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yoda76

Redazione
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aosta
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non mi sembra che il suo ragionamento faccia acqua. Acqua fa il sistema di distribuzione di Shimano, che in Italia è destinato a fallire, se va avanti come dici tu
intendevo che fa acqua continuare a pensare che siano sempre e solo i negozianti as essere disonesti ricaricando del 200% perchè NON è così... andremo anche noi a comprare su crc... se mic chiude ben venga, tra prezzi e tempi di consegna, è come non voler vendere, altro che non poterlo fare!
 

Crested B

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non mi sembra che il suo ragionamento faccia acqua. Acqua fa il sistema di distribuzione di Shimano, che in Italia è destinato a fallire, se va avanti come dici tu

E' un mondo in movimento. le regole di ieri oggi non valgono più.
Cosa succederà a Shimano non lo sà nessuno, soprattuto con il giappone quasi in ginocchio per il crollo dell'Export e per lo Yen alle stelle.

Tempi duri ragazzi.... sma vedrete che si troverà un nuovo assetto e che il mondo andrà avanti. ;-) Anche a pedali.
 

marco

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intendevo che fa acqua continuare a pensare che siano sempre e solo i negozianti as essere disonesti ricaricando del 200% perchè NON è così... andremo anche noi a comprare su crc... se mic chiude ben venga, tra prezzi e tempi di consegna, è come non voler vendere, altro che non poterlo fare!

non è questione di disonestà, neanche quella di mic. Mi sembra più il voler proporre prezzi non concorrenziali. Il motivo non lo conosco, ma le conseguenze mi sembrano chiare.
 

yoda76

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non è questione di disonestà, neanche quella di mic. Mi sembra più il voler proporre prezzi non concorrenziali. Il motivo non lo conosco, ma le conseguenze mi sembrano chiare.
" per combattere il fenomeno internet abbiamo diminuito il margine del 10%. inoltre non verrà più acettata la garanzia su materiale di provenienza non mic"

questo in sintesi il pensiero di mic...
 

Fede1969

Biker superis
non è questione di disonestà, neanche quella di mic. Mi sembra più il voler proporre prezzi non concorrenziali. Il motivo non lo conosco, ma le conseguenze mi sembrano chiare.

E' esattamente quello che volevo dire. Non si tratta di fare il processo a nessuno, ma di capire che così non va. Credo che su questo un serio imprenditore dovrebbe interrogarsi. Poi dire di chi è la colpa e recriminare sul fatto che il mondo è ingiusto, ecc. ecc. aiuta a far sentire meglio ma non c'entra nulla con un serio spirito imprenditoriale... peace and love.
 

Crested B

<b>Importatore Niner</b>
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" per combattere il fenomeno internet abbiamo diminuito il margine del 10%. inoltre non verrà più acettata la garanzia su materiale di provenienza non mic"

questo in sintesi il pensiero di mic...

La prima parte implica che il materiale presente su internet sia materiale MIC venduto scontato dai negozi.

Ho dei fortissimissimi dubbi che sia così.

E' più probabile che sia un modo per beccare chi ha i 'suoi canali' dato che a questo punto se un negoziante continua a scontare vuol dire che i componenti li prende altrove.
 

marco

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" per combattere il fenomeno internet abbiamo diminuito il margine del 10%. inoltre non verrà più acettata la garanzia su materiale di provenienza non mic"

La battaglia contro internet sui prezzi è persa in partenza, solo un cieco non se ne renderebbe conto. Diminuire il margine del 10% ai negozianti è una bella presa in giro. Perchè non riducono il loro margine per rendere il prezzo più appetibile? Che non si meraviglino se poi, come dici tu, questi comprino direttamente da CRC. Non c'è niente che glielo impedisce.
 

Crested B

<b>Importatore Niner</b>
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Noi le chiamavamo "pivette"

Ciao

molto più banalmente 'freccette' dalle mie parti, Io ne avevo una versione a 5 canne, a righettine verdi e nere collegate tra di loro con tappi di sughero. Un'arma letale che mi dava il diritto di essere il capitano di una delle due squadre. Ne avevo anche una in metallo più lunga con diametro piu' piccolo, derivata dal gambo di un lampadario. Roba da cecchini professionisti.

