E' passato parecchio tempo, quindi potrei essere impreciso. Comunque, ricordo che non era possibile caricare semplicemente le tracce (o spezzoni di tracce) sul sistema, ma era necessario ridisegnarle a mano ... e già questo ...
Poi c'erano un'infinità di settaggi da considerare: tipo di superficie, tipo di sentiero, destinazione di impiego, scala di difficoltà se percorso in salita, scala di difficoltà se percorso in discesa (ora mi vengono in mente questi), ognuno con un dettagliatissimo spettro di possibilità ... un massacro.
A mio avviso questo è un grosso limite delle Open, da un lato perchè il sistema scoraggia il neofita, dall'altro perchè incoraggia il tracciatore ad un inserimento (più o meno consapevole) non del tutto rispettoso delle infinite regole.
Ad esempio: siamo sicuri che tutti siano in grado di stimare con precisione la difficoltà tecnica (assoluta non soggettiva) di un sentiero o, peggio ancora, di stimarne la difficoltà media e/o preponderante?
Siccome poi ognuno valuta e semplifica come gli dice la testa, il risultato diventa estremamente disomogeneo, vanificando i buoni propositi iniziali ed andando in senso esattamente opposto. A mio avviso, la coerenza interna dei dati riportati su mappa è requisito imprescindibile, se voglio sapere cosa mi aspetta, meglio poche variabili certe che un dettaglio enorme organizzato "ad pisellum".
Senza contare che l'eccesso (secondo me) di dettaglio nei dati si risolve in una presentazione grafica piuttosto confusionaria.
Avessi scelto io come organizzare il caricamento avrei fatto il contrario, massima semplificazione con poche variabili di facile identificazione (sullo schema delle IGM, ad esempio).