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l.j.silver

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fatti miei
io non mi romperei mai così tanto le balle a fare quello che si vede nel video. nemmeno se una volta in vetta ci fosse da fare la discesa della vita con belen montata sul tubo :D :D :D :D
ma ognuno fa caso a se...
ritengo giusto però, come accade da qualche anno (se sbaglio correggetemi), che i costi dei soccorsi siano a carico di chi viene soccorso.

cioè vado in alta montagna solo se sono abbastanxza ricco da potermi permettere gli eventuali soccorsi in caso di problemi?
 

FdiFederico

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cioè vado in alta montagna solo se sono abbastanxza ricco da potermi permettere gli eventuali soccorsi in caso di problemi?

Non è esattamente così. C'è una legge (mi pare che Zaia la vorrebbe più stringente, ne dovrebbe avere discusso in questi giorni) che sostiene che se vengono a recuperati perchè ti sei fatto male paghi solo il ticket di pochi euro.
Mentre se chiami i soccorsi per motivi futili (esempio ti perdi perché non hai una cartina, non guardi le previsioni e resti bloccato in mezzo alla nebbia, non riesci a proseguire perché non hai una attrezzatura adeguata, ecc) paghi l'uscita del servizio e il pagamento è commisurato al mezzo con il quale vengono a prenderti. Un elicottero costa un botto, ma tanto tanto...
In italia di solito si è tolleranti e io non ho mai sentito nessuno che abbia pagato multe (ho visto però atterrare elicotteri perchè qualche anzianotta è salita in quota con funivia+ camminatina di ciabattine= femore rotto) ma come dicevo si prevede di stringere le maglie e di fare applicare la legge più severamente.
Riguardo alla legge i punti di eventuale discussione/revisione sono i seguenti: 1) molta più gente va in montagna ma è una utenza che si sta traformando da esperta (o formata) a "domenicale" (indipendentemente dal mezzo usato).
2) Chi di norma entra in gruppi o associazioni di montagna (bistrattate, secondo me a torto, su queste pagine) paga con la quota annuale una assicurazione che va a coprire i costi del soccorso (che sono di formazione dei soccorritori, gestionali e dei mezzi). La quota assicurativa permette sia agevolazioni economiche nei recuperi ma anche sconti nei rifugi per esempio. 3) La quota annuale copre non solo l'assicurazione in caso infortuni ma anche la manutenzione della sentieristica, gli studi sulla sicurezza e la tenuta dei nuovi materiali, l'accesso alle pubblicazioni cartacee ecc. Siamo su cifre attorno ai 150/200€.
4) C'è un dibattito se fare stipulare una assicurazione a chi non decide di associarsi a gruppi, cioè a chi rientra fra i domenicali.

Al di là delle uscite muro VS muro sarebbe interessante capire la posizione che hanno i moderatori e la redazione del forum su questi tematiche, che mi pare coinvolgano anche i ciclisti.

Con rispetto :)
 

Mòlle

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Non è esattamente così. C'è una legge (mi pare che Zaia la vorrebbe più stringente, ne dovrebbe avere discusso in questi giorni) che sostiene che se vengono a recuperati perchè ti sei fatto male paghi solo il ticket.
Mentre se chiami i soccorsi per motivi futili (esempio ti perdi perché non hai una cartina, non guardi le previsioni e resti bloccato in mezzo alla nebbia, non riesci a proseguire perché non hai una attrezzatura adeguata, ti fai del male stupidamente, ecc) paghi l'uscita del servizio e il pagamento è commisurato al mezzo con il quale vengono a prenderti. Un elicottero costa un botto, ma tanto tanto...
In italia di solito si è tolleranti, ma come dicevo si prevede di stringere le maglie e di fare applicare la legge più severamente.
Riguardo alla legge i punti di eventuale discussione/revisione sono i seguenti: 1) molta più gente va in montagna ma è una utenza che si sta traformando da esperta a "domenicale" (indipendentemente dal mezzo usato).
2) Chi di norma entra in gruppi o associazioni di montagna (bistrattate, secondo me a torto, su queste pagine) paga con la quota annuale una assicurazione che va a coprire i costi del soccorso (di formazione degli operatori e gestionali e dei mezzi). La quota assicurativa permette sia agevolazione economiche nei recuperi ma anche sconti nei rifugi per esempio. 3) La quota annuale copre non solo l'assicurazione in caso infortuni ma anche la manutenzione della sentieristica o anche gli studi sui nuovi materiali, ecc.
3) C'è un dibattito se fare stipulare una assicurazione a chi non decide di associarsi a gruppi, cioè a chi rientra fra i domenicali.

