Le parole hanno un significato, solo che troppo spesso ce ne dimentichiamo. In questo caso gli esempi che hai fatto di "ingiustizie" e di "vite rovinate" non solo non sono pertinenti al nostro caso, ma suggeriscono un'idea, che ritengo sinceramente strumentale, del "povero cristo" messo in croce dalla legge brutta sporca e cattiva. Se la tua intenzione era diversa evidentemente ti sei espresso male oppure ho capito male io, o un insieme delle sue cose.Quest'intervento denota che rispondi SOLO alle frasi che vuoi leggere tra le righe anzichè riferirti al discorso in cui esse sono state messe e senza il quale non hanno un gran che come significato.
Per favore dimmi quando avrei suggerito di fare una denuncia penale in questo caso. Basterebbe mettergli un po' di paura e fargli capire che se continua così si fa del male... A me è successa una cosa simile, ma da su un telefono fisso. Avevo capito chi potesse essere ed una volta ho risposto "... ho capito chi sei, se mi richiami un'altra volta vengo a Xxxxx e lo dico ai tuoi genitori". A fare una denuncia non ci ho neppure pensato, se non altro perchè la cosa era oggettivamente molto complicata (devi convincere la Polizia Postale a chiedere i tabulati a Telecom, e non è per niente facile se non hai niente in mano).Ripeto, l'intelligenza delle persone si denota dalla loro elasticità di sapersi comportare in casi limite e di valutare di volta in volta come agire.
Secondo me per questo caso una denuncia penale senza nemmeno tentare un raddrizzamento del ragazzo sarebbe eccessivo. Fine
Resta il fatto che in Italia nessuno mai accetta una punizione, sebbene conosca le regole del gioco. E tanti giustificano questo lassismo, a volte con argomentazioni bizzarre. E a me questo sembra assurdo.