'glory days'
 

pedro1973

Biker assatanatus
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perugia
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non mi sembra che il suo ragionamento faccia acqua. Acqua fa il sistema di distribuzione di Shimano, che in Italia è destinato a fallire, se va avanti come dici tu

È proprio questo che non capisco, perché permettere questa doppia distribuzione? Perché bike-discount vende la guarnitura xt a 90 euro, la ruba a shimano? Io compro molto su internet perché mi piace molto assemblare le bici come mi piace, ho speso circa 6000 in 18 mesi, quando l'ho ritenuto opportuno ho comprato in negozio e spero che possano avere un ruolo definito in futuro, sicuramente diverso da quello di 10 anni fa'
 

superman

Biker perfektus
29/12/05
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in mezzo al cemento
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Quoto in pieno sia le affermazioni di Fede1969 sia quelle di Pedro1973; però capisco anche MetalDave.
A Milano trovare un negozio di biciclette dove vendano con professionalità materiali di un certo livello è pressochè impossibile, trovare un vero meccanico capace di fare il suo lavoro ancora più difficile. Proprio perchè molti si sono dedicati a fare i bicivendoli e non i professionisti. Parliamo di negozi che si fanno pubblicità sulle riviste di settore e che - come correttamente rileva Fede1969 - ti propongono quello che hanno in casa e non la scelta migliore per te. E tu, se sei capace di maneggiare i "ferri" vai in internet a fare la spesa.
Statisticamente nei negozi si trovano prezzi più alti di quello che chiunque può trovare in rete - anche parecchio più alti. Quindi, chi si sa montare e manutenere la bici in box compra in rete, chi non lo sa fare in negozio. Semplice. Chiuderanno i bicivendoli? Non credo proprio: con buona pace di tutti noi, chi bazzica la rete e il forum e in box sa montarsi/smontarsi e ripararsi la bici è una minoranza del popolo dei biker - gli altri continuano a andare nei negozi tradizionali che infatti ogni volta che ci passo per caso davanti sono pieni di bici da riparare e file di clienti.
E' ovvio che un on-line store abbia prezzi inferiori di un negozio fisico, ha molti costi in meno e molti clienti in più cui fornisce un livello di servizio limitato alla spedizione puntuale dei pacchi. Questo però non giustifica le differenze di prezzo incredibili fra negozi fisici e virtuali; il ruolo della distribuzione in questo senso sembra cruciale. Sarebbe allora interessante capire alcune cose
- se come dice Yoda76 una guarnitura XT per un negoziante ha costi inferiori da un on-line store rispetto al canale ufficiale Shimano Mic Italia, perchè il negoziante non compra on-line? se facesse così e se lo facessero anche altri suoi colleghi il distributore Shimano per l'Italia riceverebbe un messaggio forte e chiaro. Non parliamo di garanzie, anche i negozi on-line la devono offrire per il 24 mesi canonici della comunità europea o per i 12 mesi dei paesi extra EC
- perchè Shimano voglia strozzare i negozianti, se è vero che pratica listini diversi ai negozianti fisici piuttosto che virtuali con maggiorazioni tali da mettere fuori gioco i negozi fisici

Intanto, continuo sereno a comprare in rete montando in box (che come dice Fede1969 è un hobby nell'hobby) limitando il ricorso a un negozio fisico il cui boss è un meccanico con le palle a quello che proprio non riesco a fare o che mi viene male - tipo montare una coppia di ruote o revisionare completamente un impianto idraulico a disco.

Ciao
 

martuzch

Biker superis
24/7/06
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Ravenna
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Ma voi quanto siete disposti a spendere in più per il servizio del negozio? Ovviamente un servizio perfetto, per precisione e rapidità?
Mi spiego meglio, se dovete cambiare la guarnitura e sostituire pure le calotte dei cuscinetti, un lavoro da 15 minuti per un professionista pure lento, e vi dice ad esempio che costa 200&#8364; montata. Se voi la trovate online a 140&#8364; vi sembra giustificato il sovrapprezzo del 30% per un lavoro ben fatto? Io credo sia accettabile ma credo anche sia il limite. Il limite che può essere accettato se il prezzo pagato dal cliente comprende anche il sapere e la manodopera di un bravo tecnico. Come la mettiamo invece quando dobbiamo comprare una coppia di ruote assemblate in uno stabilimento taiwanese e vendute identiche in tutto il mondo e ci accorgiamo che il nostro fidato sivende ci sta maggiorando il prezzo (da quello online) da 600 a 800&#8364;? Il gap è sempre del 30% però nel primo caso pago "l'ingegno" del negoziante mentre nel secondo caso pago il suo magazzino. Secondo voi c'è un limite "etico" che il negoziante non dovrebbe superare oltre il quale è lecito tradirlo?
 