Al di là delle uscite muro VS muro sarebbe interessante capire la posizione che hanno i moderatori e la redazione del forum su questi tematiche.

Con rispetto :)
Se esiste una legge sarebbe bene mettere un link, se è in fase di discussione lascia il tempo che trova. Sul fatto di pagare un elicottero perché viene a salvarmi la vita quando tutti i giorni manteniamo il più grande parco di auto blu al mondo preferisco non esprimermi.
 

l.j.silver

Biker delirius tremens
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fatti miei
Non è esattamente così. C'è una legge (mi pare che Zaia la vorrebbe più stringente, ne dovrebbe avere discusso in questi giorni) che sostiene che se vengono a recuperati perchè ti sei fatto male paghi solo il ticket.
Mentre se chiami i soccorsi per motivi futili (esempio ti perdi perché non hai una cartina, non guardi le previsioni e resti bloccato in mezzo alla nebbia, non riesci a proseguire perché non hai una attrezzatura adeguata, ti fai del male stupidamente, ecc) paghi l'uscita del servizio e il pagamento è commisurato al mezzo con il quale vengono a prenderti. Un elicottero costa un botto, ma tanto tanto...
In italia di solito si è tolleranti, ma come dicevo si prevede di stringere le maglie e di fare applicare la legge più severamente.
Riguardo alla legge i punti di eventuale discussione/revisione sono i seguenti: 1) molta più gente va in montagna ma è una utenza che si sta traformando da esperta a "domenicale" (indipendentemente dal mezzo usato).
2) Chi di norma entra in gruppi o associazioni di montagna (bistrattate, secondo me a torto, su queste pagine) paga con la quota annuale una assicurazione che va a coprire i costi del soccorso (di formazione degli operatori e gestionali e dei mezzi). La quota assicurativa permette sia agevolazione economiche nei recuperi ma anche sconti nei rifugi per esempio. 3) La quota annuale copre non solo l'assicurazione in caso infortuni ma anche la manutenzione della sentieristica o anche gli studi sui nuovi materiali, ecc.
3) C'è un dibattito se fare stipulare una assicurazione a chi non decide di associarsi a gruppi, cioè a chi rientra fra i domenicali
Al di là delle uscite muro VS muro sarebbe interessante capire la posizione che hanno i moderatori e la redazione del forum su questi tematiche.

Con rispetto :)

a me sembra che i cosidetti "domenicali" facciano assai comodo a vedere da quante sterrate sono state rese percorribili alle auto ( asfaltate - acciottolate ) proprio per permettere ai "domenicali" di arrivare a pranzo ai rifugi ( spesso gestiti da associazioni note...) senza sforzo....
 

trvdario

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cioè vado in alta montagna solo se sono abbastanxza ricco da potermi permettere gli eventuali soccorsi in caso di problemi?

Se non ricordo male a parte Trentino, Veneto e Valle d'Aosta i costi di soccorso sono a carico del SSN, in Trentino farsi recuperare costa un botto(un intervento in elicottero mediamente 3/4 mila euro) in Vallè un pò meno. Con l'iscrizione al CAI hai un'assicurazione che normalmente rimborsa i costi di soccorso dove non sostenuti dal servizio sanitario(fino a 4600€ circa).
 

Pietro.68

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due...
cioè vado in alta montagna solo se sono abbastanxza ricco da potermi permettere gli eventuali soccorsi in caso di problemi?

No! Vai in alta montagna solo se sei in grado di andarci senza essere un pericolo per te e per gli altri. E soprattuto se sei in grado anche di ritornare a casa. Secondo me il problema sta tutto qua. Troppa gente "crede" di poter andare dappertutto...
 

FdiFederico

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Mòlle;5165072 ha scritto:
Se esiste una legge sarebbe bene mettere un link, se è in fase di discussione lascia il tempo che trova. Sul fatto di pagare un elicottero perché viene a salvarmi la vita quando tutti i giorni manteniamo il più grande parco di auto blu al mondo preferisco non esprimermi.

linko allora. http://www.montagna.tv/cms/?p=36499
Ci sono i riferimenti alla legge del 2007 che come dicevo è oggetto di revisione.
Però chiedo scusa perchè non ho ancora chiaro se si parli di situazione veneta piuttosto di quella nazionale. Devo approfondire.

