drop......ancora!!! che balle......!!!!

z4k

Biker novus
10/11/05
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narni
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per gli atterraggi in discesa il colpo lo si sente di meno perche noi e il nostro mezzo non dobbiamo assorbire tutta l'energia cinetica accumulata nel salto.....infatti parte di essa la conserviamo lasciandoci correre o ruzzolando
Secondo me un salto in piano, preso con angolo stretto e quindi con maggiore velocità, dal punto di vista del pilota è paragonabile ad un salto in discesa e quindi anche il colpo che si avverte.

Comunque il modello fisico che hai graficato(quello che quasi tutti si immaginano per questo caso) secondo me può andar bene per un oggetto rigido(solo la ruota della bici) e quindi non rappresenta benissimo quello che accade in realtà dal punto di vista del pilota(che alla ruota ci sta "attaccato" attraverso una sospensione).

Ah! con questo non voglio dire che non è giusto quello che hai scritto, anzi lo hai dimostrato bene, però io rimango convinto che prendere un salto in velocità non è come prenderlo a velocità zero.

saluti z4k
 

Jedi

Biker cesareus
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Raubling
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z4k ha scritto:
Ah! con questo non voglio dire che non è giusto quello che hai scritto, anzi lo hai dimostrato bene, però io rimango convinto che prendere un salto in velocità non è come prenderlo a velocità zero.

La teoria fisica è corretta, ma nel tuo affermare "prendere un salto" c'è della saggezza uomo! ahug!
Se lo prendi forte ( da leggera discesa basta un colpo di pedale 1 mt prima dello stacco e poi colpo di reni) e hai gli attributi la velocità tu aiuta ad impostare la traettoria in volo ed atterrare pari. Se lo fai piano invece candeli o impunti.
 

Gasss

Biker serius
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Workout81 ha ragione per quanto riguarda il discorso sulla componente verticale della velocità. Infatti, non intervenendo lungo la componente verticale, altre forze se non quella di gravità, la quantità di moto q=mxv, (che è quella che ci interessa...) posseduta al momento dell'atterragio è la medesima sia affrontandolo da fermi che in velocità. Il fatto secondo me è che, se tutta questa teoria si applica ad una pallina che cade da un tavolo, oppure che dapprima viene spinta poi lasciata cadere dallo stesso tavolo, tutto questo è vero (considerando tutto come ideale), ma il complesso bici-ruote-pilota non credo che siano schematizzabili come la pallina. Un esempio di quanto voglio dire, è quello dei freestyler con le moto, che durante alcune delle loro acrobazie frenano le ruote per diminuire l'inerzia direzionale posseduta dalle stesse; o il moto rotatorio che viene impresso ai proiettili sparati dai cannoni, in modo che siano meno influenzati da eventuali variazioni nel vento ecc ecc.
La quantità di fattori che intervengono, sono secondo me molteplici... credo che la differenza sia proprio nel modo in cui avviene l'impatto. Sarebbe interessante posizionare al posto dello zainetto sulle spalle, un bell'accelerometro :loll: ...
Ripeto, forse è solo la mia sensazione :-P ...
 

DOGO

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Dico la mia cavolata, utilizzando qualche reminiscenza di meccanica razionale:
- atterrando verticalmente, la componente verticale del vettore "caduta" viene assorbita interamente da ammo, telaio forka, schiena, gambe, braccia = maggiore stress per tutti gli elementi ammortizzanti.

- atterrando lungo, con velocità elevata, parte della forza che si produce nell'impatto viene dissipata con l'attrito tra gomma e terra, e dal movimento dei mozzi.
In pratica parte della forza uguale contraria alla direzione della caduta viene "consumata" per fare girare le ruote = minore stress per tutti gli elementi ammortizzanti.
 

