Bel giro oggi con la following. Salite belle toste, non troppo tecniche ma molto dure, lunghi strappi al 30%, 3 discese veloci facili, con solo qualche passaggio vagamente tecnico, oltre un lungo fiume di rocce smosse di varie dimemsioni, speroni, ramaglie.
Iniziamo dalla posizione di guida. Sono poco piu di 1,79 m, pedalo a 74 cm circa, ho scelto la m. La bici a 140 mm risulta molto corta, il reach della bici scarica é di 420 mm, ma a me piace moltisso così, proprio come era la honzo.
La prima impressione dando due pedalate é di trovarsi su una moto da cross a pedali, sospensione attiva fin da subito, progressiva ovviamente lo sappiamo visto che é il suo marchio di fabbrica, un carro ed in telaio che sembrano un tutt'uno.
La rigidità laterale non é inferiore a quella di una front. Il carro ad ammortizzatore tutto aperto bobba un un pochetto quando si spinge forte da seduti, ma si tratta di una piccola oscillazione. L'ho messo alla prova con una pedalata molto irregolare, ma non si nota un sensibile incremento dell'effetto.
La posizione "pedal" é finalmente utile, perché rende la bici molto reattiva, bobbing vicino a zero, solo un accenno in piedi, senza però farvi perdere trazione e comfort.
La following ha una trazione spaventosa, un trasferimento di potenza al battistrada che solo poche full hanno. Questa particolarità, anzi direi "prerogativa", unita al fatto che in salita non insacca mai (vi dimenticherete di questa parola), affrontando i gradini o scavalcando gli alberi, la rende piu efficace di un trenino a cremagliera.
In punta di sella si può fare qualsiasi salita, anche con la trace lunghissima (come una
pike da 145), ma si sa che tenersi tanto in punta di sella richiede energie, troppe, sottratte poi alla discesa ed al divertimento in sicurezza. Questo é uno dei motivi per cui sconsiglio una forcella da 140 mm e ripeto di fermarsi su una 130 mm fissa, possibilmente delle piu compatte axle to crown.
Sul comportamento in discesa non me la sento di parlare adesso, un'idea me la sono fatta seppur con la forca schioppata, ma cazzarola, il capitolo é lungo. Intanto posso dire che la tanto decantata sensazione di travel maggiore, molto maggiore, che si percepisce principalmente su drop e saltini, non é affatto una suggestione pubblicitaria elevata a dato di fatto.
Ovviamente le gambe devono rimanere attive perchè questo telaio trasmette tutto ciò che passa sotto le
ruote, non nasconde nulla o quasi.
La cosa che mi fa piu felice oggi é che nonostante le salite toste, il poco allenamento ed il monocorona, la mia ernia non ha fiatato, quindi su comfort e geometrie ci siamo in pieno!
Questa non esce più dal mio garage, ormai la tengo tutta per me.
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