Faccio fatica e non intendo seguirti sulle auto blu, mi pare stiamo parlando di volontariato effettuato da persone modeste e comuni.
 

trvdario

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cioè vado in alta montagna solo se sono abbastanxza ricco da potermi permettere gli eventuali soccorsi in caso di problemi?


No! Vai in alta montagna solo se sei in grado di andarci senza essere un pericolo per te e per gli altri. E soprattuto se sei in grado anche di ritornare a casa. Secondo me il problema sta tutto qua. Troppa gente "crede" di poter andare dappertutto...

Ehhhh per il dibattito sul costo e modalità di intervento del soccorso alpino bisognerebbe aprire un'altra discussione di 30 pagine, li i pensieri sono ancora più discordanti.
 

Borich

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noi come the group andiamo spesso in alta montagna e francamente abbiamo deciso che:
a)i giri in cui il portage supera il 30% dell'ascesa totale sono al limite come divertimento.
b)i giri troppo tecnici alle volte non permettono di divertirsi in quanto, tensione e concentrazione rischiano di trasformarsi in ansie.
c)cercare il pericolo tanto per, non ha senso, l'imprevisto è sempre possibile e la possibilità di rischiare va calcolata in base alle possibilità di farsi male.

esempio: al giro estivo, 5 giorni, in semi autosufficienza, molto spesso si evitano i passaggi più hard che in un giro di un giorno, senza zaino, altri giorni a venire e stanchezze varie, si proverebbero senza tanti pensieri.

Inoltre se mi posso permettere pochi di quelli che stanno intervenendo hanno la reale percezione di ciò che si sta parlando. Andare a piedi in montagna è una cosa andarci in bici un'altra ed è indubbio che un giro come quello di s..zo (perdonami non mi ricordo come si scrive;-)) è più rischioso fatto in bici che a piedi.
Detto ciò se ci capita un giro come quello, almeno lo si prova (un po' come la gran glaiza (pallino del chief domingosh) con il 65% spallato, o sentieri esposti in genere) tenendo però sempre i piedi per terra.
 

Mòlle

Biker imperialis
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linko allora. [URL]http://www.montagna.tv/cms/?p=36499[/URL]
Ci sono i riferimenti alla legge del 2007 che come dicevo è oggetto di revisione.
Però chiedo scusa perchè non ho ancora chiaro se si parli di situazione veneta piuttosto di quella nazionale. Devo approfondire.

Faccio fatica e non intendo seguirti sulle auto blu, mi pare stiamo parlando di volontariato effettuato da persone modeste e comuni.

Stavo riflettendo se fosse giusto che un cittadino sia costretto a pagare privatamente i soccorsi quando manteniamo una serie di privilegi ingiustificati ad una casta di dipendenti pubblici. In sostanza mi chiedo quanto possa influire un intervento di un elicottero per salvare una vita umana sul bilancio dello stato a fronte di milioni di euro annui spesi inutilmente, come sempre si guarda il pelo ma non il palo. Meglio lasciar perdere perché siamo proprio sul filo del regolamento del forum.

edit: e comunque è una legge regionale, quindi in Veneto niente giri strambi. :-)
 

FdiFederico

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noi come the group andiamo spesso in alta montagna e francamente abbiamo deciso che:
a)i giri in cui il portage supera il 30% dell'ascesa totale sono al limite come divertimento.
b)i giri troppo tecnici alle volte non permettono di divertirsi in quanto, tensione e concentrazione rischiano di trasformarsi in ansie.
c)cercare il pericolo tanto per, non ha senso, l'imprevisto è sempre possibile e la possibilità di rischiare va calcolata in base alle possibilità di farsi male.

Quoto.
Ti ringrazio dell'intervento, per quanto mi riguarda, è importante capire che sorta di autoregolamentazione si è dato il contesto pubblico dove sono ospite.
:prost:
 

trvdario

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Mòlle;5165149 ha scritto:
Stavo riflettendo se fosse giusto che un cittadino sia costretto a pagare privatamente i soccorsi quando manteniamo una serie di privilegi ingiustificati ad una casta di dipendenti pubblici. In sostanza mi chiedo quanto possa influire un intervento di un elicottero per salvare una vita umana sul bilancio dello stato a fronte di milioni di euro annui spesi inutilmente, come sempre si guarda il pelo ma non il palo. Meglio lasciar perdere perché siamo proprio sul filo del regolamento del forum.

edit: e comunque è una legge regionale, quindi in Veneto niente giri strambi. :-)

