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doping!!!!!!!!!

CYBRIDO

Biker tremendus
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VICENZA
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non va bene estremizzare entrambe le posizioni, sia quella in cui tutti sono dopati, sia quella che non ci sono dopati ma vanno solo forte perchè si sono allenati bene.
lo sappiamo benissimo che ci sono i dopati (e non sono pochi visto il giro d'affari che muovono) e da qualche parte andranno pur a gareggiare, o si dopano per farsi un giro in solitaria ?
tuttavia concordo con te che estremizzare affermando che il vincitore ha fatto un tempo stratosferico perchè era dopato non è giusto. almeno finchè non vengono beccati ufficialmente.
tuttavia vorrei sottolineare che spesso si identifica il doping con la vittoria, cosa quanto mai sbagliata. molti dopati non arrivano neanche tra i primi 10 e questo proprio per quello che dicevi tu, ovvero se uno è un campione il doping lo aiuta nella giornata storta ma resta un campione. il brocco anche se dopato e nella sua giornata migliore resta sempre un brocco.
alcuni nomi apparsi nei post precedenti, infatti, non avevano un buon feeling con la parola vittoria, facevano solo piazzamenti......
 

teora

Biker poeticus
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Doping. Vania Rossi «non positiva» alle controanalisi!

Vania Rossi, compagna di Riccardo Riccò e campionessa azzurra di ciclocross positiva all'epo di ultima generazione Cera in un controllo del 10 gennaio scorso, è risultata invece «non positiva» alle controanalisi. Si tratta del primo caso del genere da quando è stato creato il nuovo laboratorio del Coni. Nel campione B delle urine dell'atleta infatti «non sono stati rinvenuti i livelli minimi di Cera» spiega il comitato olimpico italiano «indispensabili a soddisfare i criteri dell'agenzia mondiale antidoping Wada».
Sia il primo test sia il secondo, come da procedura, sono stati validati e confermati dal laboratorio di Parigi Chatenay-Malabry che ha ideato il metodo per individuare l'epo e il Cera. Riccardo Riccò, fino a due anni fa
grande speranza del ciclismo italiano, ha appena finito di scontare una lunga squalifica per essere stato trovato positivo proprio al Cera al Tour de France 2008.
 

jackpg

Biker tremendus
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E adesso si rafforza ancor di più la mia idea....
Vania stava allattando..non si sarebbe dopata se persona ragionevole...
Ma esistono altri modi per venire a contatto con sostanze dopanti e di più non aggiungo...
 

xtrncpb

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Calma.
Non è affatto sicuro che Vania Rossi non abbia fatto uso di CERA.
La spiegazione è qui: http://www.gazzetta.it/Ciclismo/02-04-2010/caso-rossi-controanalisi-603514906622.shtml

Riporto lo stralcio significativo.

"VICENDA NON CHIUSA" — Il capo della procura antidoping del Coni, Ettore Torri, ha spiegato di essere intenzionato a "esaminare nei prossimi giorni il caso, anche con l'ausilio di propri esperti, per una valutazione completa ed eventuali provvedimenti". Il direttore del laboratorio antidoping di Roma, Francesco Botrè, ha invece approfondito la questione dal punto di vista tecnico-scientifico: "Prima non lo sapevamo, ora sì e per questo abbiamo subito informato la Wada di una novità che ha evidenti connotati scientifici: nelle urine il Cera si degrada prima che nel sangue". E' stato Botrè ad avere riscontrato livelli di cera "significativi" nel campione A delle urine del test del 10 gennaio scorso ed è stato ancora lui a trovarsi di fronte in questi giorni una inattesa "non positività" in sede di controanalisi (tra l'altro è la prima volta che accade da quando è stato istituito il nuovo laboratorio antidoping). "Ma questo - spiega Botrè - non significa che nel campione B, quello analizzato in questi giorni, il Cera non ci fosse, anzi. Solo che non è sufficiente a soddisfare i parametri minimi richiesti dall'agenzia mondiale".
È stato effettuato, d'intesa con la difesa dell'atleta, anche un ulteriore test, "ma nel relativo gel si è evidenziato un segnale seppur debole nella zona del Cera. Tutto questo indica un processo di degradazione del Cera in urina che, essendo risultato più rapido rispetto ad altri campioni positivi per la stessa sostanza, riduce l'intensità del segnale". Il laboratorio di Roma finora è stato l'unico al mondo a trovare il Cera nelle urine e nessuno aveva valutato i tempi di deterioramento nei campioni non ematici. "Infatti oggi la Wada mi ha ringraziato per l'immediato allerta, la vicenda verrà inserita nella casistica internazionale perché episodi di questo genere non si ripetano".
 