yoda76

Redazione
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Ma voi quanto siete disposti a spendere in più per il servizio del negozio? Ovviamente un servizio perfetto, per precisione e rapidità?
Mi spiego meglio, se dovete cambiare la guarnitura e sostituire pure le calotte dei cuscinetti, un lavoro da 15 minuti per un professionista pure lento, e vi dice ad esempio che costa 200&#8364; montata. Se voi la trovate online a 140&#8364; vi sembra giustificato il sovrapprezzo del 30% per un lavoro ben fatto? Io credo sia accettabile ma credo anche sia il limite. Il limite che può essere accettato se il prezzo pagato dal cliente comprende anche il sapere e la manodopera di un bravo tecnico. Come la mettiamo invece quando dobbiamo comprare una coppia di ruote assemblate in uno stabilimento taiwanese e vendute identiche in tutto il mondo e ci accorgiamo che il nostro fidato sivende ci sta maggiorando il prezzo (da quello online) da 600 a 800&#8364;? Il gap è sempre del 30% però nel primo caso pago "l'ingegno" del negoziante mentre nel secondo caso pago il suo magazzino. Secondo voi c'è un limite "etico" che il negoziante non dovrebbe superare oltre il quale è lecito tradirlo?
non è il negoziante che maggiora il prezzo. sono gli shop on line che hanno prezzi inarrivabili per i negozi.
è questo che non riesco a far capire. se una cosa sul web costa 100 e il negoziante dal distributore la paga 110 e ha il listino al pubblico a 150, non è il negoziante che è ladro e maggiora il prezzo...
non so se mi sono spiegato...
è inutile continuare a dire che i negozi aumentano i prezzi. i negozi hanno dei listini tropo alti per combattere i prezzi sul web. e non è giusto che vendano senza il giusto guadagno. sono i distributori a doversi calare le braghe e diminuire i costi. diminuire i listini riservati, sfoltire la mandria di rappresentanti spesso inutili... insomma, rendere più efficiente ed economico il sistema...
 

marco

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è inutile continuare a dire che i negozi aumentano i prezzi. i negozi hanno dei listini tropo alti per combattere i prezzi sul web. e non è giusto che vendano senza il giusto guadagno. sono i distributori a doversi calare le braghe e diminuire i costi. diminuire i listini riservati, sfoltire la mandria di rappresentanti spesso inutili... insomma, rendere più efficiente ed economico il sistema...

Anche secondo me questo è il vero nocciolo del problema.
 

Fede1969

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E allora si sfoltisca... ma l'unica vera terapia d'urto è che i negozianti comincino a comprare on-line, così vedi che poi i distributori i prezzi li abbassano.
Ribadisco: è così che funziona il mercato, non con le buone intenzioni.
 

sembola

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- se come dice Yoda76 una guarnitura XT per un negoziante ha costi inferiori da un on-line store rispetto al canale ufficiale Shimano Mic Italia, perchè il negoziante non compra on-line?
Perchè è sostanzialmente costretto a comperare dal distributore ufficiale, se poi vuole riuscire a ricevere i ricambi per le riparazioni. Prova a trovare online le molle dei comandi da strada o i pistoni di freni XTR...

- perchè Shimano voglia strozzare i negozianti, se è vero che pratica listini diversi ai negozianti fisici piuttosto che virtuali con maggiorazioni tali da mettere fuori gioco i negozi fisici.
Non credo proprio che nessuno voglia strozzare nessuno, l'economia non funziona così. Evidentemente il livello dei prezzi è accettato dal mercato, che è bene non dimenticare è fatto ancora da un 95% di acquirenti che non sa neppure come una bicicletta funziona. Se vendi a 100, per quale motivo vendere a 70?
 

Fede1969

Biker superis
Non credo proprio che nessuno voglia strozzare nessuno, l'economia non funziona così. Evidentemente il livello dei prezzi è accettato dal mercato, che è bene non dimenticare è fatto ancora da un 95% di acquirenti che non sa neppure come una bicicletta funziona. Se vendi a 100, per quale motivo vendere a 70?

Credo che qui si tocchi il nodo della questione. Forse è vero che stiamo parlando di cose differenti. Esiste cioè un mercato di esperti che trova insopportabile pagare molto di più quel che potrebbe pagare meno. E c'è poi la massa dei consumatori che inconsapevole paga e basta. Il mercato per il momento regge quei prezzi e si va avanti così. [Anche se io sinceramente dubito che questo sia completamente vero e penso piuttosto che la massa sempre più comprerà biciclette scadentissime ai supermercati perché quelle buone hanno prezzi assurdi; e di conseguenza credo che i negozianti al dettaglio, con buona pace della politica dei prezzi dei distributori, chiuderanno quasi tutti (come le latterie hanno già fatto).]