In realtà non si tratta di pagare privatamente ma di un ticket che è stato introdotto nelle 3 regioni soprascritte(Valle d'Aosta, Trentino e Veneto) che sono le 3 regioni con il più alto numero di interventi di soccorso in quota "farlocchi".
Parlo per la Valle d'Aosta dove conosco meglio la situazione: era molto frequente il caso dell'alpinista che usava l'elicottero del soccorso come elitaxi per farsi riportare giù dopo la faticosa ascesa alla vetta, per arginare questo fenomeno hanno deciso di far pagare gli interventi dove non fosse riscontrata la reale necessità del soccorso. In pratica se io mi perdo per la montagna o resto bloccato per mia incapacità nel proseguire/torna indietro(mancanza di attrezzatura, mancanza di preparazione tecnica, errata valutazione della difficoltà dell'ascesa ecc...) e mi vengono a recuperare pago, ma se ho avuto un incidente(qualsiasi sia il motivo, anche imprudenza da parte mia) nessuno ti chiede niente.

Per la "casta" non ti posso che dare ragione.....e stendiamo un velo pietoso....:soffriba:


P.s. in Trentino si paga sempre, qualsiasi sia il motivo del soccorso.
 

Mòlle

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In realtà non si tratta di pagare privatamente ma di un ticket che è stato introdotto nelle 3 regioni soprascritte(Valle d'Aosta, Trentino e Veneto) che sono le 3 regioni con il più alto numero di interventi di soccorso in quota "farlocchi".
Parlo per la Valle d'Aosta dove conosco meglio la situazione: era molto frequente il caso dell'alpinista che usava l'elicottero del soccorso come elitaxi per farsi riportare giù dopo la faticosa ascesa alla vetta, per arginare questo fenomeno hanno deciso di far pagare gli interventi dove non fosse riscontrata la reale necessità del soccorso. In pratica se io mi perdo per la montagna o resto bloccato per mia incapacità nel proseguire/torna indietro(mancanza di attrezzatura, mancanza di preparazione tecnica, errata valutazione della difficoltà dell'ascesa ecc...) e mi vengono a recuperare pago, ma se ho avuto un incidente(qualsiasi sia il motivo, anche imprudenza da parte mia) nessuno ti chiede niente.

Per la "casta" non ti posso che dare ragione.....e stendiamo un velo pietoso....:soffriba:

Detta così suona già diversa, io avrei un'idea un pò diversa ma di sicura efficacia: hai fatto alzare l'elicottero per tua incuria e/o stupidità? Bene, tre giorni di galera, nel giro di un mese gli elicotteri avrebbero le ragnatele. ;-)
 

trvdario

Biker cesareus
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Mòlle;5165232 ha scritto:
Detta così suona già diversa, io avrei un'idea un pò diversa ma di sicura efficacia: hai fatto alzare l'elicottero per tua incuria e/o stupidità? Bene, tre giorni di galera, nel giro di un mese gli elicotteri avrebbero le ragnatele. ;-)

Io farei si 3 giorni di galera ma li farei pagare lo stesso, altrimenti il costo dell'intervento(perché comunque ha un costo) rimane a carico dei contribuenti.

Ricordati che in Trentino paghi sempre e comunque ed anche più salto che nelle altre regioni, quindi occhio ad andare in giro a fare l'emulo di Schpytzyo.....:smile:
 

resina65

Biker grossissimus
18/5/06
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noi come the group andiamo spesso in alta montagna e francamente abbiamo deciso che:
a)i giri in cui il portage supera il 30% dell'ascesa totale sono al limite come divertimento.
b)i giri troppo tecnici alle volte non permettono di divertirsi in quanto, tensione e concentrazione rischiano di trasformarsi in ansie.
c)cercare il pericolo tanto per, non ha senso, l'imprevisto è sempre possibile e la possibilità di rischiare va calcolata in base alle possibilità di farsi male.


non posso far altro che condividere
Ognuno credo abbia una sorta di autoregolamentazione interna e la mia è molto simile: un po' meno percentuale di spallaggio sicuramente :spetteguless:
ma soprattutto condivido il punto b)
e poi logicamente per quanto il giro sia studiato e calcolato su carta qualche imprevisto si può incontrare, qualche errore di valutazione si può fare e se proprio si dovesse superare il limite si deve sempre ricordare la possibilità di tornare indietro senza alcuna vergogna

tanto per capirci, al limite:
[url]http://www.sentieriinmtb.altervista.org/foto/lignin/vista.jpg[/URL]

e il sentiero era largo almeno due metri

:medita:
 

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