teora

Biker poeticus
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non per giustificare chi si dopa, ma mi viene da dire che quando uno viene beccato, tutti pronti a crocefiggerlo immediatamente, adesso che che le contro analisi potrebbe scagionarlo, si parla di caso non chiuso, ecc.
se andando avanti con gli esami, questi confermerebbero la NON positività, chi risarcirebbe dei danni morali, l'atleta??
 

xtrncpb

Biker imperialis
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Danni morali ??
Se vieni scagionato, ci penseranno i media (gli stessi che prima ti condannano senza alcuna controprova) a enfatizzare la cosa, facendo immediato "dietro-front" sul caso.

Vi ricordate cosa avvenne il 6 Settembre 1997 ??
Si correva ad Annecy (F) l'ultima prova di World Cup XC.
A seguito di un prelievo in quella gara, Paola Pezzo venne trovata positiva al Nandrolone (notifica all'atleta e ai mass-media in data 29 Ottobre 1997).
Le controanalisi del 3 Gennaio 1998 diedero responso negativo, e il caso venne archiviato come "errore di laboratorio".
Il medesimo laboratorio, nello stesso periodo, effettuò un controllo anche sul calciatore milanista Dugarry, che risultò positivo alla stessa sostanza.
Ma anche per lui le controanalisi furono negative.
Può darsi che il laboratorio commise errori e malversazioni, basta veramente un niente per alterare i risultati di un esame.
Ma questo ci dice che le prove certe, anche quelle che sembrano incrollabili e solari, in realtà non lo sono affatto.
 

KR 1983

Biker superioris
Secondo me l'uso del doping è più forte tra i professionisti...Il problema può essere anche che il ''doping'' sia più avanti dell ''antidoping'' nel senso che ci sono sicuramente sostanze doppanti che ancora l'antidoping non riesce a verificare...
Su questo argomento,cioè doping,avevo letto un bel articolo tempo fa,su le Scienze del giugno 2008 mi sembra... riporto:-
Il dilemma del doping
La teoria dei giochi aiuta a capire perché l'uso di sostanze proibite è molto diffuso nel ciclismo, nel baseball e in molti altri sport. Di Michael Shermer
IL SOMMARIO




Negli ultimi anni, in un numero preoccupante di sport (baseball, football americano, atletica e, soprattutto, ciclismo) si sono avuti scandali legati al doping. Nella lunga lista di sostanze vietate ai ciclisti, la più efficace è l'eritropoietina ricombinante (r-EPO), un ormone artificiale che stimola la produzione di globuli rossi, aumentando la quantità di ossigeno disponibile ai muscoli. La teoria dei giochi, usata per analizzare i comportamenti economici, spiega perché per un ciclista professionista fare uso di doping è una scelta razionale: le sostanze dopanti sono molto efficaci e sono difficili o impossibili da rilevare; il successo è più facilmente raggiungibile; infine, se tutti i corridori si dopano, diventa difficile per un ciclista «pulito» restare competitivo, con il rischio di essere espulso dalla squadra.L'analisi del ciclismo effettuata con la teoria dei giochi si può estendere facilmente ad altri sport. Le matrici del gioco risultanti indicano in maniera quantitativa come gli enti di controllo possono ripulire i rispettivi sport nel modo più efficace.
 

