noi, che alla fine siamo il mercato,non si tenta di coinvolgere tutti, dal cicloamatore ,al negoziante, a società sportive, magari coaudiuvate da qualche prof. sia nel mondo mtb che nei cugini dell'altro forum, o a società tipo Fiab e o simili, come l'indotto cicloturistico...cioè metterci tutti insieme, con una raccolta firme stile ''Change org.'' e magari, da parte di chi abbia un lessico corretto, metter giù due righe scritte bene e ragionate, il forum stesso potrebbe aver come alleato la Gazzetta, se la cosa fosse possibile e rientrasse nelle sue possibilità, coinvolgendo un loro giornalista magari, che dia risalto e spazio sul giornale , e si spera non in ultima pagina...d'altronde pensiamo bene cos'era il mercato delle bici prima di questa crisi pandemica, era un mercato con cifre e numeri mostruosi in grado di superare in vendita i mezzi a motore, e onestamente fossi io al governo, non lascerei cadere a terra tutto questo, perchè se non dai la possibilità alle gente di usare bici, ora che siamo in bella stagione, chi le produce o chi le vende si attacca alla canna del gas prima o poi...dobbiamo coinvolgere tutti e alzare la voce, tentar non ci costa nulla, ne tanto meno una firma...da che mondo e mondo l'unione fa la forza e se ci disuniamo proprio ora in questo momento critico, possiamo veramente dire ''addio'' o quasi alle due ruote...
Non so l'ho buttata li, come banale esempio, ma se avessi un giornale con la passione che ho del ciclismo, un bell'articolo ce lo farei...che ne pensate?

Idiozia?
Inutile?
Interessante?

Il gioco delle 3 ''i'' per capirci

e come diceva Savoldelli...''...a voi studio...''


Ps: Naturalmente ho virato il discorso su altra tematica, non dimenticando comunque la principale che è quella sanitaria...
 
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cesare RBO

Biker perfektus
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Credo (smentiscimi pure alba se ho frainteso leggendoti) che @albasnake sia un inguaribile ottimista che voglia vedere il bicchiere mezzo pieno e sentita la notizia relativa alla carica virale (dove dicono che serve una "bella" carica virale per prenderselo e non un virus "solitario") abbia rigirato la cosa in senso appunto "ottimista"... se è per questo hanno anche detto che venirci a contatto con gradualità (basse concentrazioni) dovrebbe permettere a noi di registrare il sistema immunitario sul nuovo "ospite"... e questo potrebbe spiegare (in parte) i tanti asintomatici che nemmeno si accorgono di averlo preso ma in grado di contagiare gli altri. Sono considerazioni scientificamente valide e dette da persone indubbiamente competenti ma al momento poco più che ipotesi visto che nemmeno abbiamo un database con tutti gli asintomatici per poter calcolare la reale diffusione, l'aggressività e la letalità del virus... si ipotizza che il 50-75% della popolazione sia asintomatico ma appunto, si ipotizza.
Poi ci sono le considerazioni individuali come lo stato di salute, patologie pregresse o in atto, livelli immunitari etc...
qualcuno ha gia ipotizzato delle correlazioni di tipo genetico legato all'etnia, al sesso etc...
Poi quelle ambientali (il caso Lombardia in particolare)...
Inoltre ci dicono che proprio una reazione immunitaria "scomposta" (eccessivamente forte) sia la causa di tanti aggravamenti repentini con esiti finali assai infelici...
Poi ci dicono che se fossero stati trattati decentemente da subito invece di arrivare in condizioni pietose all'ospedalizzazione l'esito sarebbe potuto essere ben diverso...
Poi la storia degli antireumatici e dell'Eparina (entrambi già in corso di somministrazione sperimentazione) come pure dell'antimalarico... Ho sentito stasera di un paio di vaccini frutto di collaborazioni internazionali che potrebbero cominciare la sperimentazione in autunno...
Insomma tante informazioni e tanti dati tutti con una loro validità ma al momento ho l'impressione che per noi sia una specie di roulette russa dove le variabili sono ancora molte o moltissime e non sai mai veramente come andrà...
In compenso un dato sicuro c'è, quello della legge di Murphy (mortacci sua!), quella resta sempre valida...
 

cesare RBO

Biker perfektus
8/7/08
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credo sarebbe molto interesante capire cosa ne pensano gli operatori del settore, negozianti (fisici) in primis... sono loro ad avere il polso della situazione, sia quella personale di cassa (preordini, ordini, giacenze, invenduto, bollette, pagamenti etc) che quella relativa alla organizzazione (eventuale) del lavoro con i dipendenti e la gestione dei clienti, rapporto con i fornitori e distributori/importatori. Devono valutare cosa fare perché aprire per stare sul mercato in perdità potrebbe essere più rischioso che restar chiusi... boh... credo sia quella l'incognita maggiore...
E anche il comparto industriale del ciclo se non si attiva la filiera che vende al dettaglio per chi producono? a chi distribuiscono? a chi vendono?
Le mie considerazioni su Confindustria le ho fatte in apertura del post e mi sembra restino tutt'ora valide...