workout81

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Gasss ha scritto:
Workout81 ha ragione per quanto riguarda il discorso sulla componente verticale della velocità. Infatti, non intervenendo lungo la componente verticale, altre forze se non quella di gravità, la quantità di moto q=mxv, (che è quella che ci interessa...) posseduta al momento dell'atterragio è la medesima sia affrontandolo da fermi che in velocità. Il fatto secondo me è che, se tutta questa teoria si applica ad una pallina che cade da un tavolo, oppure che dapprima viene spinta poi lasciata cadere dallo stesso tavolo, tutto questo è vero (considerando tutto come ideale), ma il complesso bici-ruote-pilota non credo che siano schematizzabili come la pallina. Un esempio di quanto voglio dire, è quello dei freestyler con le moto, che durante alcune delle loro acrobazie frenano le ruote per diminuire l'inerzia direzionale posseduta dalle stesse; o il moto rotatorio che viene impresso ai proiettili sparati dai cannoni, in modo che siano meno influenzati da eventuali variazioni nel vento ecc ecc.
La quantità di fattori che intervengono, sono secondo me molteplici... credo che la differenza sia proprio nel modo in cui avviene l'impatto. Sarebbe interessante posizionare al posto dello zainetto sulle spalle, un bell'accelerometro :loll: ...
Ripeto, forse è solo la mia sensazione :-P ...

quello che dici è vero...perchè ti metti a vedere il tutto da un sistema inerziale(cioè dal punto di vista del biker.....) ma tu devi vederlo dal di fuori....
l'insieme bici/biker visto dall'esterno è perfettamente uguale alla pallina che poi al suo interno ci siano delle variazioni di inerzia relativa....centra solo ai fini della posizione corretta di atterraggio...non variano l'impatto di arrivo!
se poi vi sentite meglio con più velocità è un altro discorso....ma ai fini dello stres del telaio e dello scheletro...non cambia nulla!
 

workout81

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DOGO ha scritto:
Dico la mia cavolata, utilizzando qualche reminiscenza di meccanica razionale:
- atterrando verticalmente, la componente verticale del vettore "caduta" viene assorbita interamente da ammo, telaio forka, schiena, gambe, braccia = maggiore stress per tutti gli elementi ammortizzanti.

- atterrando lungo, con velocità elevata, parte della forza che si produce nell'impatto viene dissipata con l'attrito tra gomma e terra, e dal movimento dei mozzi.
In pratica parte della forza uguale contraria alla direzione della caduta viene "consumata" per fare girare le ruote = minore stress per tutti gli elementi ammortizzanti.

assolutamente....se i nostri mozzi assorbissero e rallentassero le cadute...di certo non riusciremmo neanche a prendere velocità!!!perciò niente salto!!!:pirletto:

non andare sul difficile con meccanica razionale....prendi anche solo fisica a!!!!
le do 18 solo perchè mi sta simpatico....hehhehheh dai che scherzo ovviamente!!!:prost:
 

DOGO

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workout81 ha scritto:
assolutamente....se i nostri mozzi assorbissero e rallentassero le cadute...di certo non riusciremmo neanche a prendere velocità!!!perciò niente salto!!!:pirletto:

non andare sul difficile con meccanica razionale....prendi anche solo fisica a!!!!
le do 18 solo perchè mi sta simpatico....hehhehheh dai che scherzo ovviamente!!!:prost:

Scherzi...18 in meccanica razionale, al Poli di Milano, è un votone che avrei firmato al volo...anzi...al Drop...ahahah...
 

workout81

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DOGO ha scritto:
Scherzi...18 in meccanica razionale, al Poli di Milano, è un votone che avrei firmato al volo...anzi...al Drop...ahahah...


hehhehhe grande.....anche tu sei uno di quelli massimo risultato col minimo sforzo....hahhahha allora devo dare anche a te la tessera del club...:idea1: :idea1:

si in effetti anche qui a brescia è un bel voto...hahhha
cioè diciamo che se mi firmassero il 26 mi andrebbe bene uguale..scherzando una volta glie l'ho detto alla assistente...mi avrebbe linciato!!!:ahhh:
 

HANGOVER

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DOGO ha scritto:
- atterrando verticalmente, la componente verticale del vettore "caduta" viene assorbita interamente da ammo, telaio forka, schiena, gambe, braccia = maggiore stress per tutti gli elementi ammortizzanti.