iaco70

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le contro analisi non la scagionano affatto tanto che la Cera è stata riscontrata anche nel secondo campione ma ad un livello tale da non potersi dichiarare "positivo".
DA qui la "NON positività" che non significa affatto "negativo".
A riprova, sulla Gazzetta di oggi si riportava che il procedimento non è stato archiviato andrà comunque avanti e potrebbe comunque essere richiesta la squalifica dell'atleta.
 

teora

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io xtr penso che i media ne parleranno della sua non positività alle controanalisi, ma mai in egual modo di quando vieni accusato di essere positivo.
 

xtrncpb

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Si, sono d'accordo con te.
La notizia più eclatante è certamente quella dell'atleta catturato dalla rete antidoping.
Però tutto dipende dalla grandezza dell'atleta.
Se beccano positivo un atleta di second'ordine, stai pur sicuro che i media diffonderanno la notizia con grande eco.
Ma se l'atleta dovesse poi essere scagionato, i media glisserebbero (o quasi)
Se invece l'atleta in questione fosse conosciuto (e Paola Pezzo, nel 1997, aveva già vinto i Mondiali XC nel 1993, gli Europei nel 1994 e 1996, l'Olimpiade di Atlanta nel 1996, i Mondiali XC e la World Cup del 1997 ), i media darebbero uguale risalto alla sua positività quanto alla eventuale negatività dei controlli.
 

seagate

Biker urlandum
..forse si stanno tirando conclusioni affrettate.....se rileggete bene nel comunicato di Botrè lui stesso spiega che nel campione B il quantitativo di cera è calato sotto la soglia minima... "Solo che non è sufficiente a soddisfare i parametri minimi richiesti dall'agenzia mondiale". vi era prima ed vi è ancora presenza di CERA.

...."Tutto questo indica un processo di degradazione del Cera in urina che, essendo risultato più rapido rispetto ad altri campioni positivi per la stessa sostanza, riduce l'intensità del segnale". Il laboratorio di Roma finora è stato l'unico al mondo a trovare il Cera nelle urine e nessuno aveva valutato i tempi di deterioramento nei campioni non ematici. "Infatti oggi la Wada mi ha ringraziato per l'immediato allerta, la vicenda verrà inserita nella casistica internazionale perché episodi di questo genere non si ripetano".


Se la fa franca è per un cavillo burocratico......comunque le controanalisi vanno fatte subito, non aspettare tempo....speriamo in futuro si diano una mossa....a meno che tutto questo faccia dei favori a qualcuno.....
 

teora

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è ovvio che se si vuole trovare qualcosa per forza alla fine la trovano, ma se le prime analisi fossero state con i livelli trovate nelle seconde?????? sarebbe stata fermata ugualmente??????
vania rossi, moglie di riccò, gia squalificato, con un fratello proff, o questa è scema ad usare CERA, oppure ci può essere qualcosa sotto?????
 

teora

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La notizia era già trapelata nelle prime ore della mattinata di oggi, infatti ieri, 1 aprile, le analisi del campione B, comunemente chiamate controanalisi, di Vania Rossi, positiva al controllo del 30 gennaio, sono risultate negative. I tecnici, per scongiurare errori, hanno quindi deciso di ripetere il test nella mattinata di oggi e, anche questa seconda verifica sul secondo campione, ha dato esito negativo.

Vania Rossi viene quindi pienamente riabilitata, però occorre fare piena chiarezza su questa vicenda che presenta molti punti oscuri. Il primo dei quali è la non corrispondenza tra il primo e il secondo campione di urina, caso mai avvenuto prima e inspiegabile secondo le tradizionali procedure.

In queste ore c'è già chi grida al complotto che, con tutta probabilità, dovrà essere accertato dalla magistratura ordinaria, dal momento che Vania Rossi sembra intenzionata a procedere a querela contro ignoti. Sono decisamente strane anche le tempistiche delle controanalisi, solitamente vengono effettuate nella settimana successiva a quella della positività, in questo caso, sono state effettuate due mesi dopo.