(il tutto ovviamente sempre fatte salve le esigenze sanitarie e di sicurezza)
 
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Tc70

Entomobiker
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Picola ma carattarastica...


Tutto vero, ma se non dai la possibilità al mercato, cioè anche agli utilizzatori di bici di muoversi, comprare, aggiustare...tutta la filiera va a remengo...se posson tener aperte le librerie per vender libri,sulla cui necessaria utilità se ne può parlare, perchè il negoziante non può aprire per vender e o riparare bici? E perchè chi le compra non può usarle? Se non solo per andar a lavorare, che è poi l'escamotage che molti utilizzano per poter pedalare? A parte chi lo fa da tempo naturalmente...e tutto questo silenzio da parte di chi dovrebbe puntare i piedi, che dovrebbe farsi sentire, non ho sentito un libraio puntare i piedi e ne tantomeno la richiesta di poter aprire, il mondo a due ruote che ha un indotto mostruoso, a parte il trafiletto di confindustria, tace...bha a me non sembra tanto logica la cosa...poi oh, fate vobis eh...la mia è una constatazione di petto, non son abituato a ragionar facendo analisi troppo complicate...

Uff...stanotte non mi cala la palpebra...
 

bonny92

Biker poeticus
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Franciacorta, oddio un pò più in giù!
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Cannondale F29 carbon team & Canyon ultimate cf sl dic 8.0
Lockdown è una parola grossissima, 1 mese è lungo è normale che si sia diffuso se hanno cominciato da 3gg in croce, ancora oggi non è paragonabile a quello che si vede qua, sentivo in radio proprio qualche giorno fa da chi abita a Miami ad esempio che i negozianti non portavano la mascherina e guardavano come dei pirla quelli che entravano bardati per dire.
Oltre questo i contagiati li trovi se fai i tamponi, suppongo che nell'ultimo mese abbiano aumentato parecchio i test.
Per restare in casa nostra basta guardare il nord, dove è stato lasciato circolare ALMENO per settimane andondoci molto stretti (e non sto considerando le strane polmoniti e l'impennata di decessi ancora prima del lockdown).
Poi guardi il sud dove doveva arrivare la morte ovunque per la migrazione di massa e invece poca roba, chiaro che la quarantena era già in atto ma la gente se ricordi circolava ancora bene in giù dopo l'otto di marzo (basti pensare alle immagini dei mercati di poco fa in giù), secondo me prenderlo all'aperto non è così facile mantenendo le distanze sociali, una bomba sono i luoghi chiusi dove si è fatto il vero macello qui al nord e ancora per fare un esempio non si stanno disinfettando i supermercati come si dovrebbe fare a fine giornata, ricordiamoci che si entra e si è entrati in quei luoghi con mascherine ridicole e fino a poco fa si trovava gente anche senza all'interno.
 
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Burìk

Biker prudens
29/7/15
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Oddio, da loro lo stayathome è iniziato attorno al 20 marzo, siamo a metà aprile. E ci sta anche che ci siano diverse situazioni per i diversi stati, la Florida ha chiuso fra gli ultimi, il 3 aprile. E sì, hanno aumentato i test ma guarda le loro percentuali di positivi sui testati: sono al 20%, è tantissimo nonostante le chiusure [noi ci stiamo attestando attorno al 10]. A vedere i numeri direi che 'sta schifezza sia sufficientemente contagiosa da non dover essere minimamente sottovalutata. Se no va appunto spiegato perché i contagi continuino ad aumentare, seppur sempre più lentamente, nonostante non ci sia un'anima in giro. Immagina che succede quando si riapre.
 