Resta però che chi sa, sa anche che quei prezzi sono eccessivi (visto che sul mercato - non sulla luna - si trova a molto meno).

E qui si potrebbe aprire un ulteriore fronte della discussione. Una volta assodato che è il distributore a caricare eccessivamente e assodato anche che esiste un doppio mercato (esperti vs. massa), perché il distributore italiano non apre direttamente un negozio on-line? Non avrebbe anche lui da guadagnarne, garantendosi due fasce di mercato? (ovviamente, non dico lui direttamente, ma sotto mentite spoglie... per ovvie ragioni di correttezza nei confronti della rete al dettaglio - anche se un distributore che fa un ragionamento come quello riportato da Yoda, credo che la correttezza non sa nemmeno dove stia di casa...)

Un'ultima cosa. Premetto che non ho bici Canyon, non lavoro per Canyon, non mi importa nulla di Canyon, ma la loro politica imprenditoriale mi sembra la cosa più al passo che tempi che possa esistere. Io auspico che il mercato vada esattamente in quella direzione. Il resto resisterà per un po', ma poi inevitabilmente - almeno credo - tramonterà.
 

Fede1969

Biker superis
Ma voi quanto siete disposti a spendere in più per il servizio del negozio? Ovviamente un servizio perfetto, per precisione e rapidità?
Mi spiego meglio, se dovete cambiare la guarnitura e sostituire pure le calotte dei cuscinetti, un lavoro da 15 minuti per un professionista pure lento, e vi dice ad esempio che costa 200€ montata. Se voi la trovate online a 140€ vi sembra giustificato il sovrapprezzo del 30% per un lavoro ben fatto? Io credo sia accettabile ma credo anche sia il limite.

Sì, io questo credo sia al limite: 15 minuti 60 euro, mi pare non poco (non so voi ma io 60 euro non li guadagno in 15 minuti, cioè non guadagno 240 euro all'ora.)

Ma al di là del caso particolare, io sono disposto a pagare la professionalità, il lavoro meccanico, le capacità e l'esperienza. E quel che cerco è un meccanico capace e onesto. Di questa rete di negozi penso ci sarebbe un gran bisogno (e credo che coloro che ne fanno parte saranno gli unici che si salveranno dalla crisi del settore). Questa rete però in una grande città come Milano non la vedo. Vedo commercianti che, se debbo essere sincero, in cuor loro pensano che in fondo è meglio venderti una forcella a 800 euro, quando sul mercato la potrei trovare a 500, piuttosto che guadagnare 50 euro per montare quella che gli porto io. Se per lo sprovveduto questo ha dell'ineluttabile, per chi sa che l'amico negoziante mi sta facendo spendere 300 euro in più di quel che potrei spendere... l'affare diventa insopportabile.

Faccio un esempio concreto. Qualche tempo fa volevo comprare una SURLY PUGSLEY. Come si sa questa bici non è distribuita in Italia. Sul mercato estero la posso trovare montata a un prezzo che varia tra i 1100 euro (USA) e in 1500 euro (UE). Metteteci pure un + 25% di gabelle varie doganali per gli USA, metteteci 250 euro di spedizione dagli USA o 100 dall'Europa, fate tutti i calcoli che volete, ma non andrete oltre i 1650 euro. Ora un commerciante milanese, mi ha offerto la bici usata alla modica cifra di 2500 euro. Non credo ci sia bisogno di dire altro.
 

sembola

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Resta però che chi sa, sa anche che quei prezzi sono eccessivi (visto che sul mercato - non sulla luna - si trova a molto meno).
Ripeto una precisazione che ho già fatto decine di volte: il prezzo è "eccessivo" solo quando il consumatore non compera. Per la stragrande parte dei consumatori evidentemente non è così. Per quanto riguarda le "latterie" il motivo non sta (di nuovo) solo nei prezzi, ma nella praticità: la polverizzazione della distribuzione (latteria, polleria, macelleria, alimentari, fruttivendolo...) era sostenibile quando nelle famiglie c'era la casalinga che poteva passare da n negozi per fare la spesa. Oggi che tutti lavorano (o quasi) hai a malapena il tempo di passare da un supermercato e comperi giocoforza tutto lì.

... perché il distributore italiano non apre direttamente un negozio on-line? Non avrebbe anche lui da guadagnarne, garantendosi due fasce di mercato?
Perchè probabilmente la fascia di mercato "esperta" è quantitativamente piccola e richiede un'organizzazione di un certo tipo e di un certo costo. Non ci dimentichiamo che il mercato in Italia è già molto piccolo di suo, se paragonato alla Germania.
 

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