Come hanno fatto i due campioni a dare risultati diversi ?

Per quale motivo, le controanalisi sono state effettuate due mesi dopo la data della positività ?

C'era forse l'interesse da parte di qualcuno di non effettuare le contronalisi prima che venissero comunicate le squadre invitate al Giro d'Italia ?
 

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La Lampre nella bufera. È quanto emerge dall'inchiesta che la Procura di Mantova, guidata da Antonino Condorelli, sta portando avanti da quasi due anni. Un'indagine legata all'attività di Guido Nigrelli, 55 anni, titolare della farmacia "Maria Assunta" a Mariana Mantovana. Trapela che tra i coinvolti ci sono atleti, dirigenti, tecnici e medici della società blu-fucsia. Spiccano i nomi del team manager Giuseppe Saronni e dei direttori sportivi Maurizio Piovani e Fabrizio Bontempi. Tra i corridori, Alessandro Ballan (iridato a Varese 2008), Damiano Cunego, Francesco Gavazzi, Mauro Santambrogio e altri nove che vestono, o hanno vestito, questa maglia: Ballan e Santambrogio oggi sono alla statunitense BMC. Per loro è ipotizzata la violazione dell'articolo 9 (uso o detenzione di sostanze proibite) della legge antidoping 376/2000.
Per i dottori Carlo Guardascione e Andrea Andreazzoli, invece, gli articoli 477 e 482 del codice penale (falsità materiale commessa da pubblico ufficiale, o da privato, in certificati o autorizzazioni).

In totale gli indagati sono 35 e non 54 come era sembrato all'inizio. A loro è stato notificato un avviso di rischiesta di proroga delle indagini preliminari. Che cosa significa? Che il pubblico ministero ha chiesto al gip, il giudice delle indagini preliminari, un ulteriore lasso di tempo (in genere sei mesi) per completare indagini, che si presentano particolarmente colmplesse. Ma se c'è una proroga, vuol dire che c'è stato anche un inizio, cioè che tempo fa queste persone sono state informate di un avvio dell'inchiesta? No, non sempre il cittadino è informato di essere al centro di un'indagine.

Il periodo sotto la lente di ingrandimento degli investigatori va dal 1° gennaio 2008 al 31 luglio 2009, ma l'inchiesta parte da più lontano. Parte dai Carabinieri dei Nas di Brescia, che studiavano alcuni movimenti sospetti, non solo legati al ciclismo agonistico, ma anche a personaggi di altri sport, relativi in particolare al traffico di sostanze dopanti.

Anche il dottor Nigrelli non è per la prima volta al centro dell'attenzione. Già il 1° giugno 1999 una perquisizione dei Nas nella sua farmacia, partita dalla segnalazione di un ciclista dilettante che lo indicava come fornitore di Epo, aveva prodotto risultati eclatanti. Allora vennero sequestrati flaconi di Emagel (un diluente del sangue) ma anche una carta intestata al «Servizio di Immunoematologia e trasfusionale del Presidio Ospedaliero di Mantova» (Gloria Guastalla, ai tempi moglie di Nigrelli, lavorava lì) con appunti e posologie manoscritti riportanti una serie di traattamenti dopanti con ormoni vari (Gonadotrofeen, Andriol, Synachten, Testoviron...).

da La Gazzetta dello Sport
a firma di Claudio Ghisalberti
 

xtrncpb

Biker imperialis
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Porkodiaz !!! Che botta se fosse vero !!!

Sempre su www.gazzetta.it, la replica di Saronni:

SARONNI — "Nessuno del nostro gruppo sportivo si è comportato in modo scorretto", dichiara perentorio Giuseppe Saronni, team manager della Lampre-Farnese. "Nigrelli non è mai stato nostro dipendente. La Lampre paga Sergio Gelati come preparatore atletico. Su lui metto la mano sul fuoco". Gelati non è nella lista di 35 nomi che è affiorata.
 

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