albasnake

Biker tremendus
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devo dire ha già spiegato abbastanza bene il mio punto di vista @cesare RBO
comunque di parole di virologi ne ho lette e viste moltissime nelle ultime 2 settimane (Burgio, Crisanti, Capua, Garattini e altri meno noti), guardando anche a quello che succede nel resto del mondo, una idea me la sono fatta
tolte Spagna e Francia, i nostri vicini di casa sono tutti liberi di uscire, in alcuni stati (es. Germania) non sono neanche vietati gli assembramenti all'aperto, c'è solo un limite nel numero di persone a 5/15, eppure non sembra che se la passino così male, anzi, stando ai dati che ci arrivano sembra il contrario; e infatti stando sempre alle fonti di cui sopra, chiuderci tutti in casa ha comportato che tutti i positivi hanno contagiato a loro volta tutti i conviventi
interessante anche lo studio del caso Vo', doppio tampone sul 100% della popolazione, quindi mappatura completa, Crisanti ha proprio mostrato come i positivi di fatto fossero proprio tutti quelli che erano stati molto tempo al chiuso assieme con altri positivi, e ricordo che Vo' era stato isolato con l'esterno, ma all'interno del comune c'era piena libertà di uscire di casa, salvo i positivi
quindi ecco, sono abbastanza convinto che all'aperto il virus tutto sommato non si prende, se poi stiamo attenti anche alle distanze possiamo veramente stare tranquilli; il fatto di aver chiuso bar e ristoranti è stata la chiave per risolvere il problema con il virus, tutto il resto va bene, ma probabilmente ha un impatto minimo
e ti dirò di più, con l'arrivo del caldo, e le finestre aperte, arieggiare i locali sarà la soluzione finale, think positive!
purtroppo le nostre associazioni sono state le prime a bofonchiare l'hashtag, e chiaramente ora non cambiano linea, è un peccato, perché se non ci facciamo sentire in qualche modo, non vorrei che ci tengono bloccati anche dopo il 04/05, e veramente non avrebbe senso
in UK i comunicati governativi consigliano l'uso della bici come mezzo totale, per limitare l'uso dei trasporti pubblici, hanno addirittura messo in piedi un servizio di noleggio gratuito e-bike
qui purtroppo abbiamo preso un'altra strada

comunque se qualcuno che ne ha mezzi e capacità, e mette in piedi qualcosa per farci sentire, io partecipo
 

Etien

Biker superioris
14/4/08
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Transition Sentinel
La settimana scorsa, ispirato da un articolo su bikeitalia, avevo ideato una petizione da inviare (previe correzioni varie) al Presidente Conte. Ho contattato la stessa bikeitalia e alre 2 riviste locali per sondare il possibile "appoggio" in merito.. poi rileggendo alcune frasi di diversi forumisti ho desistito.
Il testo originario della petizione era il seguente:
"- Premesso che l'uso della bicicletta implica di per se il distanziamento sociale (non è possibile pedalare a meno di 1,5 / 2 metri di distanza, pena, una rovinosa caduta) non si capisce il motivo per cui tale attività non sia permessa pur con le odierne restrizioni. A New York, Chicago, Londra ma anche in Germania e in Olanda, le istituzioni stanno promuovendo gli spostamenti urbani in bici, senz'altro più salutare per tutti e comunque non pericoloso come stare compressi in autobus o in una metropolitana. Certamente molti altri paesi in tutto il mondo seguiranno questa illuminata soluzione che permetterà ai cittadini non solo di mantenere il corpo sano, ma anche di limitare l'uso delle vetture private che, non c'è alcun dubbio in merito, nei prossimi mesi verrà scelto dalla stragrande maggioranza degli italiani, andando così ad intasare le nostre strade e moltiplicando a dismisura il tasso di inquinamento con pesanti ripercussioni sulla salute pubblica. Questo è il momento di riconsiderare la mobilità urbana, aumentando e migliorando concretamente le nostre ridicole piste ciclabili, promuovendo con incentivi fiscali l'acquisto di bici anche a pedalata assistita. Insieme possiamo rendere le nostre caotiche città finalmente vivibili, il momento è questo."
 

paolop72

Biker superioris
10/5/19
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roma
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Orbea Occam TR M10 -upgraded
premesso che la bici come mezzo di trasporto e ricreativo in fase covid può essere una risorsa e non un impedimento, perchè garantisce tutte le caratteristiche positive dell'attività motoria (necessaria per un popolo la cui vulnerabilità al virus ha messo in luce uno stato medio di salute non ottimale) e una facile applicazione del distanziamento sociale (con un minimo di decenza). Come ripeterò in seguito, l'evidenza della distribuzione e gravità dei contagi non consente di prendere provvedimenti di carattere nazionale ma andrebbe gestito in modo differenziato sul territorio.
Oltre che gli spostamenti l'attività sportiva potrebbe essere garantita a patto che non si utilizzino mezzi di trasporto che inciderebbero sui controlli e le difficoltà di monitoraggio, se esci da casa in bici non ci potrebbero essre neanche particolari restrizioni alle distanze percorribili.
Per quanto riguarda il discorso su prontosoccorso e problemi alla sanità causati da eventuali incidenti di ciclisti, premesso che sia auspicabile una saggia prudenza delle uscite, anche qui il problema non ha carattere generale ma circoscritto alla lombardia e le zone rosse...Nel resto del paese le strutture covid sono sopratutto dedicate e separate da quelle "standard"(viste le esperienze di contagio nelle strutture sanitarie condivise) e non ci sarebbe necessariamente un "conflitto di risorse" tra chi andrebbe in un pronto soccorso ortopedico rispetto ai settori dedicati covid .