drop

DOGO ha scritto:
- atterrando lungo, con velocità elevata, parte della forza che si produce nell'impatto viene dissipata con l'attrito tra gomma e terra, e dal movimento dei mozzi.
In pratica parte della forza uguale contraria alla direzione della caduta viene "consumata" per fare girare le ruote = minore stress per tutti gli elementi ammortizzanti.
salto


da perfetto ignorante non applico nessuna formula fisica ne matematica :omero:
 

End of Time

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Ho un noleggio...
State riapercorrendo una discussione chiusa un mese fa tra gli altri c'ero io, Alterego, 30x26, Comaz... dove per arrivare alle conclusioni c'è stato non poco casino, leggetevi quel topic prima di andare avanti.

cmq le conclusioni sono:

Salto piatto: la velocità non conta, anzi se è maggiore è peggio per via dell'attrito all'atterraggio

Salto obbligato (cunette) la velocità è una e obbligata.

Salto in discesa la velocità diminuisce l'angolo di impatto ma aumenta la componente verticale

...quindi meglio andare piano :prega:
 

Mente

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End of Time ha scritto:
State riapercorrendo una discussione chiusa un mese fa tra gli altri c'ero io, Alterego, 30x26, Comaz... dove per arrivare alle conclusioni c'è stato non poco casino, leggetevi quel topic prima di andare avanti.

cmq le conclusioni sono:

Salto piatto: la velocità non conta, anzi se è maggiore è peggio per via dell'attrito all'atterraggio

Salto obbligato (cunette) la velocità è una e obbligata.

Salto in discesa la velocità diminuisce l'angolo di impatto ma aumenta la componente verticale

...quindi meglio andare piano :prega:


Bella End.....a' rieccoce!!!!

Altro giro altro regalo... :cucù:
 

Gasss

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workout81 ha scritto:
quello che dici è vero...perchè ti metti a vedere il tutto da un sistema inerziale(cioè dal punto di vista del biker.....) ma tu devi vederlo dal di fuori....

... la dinamica dell'evento, non varia asseconda del riferimento che uso :!: Tipo: se uso le stelle fisse vedo la terra girare, se sto sulla terra sento Coriolis. O sbaglio?
Comunque, come dici anche tu in conclusione, dato che in questo gioco conta molto anche quello che ti dice il "capocantiere" :idea: , per me "psicologicamente" c'è differenza..... e già questa di differenza diciamo che mi basta ;-)
 

Scafoman

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Belle teorie..... Ma manca una cosa fondamentale .... LA PRATICA. Cioè: mi piace la teoria del predere il drop in velocità per diminuire lo "stress" , peccato che nel 99% dei casi dopo il drop non c'è un campo da calcio . .... Nel senso che , non essendo noi dei pro ai lvelli di Simmons &co, una forte velocità porta a ridurre lo spazio di arresto ( in quanto i landing sono limitati) e le manovre di correzione una volta a terra ( provate ad atterrare lunghi dopo esservi accorti in volo di aver impostato male la traiettoria)...... Per me il drop rimane quello preso alla minima velocità ( non ho detto fermo) tale per cui , con lo spostamento del peso del corpo in volo si porta la bici (full) ad atterrare con entrambe le ruote parallele al terreno ( o quasi). PS: Non sto parlando ovviamente di doppi o strutture da dirt in cui la tecnica cambia , ma qui c'è solo che da chiedere ad Ambro e la Jurassico crew.. Saluti
 

HANGOVER

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Gasss ha scritto:
... la dinamica dell'evento, non varia asseconda del riferimento che uso :!: Tipo: se uso le stelle fisse vedo la terra girare, se sto sulla terra sento Coriolis. O sbaglio?
Comunque, come dici anche tu in conclusione, dato che in questo gioco conta molto anche quello che ti dice il "capocantiere" :idea: , per me "psicologicamente" c'è differenza..... e già questa di differenza diciamo che mi basta ;-)
Adesso tutto è + chiaro, ci voleva tanto?:mrgreen:
 
il discorso sulla sollecitazione di telaio e scheletro nei drop è rimasta un po confusa...io vado in bmx e i drop non li amo molto...preferisco i saltoni del jurassiko..
l'unica cosa che volevo dire è che non è vero che la componente orizzontale (velocità) è ininfluente...
se considerate l'asecuzione di un drop come la seconda metà del grafico di un moto parabolico (dalla tangenza orizzontale, stacco del drop, all'atterraggio, giustamente una mezza parabola discendente)...

