Dove finisce il divertimento? Parliamone.

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Mòlle;5210052 ha scritto:
E chi ha mai detto che fare le cagate in montagna, come le chiami te, sia giusto e andare ai 60 non lo sia? Quello capzioso sei tu non certo io. ;-) a proposito bel vocabolo. Io stavo parlando di coerenza e di statistica non di cosa sia giusto, è ben diverso.

lo sapevo che passavo io per capzioso alla fine:smile::smile:
Almeno spero però di aver fatto chiarezza su ciò che intendevo dire.
 
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Mòlle

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che te frega
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qui hai ragione, sarebbe buona norma fare come dici tu, ce da dire anche però che non posso rifugiarmi sul "non capisco come parli" solo perchè magari ho l'impressione che non ne verrei fuori essendo il disquisire altrui "che non fa una piega".


ho mai detto non capisco come parli? A parte che, tra le altre cose, non mi riferivo a te, potrei comunque dirti che nascondersi dietro un'erudizione (bada bene non cultura) forse potrebbe sottintendere non avere argomenti di discussione e cercare quindi di "stordire" colui che ci ascolta (o legge in questo caso) con discorsi che l'altro non sia in grado di capire.

Detto in soldoni, se non sono certo che chi mi sta ascoltando è in grado di capire, uso un linguaggio comprensibile per tutti, si chiama educazione. ;-)
 
Mòlle;5210240 ha scritto:
ho mai detto non capisco come parli? A parte che, tra le altre cose, non mi riferivo a te, potrei comunque dirti che nascondersi dietro un'erudizione (bada bene non cultura) forse potrebbe sottintendere non avere argomenti di discussione e cercare quindi di "stordire" colui che ci ascolta (o legge in questo caso) con discorsi che l'altro non sia in grado di capire.

Detto in soldoni, se non sono certo che chi mi sta ascoltando è in grado di capire, uso un linguaggio comprensibile per tutti, si chiama educazione. ;-)

Sì anch'io non mi riferivo in effetti a te o solo a te, per questo non ti avevo quotato
 

trvdario

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E poi trovi vagonate di pagine sulle bici full(enduro, no am, no è meglio l'ammo da 160 con il 140 non si riesce.......).......ma facciamoci un frontino scassato ed impariamo a stare in equilibrio..............:OOO:


infatti nei miei calcoli calcolo l'incertezza della variabile. Non è che se una cosa è aleatoria non si può calcolare l'incidenza della aleatorità, e di conseguenza calcolare il rischio. Quello che non si può fare è eliminarlo. l'infdeterminismo dice questo, ma non mi aspetto tu lo sappia, visto il commento.

I video li ho visti. e avevo commentato lo stesso in alcuni, per altro.

Non mi ritengo vecchio. anche se è curioso il fatto che tu mi dia del vecchio, perchè è comunemente presa, la senilità, come l'età suprema della ragione e della saggezza. in antitesi, ovviamente, la giovinezza. schierandomi tra i vecchi tu ti definisci meno vecchio di me. se non lo sei anagraficamente, il cerchio si restringe, e lo sei mentalmente. a rigor della mia cara logica, ti stai dando dell'incoscente,almeno relativamente a me. tutto questo partendo dal presupposto che le mie cazzate le faccio, e per questo mi ritengo giovane. semplicemente le mie cazzate sono fatte limitando il rischio per gli altri quanto piu mi sia concesso. se questo è esser vecchi, allora..sei giovane. quasi supergiovane, alla elio. In ogni caso credo che non aetate verum ingenio apiscitur sapientia..=P

Buttarla sui 50 allora facendo intendere che i bacchettoni qua dentro non vadano in montagna in sentieri esposti ma poi si prendano la libertà di interpretare il codice della strada è quanto meno capzioso....di rimando fare intendere che chi va in ferrate esposte con bici in spalla senza essere legato - e tutti quelli che li ammirano- poi facciano del codice della strada la loro Bibbia gridando allo scandalo per i 60km/h.....è doppiamente capzioso. E fortuna siamo noi i bacchettoni?
Non aver capito che -nel caso mio- il paragone se prendermi la libertà -sbagliata- di andare a 60 Km/h su limite 50 a dispetto del prendermi la libertà di fare il Manolo con bici in spalla non ha la stessa valenza è dissonanza cognitiva. Ma è capibile che quando non si vuol capire qualcosa si faccia così o la si butti sul "tu parli troppo difficile".
Dire ancora "meglio chi va a fare cagate in montagna che in strada" non ha definizioni

Mòlle;5210052 ha scritto:
E chi ha mai detto che fare le cagate in montagna, come le chiami te, sia giusto e andare ai 60 non lo sia? Quello capzioso sei tu non certo io. ;-) a proposito bel vocabolo. Io stavo parlando di coerenza e di statistica non di cosa sia giusto, è ben diverso.

qui hai ragione, sarebbe buona norma fare come dici tu, ce da dire anche però che non posso rifugiarmi sul "non capisco come parli" solo perchè magari ho l'impressione che non ne verrei fuori essendo il disquisire altrui "che non fa una piega".