A chi giustamente solleva il problema del fatto che da noi contagi e sopratutto morti non si stanno fermando come prevedibile a causa della conseguenze dei "lockdown", in alternativa al fatto che ci siano irregolarità e comportamenti vergognosi, vorrei evidenziare un dato di inefficienza strutturale assai più grave:
Sopratutto in Lombardia, dove il contagio ha dimensioni disastrose e una mortalità impressionante,continua a esserci una carenza delle rilevazioni di malattia (tampone o altro) e un inefficace gestione della prevenzione del contagio.
A prescindere dai positivi asintomatici non rilevati, che sono un problema in quasi tutti i sistemi, ci sono tantissimi casi di malati di covid non gravi che sono sottoposti a controllo "remoto" e restrizioni domiciliari. Nessuno effettua tamponi di diagnosi su questi contagiati e la cosa peggiore è che trascorsi i termini "di protocollo" di degenza gli stessi sono autorizzati a tornare alla "normalità" senza essere "tamponati", in alcuni casi devono rientrare al lavoro anche se loro per primi sollevano il problema del rischio di contagiosità verso i colleghi (a volte il rientro diventa forzato perchè non viene più rinnovata la malattia da "remoto")...In pratica abbiamo un imprecisato "ricircolo" di contagiati che vengono rimessi in circolazione anche in pieno lockdown per le carenze del sistema sanitario e di controllo, probabilmente siamo già al 2o/3o round di contagi, considerato che in lombardia la prima ondata risale a gennaio/febbraio.
Considerando che la "quarantena" durerebbe dalle 3 alle 5 settimane in funzione della persistenza dei sintomi dei malati "domiciliari" in remoto, quindi adesso stanno tornando in giro quelli contagiati a marzo senza che nessuno ne abbia attestato la "negatività". Ci rendiamo conto che questo sistema crea un loop dei contagi, sempre di minore entità perchè le restrizioni e le dotazioni (seppure insufficienti) limitano il contagio, ma che non si arresta o cala come dovrebbe. E' un fattore poco "pubblicizzato", ma si può approfondire su web o meglio attraverso contatti diretti, ovviamente la lombardia è il caso più eclatante ma questo metodo "remoto" è applicato in molte altre realtà e non sappiamo quanto possa essere rilevante.


Scusate l'excursus semi off topic, tornando alla bici la differente realtà di contagio e di rischio (se abiti a milano hai molte più possibilità di essere contagiato che altrove a parità di "comportamento) dovrebbe comportare che anche le eventuali facoltà di svolgere attività fisiche o utilizzo di mezzi come la bici sia disciplinato differentemente sul territorio..
Uscire in bici sulle montagne della bergamasca non è purtroppo in termini di potenziale rischio ( e impatto sulla sanità in caso di incidente) come di farlo in aspromonte, sul giannargentu o sul gran sasso; se si volessero "allentare" le restrizioni non si potrebbe farlo in modo uniforme sul territorio, ma necessariamente con diverse gradazioni e restrizioni nelle regioni o province...
altrimenti ce ne resteremo ancora tutti a csa, ma rimane il fatto che gli altri paesi hanno iniziato dopo di noi il contagio e stanno riattivandosi prima, con un andamento delle morti comunque in calo, mentre da noi restiamo fermi e non riusciamo ad arginare adeguatamente contagi e sopratutto morti, e la causa non sono solo ( o in parte) degli str... che non rispettano le regole, è il sistema sanitario - sicurezza - controllo che nel suo complesso è ancora carente dopo 2 mesi di emergenza...
 

tostarello

Moderatur ologrammaticus
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15/11/05
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mutatis mutandis
"dopo due mesi di emergenza..."

 

Mar-cello

Biker urlandum
31/8/10
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Specialized Epic Comp
Le statistiche come le donne in bikini mostrano molto ma non quello che serve. Se si tratta di soli utenti ios è un dato poco siglificativo. Se è sulle celle telefoniche qualcosa meglio. Imho
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

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