Le fettucce in sè non sono un problema. Quel che intendo dire è che non vorrei che un giorno qualcuno decidesse di relegare la pratica della mtb ai soli bike park o a pochi sentieri "dedicati".
Si tratta di una soluzione che probabilmente starebbe bene a chi intende la mtb solamente come bike park, ma che sarebbe un disastro per chi invece ha una visione più "all mountain".
Sarebbe la fine delle mountain bike per me.
Il bello è quello di poter usare la mountain bike come uso gli sci da fondo, quelli da scialpinismo, i piedi quando faccio escursionismo o le mani ed i piedi quando (sempre più raramente) arrampico.
Vanno distinte le attività il bike park lo vedo così come vedo le piste da discesa con gli sci, luoghi dove divertirsi, dovo migliorare la tecnica ma non sono della mia "misura", il bike park non può e non deve essere un'alternativa alla libertà di girare in bici per le montagne.
Mi sembrano tutti divieti assurdi come quelli presenti sulla legge dello sci... devi avere l'ARTVA (non si può più chiamare ARVA perché la ditta omonima ha vinto la causa
) se vuoi fare fuoripista, però non lo devi saper usare, non devi leggere il bollettino valanghe ecc. o quando ogni tanto qualcuno si alza e dice basta sci fuori pista perché è pericoloso, allora basta alpinismo, basta ferrate (ancora più pericolose), basta autostrada... ecc.
Non ha senzo vietare tutti i sentieri, vietiamo quelli dove realmente la convivenza escursionsita/MTB o natura/MTB è difficile, creiamo sentieri alternativi dove necessario ma i divieti assoluti sono sempre ridicoli.
In Veneto la strada militare che sale al Giussani è permessa alle MTB mentre molti sentieri che dalle 5 torri scendono a Cortina sono vietati, bene se vai sul primo non riesci a fare un metro senza incontrare un escursionista, trovi file interminabili i secondi sono vuoti non incoontri nessuno o quasi non sarebbe più logico chiudere il primo e mantenere aperti i secondi?
Ciao