Dai ditemi la verità state facendo la supercazzola.............:nunsacci:
 

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E poi trovi vagonate di pagine sulle bici full(enduro, no am, no è meglio l'ammo da 160 con il 140 non si riesce.......).......ma facciamoci un frontino scassato ed impariamo a stare in equilibrio..............:OOO:










Dai ditemi la verità state facendo la supercazzola.............:nunsacci:
ti quoto, con il frontino mi diverto davvero tanto senza contare quanto mi fà bene alla tecnica... 2 pecche però: 1 un salita su sterrati e mulattiere, 2 discesa scassata veloce.

ma andiamo OT, però è facile e leggera da postarsi in spalla per andare a cercare quel qualcosa in +
 

Oniriko77

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Certe cose si fanno anche perchè ci si può immortalare in una istantanea di sicuro effetto, tutti pronti con la macchina per l'inquadratura migliore, più spettacolare è meglio è, una sorta di esibizionismo vero e proprio.
E questo lo dico con certezza perchè uscite di cicloalpinismo ne ho fatte una decina quest'anno, ed era tanta la voglia di immortalarmi con un bell'autoscatto, per far sapere dove ero

perchè un conto fare una foto così anonima, un conto farla con il biker in sella, sicuramente di sicuro effetto !


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ed è un frontino 29"
 

trvdario

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Certe cose si fanno anche perchè ci si può immortalare in una istantanea di sicuro effetto, tutti pronti con la macchina per l'inquadratura migliore, più spettacolare è meglio è, una sorta di esibizionismo vero e proprio.
E questo lo dico con certezza perchè uscite di cicloalpinismo ne ho fatte una decina quest'anno, ed era tanta la voglia di immortalarmi con un bell'autoscatto, per far sapere dove ero

perchè un conto fare una foto così anonima, un conto farla con il biker in sella, sicuramente di sicuro effetto !

Di sicuro effetto io qui vedo solo il colore del telaio della bici.........:hahaha:

Scusa non ho resistito...........:mavadaviaiciapp:
 
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panzer division

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infatti nei miei calcoli calcolo l'incertezza della variabile. Non è che se una cosa è aleatoria non si può calcolare l'incidenza della aleatorità, e di conseguenza calcolare il rischio. Quello che non si può fare è eliminarlo. l'infdeterminismo dice questo, ma non mi aspetto tu lo sappia, visto il commento.

l'importante è avere alcune certezze.

sai il grande vecchio che butta le carte? (tua citazione)
alcuni dicono che le butta.
altri che non c'è alcun grande vecchio.

qualcuno invece dice che il grande vecchio le butta eccome, a caso... ma il fatto è che lui sa che carta uscirà, mentre tu, determinismo, indeterminismo,tacchini vari ecc, non lo saprai mai.

conosci le teorie di Greg Braden?
buona lettura.

ps: troppa wikipedia alle volte fa male....
 

Rockyluca

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la Rossa
Dai ditemi la verità state facendo la supercazzola.............:nunsacci:[/QUOTE]

.... prematurata con lo scappellamento a destra...

Non ci stiamo prendendo un pò troppo sul serio? Alla fine si tratta di un confronto di idee e pensieri su un argomento che trovo molto interessante. Il MIO pensiero è che un rischio NON è mai calcolato altrimenti non è un rischio. Ogni individuo pensa di sapere qual'è il proprio limite finchè non arriva il momento di verificarlo (nel caso della mtb la caduta). Può succedere anche di cadere facendo passaggi "semplici" fatti e rifatti in precedenza mille volte senza problemi. Quindi ,sempre secondo il MIO pensiero, "il limite" non è oggettivo (il passaggio da eseguire uguale per tutti) ma soggetivo (lo stato psicofisico, l'approccio mentale del momento in cui si rischia). Non entro nel caso specifico immortalato dalle foto all'inizio del topic e via via allargatosi a video spettacolari postati da molti users, vorrei rimanere nell'ambito più generale della discussione, che ricordo essere "dove finisce il divertimento? parliamone". Il divertimento finisce dove inizia la tragedia.... Ma finchè non è tragedia sarà sempre divertimento! Mi associo anch'io a coloro i quali ritengono la vita come un roulette: fintantochè la pallina che gira non si ferma nella tua casella ti va bene. E non intendo solo a se stessi ma anche al coinvolgimento delle persone in fatti tragici procurati dal nostro "prenderci dei rischi". Infatti trovo molto più devastante procurare danni agli altri che non a me stesso, in quanto IO sono libero di prendermi dei rischi ma non per questo devo coinvolgere nelle mie azioni gli altri che mi stanno intorno. Quindi sì a rischiare per divertirsi e sentirsi vivi. Finchè la pallina della roulette non si ferma nella mia casella...
 

Schpytzyo

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Oggi ho giocato un po con le foto ''non riuscite'', che non sono per pubblicare ..
Una foto 'panoramica' adatta per questo topic...
panorama1.jpg
 

ANDREA GAS 23

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Cmq mi pare chiaro che si tratta di una pratica estrema della MTB, dove si preferisce scendere saltellando e accarezzando un masso dopo l'altro, piuttosto che scegliere un bel single track filante e godersi un facile ma (per me almeno) appagante divertimento sicuramente più alla portata di tutti.

Come per la DH, il dirt ed altre discipline super tecniche, molti di noi saranno tagliati fuori perchè a volte anche molto allenamento o impegno può non bastare e se si rischia troppo e sempre... anche se va tutto bene la cosa ci pesa, ci stressa e non ci divertiamo...

Diverso è per chi è naturalmente portato ed ha anche un maggior sangue freddo...
 

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