Vediamo di chiarirci un po' le idee, se no continuiamo a parlare di aria fritta.Più che altro quello che mi meraviglia è di persone che seguono sportivi che prendono tutti quei soldi per uno sport dove il sacrificio è nullo rispetto agli altri
Il valore di un prodotto e di un servizio è quello che il mercato è disposto a pagare, e null'altro. L'impegno necessario, il pericolo o l'utilità sociale non hanno alcun ruolo nella determinazione di quanto una prestazione viene pagata, ma solo la domanda e l'offerta. Così è, ci piaccia o no, visto anche che dove gli sportivi professionisti sono pagati come un operaio stranamente espatriano appena possono (vedi giocatori di baseball cubani).
Non diciamo fesserie. Il doping viene citato quando ci sono notizie in tal senso, se ci sono furti la colpa non è di chi lo dice, ma di chi ruba. Che tra i clienti di Fuentes ci fossero tennisti e calciatori è comunque tutto da dimostrare: alcune federazioni ciclistiche (prima tra tutte quella italiana) hanno voluto vederci chiaro, se altri sport hanno messo la testa sotto la sabbia peggio per loro, ripeto, non è accusando anche altri di essere dei ladri che il furto commesso in prima persona cessa di essere un reato.Ipotesi surreale ma di sicuro al 100% un bel riferimento al doping lo mettono (con 1 minuto dedicato a cunego e 5 al dottor fuentes, anche riferito ai casi di 5 anni fa se non hanno notizie recenti, dimenticandosi naturalmente che erano implicati anche calciatori e tennisti oltre ad altri sportivi)
No, per uno come Squinzi è controproducente pagare dei professionisti per far vedere il marchio della sua azienda e vederselo sputtanato. In qualsiasi altro settore lavorativo chi venisse beccato a danneggiare l'azienda per la quale lavora ha chiuso, perfino nella malavita funziona così. Nel ciclismo no, dopo che ti hanno beccato pieno di EPO non solo a squalifica finita trovi di nuovo un contratto, ma ti fai venire un blocco renale perchè ti reinfondi delle sacche di sangue. Viene da pensare...Se smettono di doparsi comunque non ne parlerebbero i giornali quindi per uno investire sul ciclismo è solo controproducente (vedi Squinzi).
Petacchi quando si è dopato è andato sui TG proprio perchè era Petacchi, lo sprinter più famoso, così come il polverone su Pantani avvenne proprio perchè era il ciclista più famoso d'Italia, conosciuto da tutti: nello stesso periodo dell' ematocrito di Madonna di Campiglio c'era Casagrande sotto squalifica, ma chi lo conosceva fuori dall' ambiente?A me sta bene se parlano di doping ma devono parlare anche delle corse (in un tg nazionale del tipo tg1, tg5 etc non ho mai visto un servizio dedicato al ciclismo pedalato, solo doping). Quando Petacchi venne beccato è diventato famoso in tutta Italia ma quando vince le corse non ne parla nessuno (riporto Petacchi perchè è l'esempio più recente che mi viene in mente)
Così come è perfettamente normale che ad un tg nazionale di Petacchi si parli se vince qualcosa di rilevante per il grande pubblico, come un mondiale o una grande classica, non certo una tappa al giro di Turchia...