al momento dell'uscita avremo due vettori a L uno verso avanti a rappresentare la velocità di uscita ed uno verso il basso per la forza peso che ti fa comportare come una goccia e quindi fare "drop"...
questi stessi vettori si presentano, con intensità leggermente variata al momento dell'atterraggio...

all'aumento della componente orizzontale diminuisce l'angolo d'atterraggio che si traduce con minore compressione degli ammortizzatori (e scheletro e dischi intervertebrali) e minore perdita della velocità...in parole povere invece di far dissipare la componente principale dagli ammortizzatori la si fa "sfogare" in velocità di uscita...

per capirsi meglio...una pallina lasciata cadere dall'alto in verticale rimbalza sul posto fino a fermarsi (con gli ammortizzatori vuol dire arrivare vicini al fondo corsa ed insaccarsi come babbi...oltre a sforzare il canotto e la serie sterzo in "apertura") se una pallina la lanci lungo un piano, che ad un certo punto si interrompe (creando il drop) vedrai la pallina "cadere in lungo" e rimbalzare molto meno e schizzare via avanti... (minore compressione degli ammo, poca o nessuna forza al canotto e serie sterzo se atterri appena un po di più sul carro..)

il mio commento personale è che è poco furbo fare salti o drop con l'atterraggio in piano...
se devi farli è meglio a manetta...

non è una teoria o una sensazione...è fisica...ovvio che ci va il pelo di andare a stecca...
...
mettere le protezioni e spegnere il cervello
...
 

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Marco_pepperoni ha scritto:
il discorso sulla sollecitazione di telaio e scheletro nei drop è rimasta un po confusa...io vado in bmx e i drop non li amo molto...preferisco i saltoni del jurassiko..
l'unica cosa che volevo dire è che non è vero che la componente orizzontale (velocità) è ininfluente...
se considerate l'asecuzione di un drop come la seconda metà del grafico di un moto parabolico (dalla tangenza orizzontale, stacco del drop, all'atterraggio, giustamente una mezza parabola discendente)...

al momento dell'uscita avremo due vettori a L uno verso avanti a rappresentare la velocità di uscita ed uno verso il basso per la forza peso che ti fa comportare come una goccia e quindi fare "drop"...
questi stessi vettori si presentano, con intensità leggermente variata al momento dell'atterraggio...

all'aumento della componente orizzontale diminuisce l'angolo d'atterraggio che si traduce con minore compressione degli ammortizzatori (e scheletro e dischi intervertebrali) e minore perdita della velocità...in parole povere invece di far dissipare la componente principale dagli ammortizzatori la si fa "sfogare" in velocità di uscita...

per capirsi meglio...una pallina lasciata cadere dall'alto in verticale rimbalza sul posto fino a fermarsi (con gli ammortizzatori vuol dire arrivare vicini al fondo corsa ed insaccarsi come babbi...oltre a sforzare il canotto e la serie sterzo in "apertura") se una pallina la lanci lungo un piano, che ad un certo punto si interrompe (creando il drop) vedrai la pallina "cadere in lungo" e rimbalzare molto meno e schizzare via avanti... (minore compressione degli ammo, poca o nessuna forza al canotto e serie sterzo se atterri appena un po di più sul carro..)

il mio commento personale è che è poco furbo fare salti o drop con l'atterraggio in piano...
se devi farli è meglio a manetta...

non è una teoria o una sensazione...è fisica...ovvio che ci va il pelo di andare a stecca...
...
mettere le protezioni e spegnere il cervello
...


Benvenuto, anche tu, nella discussione più accesa di questo forum :duello:
 

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Non sono daccordo sulla pallina, se la lanci in velocita non si interrompe in un drop, ma con la relativa decelerazione si ha una parabola. Qui forse non si è fatto ancora distinzione tra drop e jump che sono 2 cose completamente diverse.
 

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