Mi piace la salita in sé, fare fatica, vedere che riesco a tenere un bel ritmo, che riesco a spingere bene, che le gambe girano bene, che il fiato ci sta dietro. Poi l'orgoglio di essere arrivati in cima, quel senso di conquista, di piccola o grande impresa che sia, pensando ai chilometri e al dislivello; uno sguardo verso valle per vedere quanto piccolo e lontano sia il punto da cui sono partito. E poi ovviamente la poesia di quello che ti circonda, quello che secondo me è il senso della montagna: pace, silenzio, solitudine; l'emozione di un incontro con un un camoscio, un capriolo o un falchetto; quella bellezza unica fatta di sole, cielo, nuvole, prati, boschi, rocce, ruscelli, il panorama con le montagne attorno, con un pensiero che mi pervade ogni volta e che si legge anche nella mia firma.