doping!!!!!!!!!

sembola

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Non ho messo "suscettibile" tra virgolette!
Quindi parliamo solo di rispetto della legge.
La civiltà e l'educazione la dovevano dare gli "altri", io sono stato educato e civile.
Problemi personali?
Conosco solo i casi vari menzionati in queste 200 e fischia pagine, non conosco nessuno personalmente.
Potrebbe essere Anderlini come Maccanti od altri, il topic parla di Doping con nessi e connessi.
Smascherare i "bugiardi" fa anche questo parte del bagaglio doping, non facciamo i falsi Debunkers (non è una parolaccia).

Ripeto quanto ho già scritto in modo differente: se ci si esprime in maniera rispondente al regolamento del Forum si può parlare di tutto. Per cui è sufficiente essere coerenti all'argomento del topic, usare la normale educazione ed ovviamente evitare i flame.
 

xtrncpb

Biker imperialis
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Esattamente.
Per poter responsabilizzare il presidente è necessario realizzare un "casellario" consultabile, ma ho il sospetto che non sia una cosa semplicissima a livello tecnico: a meno che sia già tutto informatizzato (e ne dubito) si dovrebbero recuperare tutti i documenti di squalifica e riportarli in un database, curando la certa identificazione (per evitare le omonimie) ed un sacco di altre problematiche.

Se conosco i miei polli, verrà seguita quella che è ormai la prassi italica: nessun controllo sulle autocertificazioni ed interventi solo a posteriori...
Esatto. o-o
Come chiudere la stalla quando i buoi sono ormai scappati...

...
Secondo me... finirà tutto a "tarallucci e vino", con la FCI e gli altri Enti che "non si accorgeranno" di alcune cosucce... :arrabbiat:
Tant'è che hanno già trovato il capro espiatorio, indicando il Presidente della società come responsabile legale dei tesseramenti degli atleti da lui avallati.
Come a dire... Io non c'ero, e se c'ero dormivo. :ronf: La colpa è del Presidente... :rosik:
Altro nesso con la stalla e i buoi. :il-saggi:
 

sembola

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Esatto. o-o
Come chiudere la stalla quando i buoi sono ormai scappati...
Sì e no.

Concordo con te che sarebbe più efficiente un sistema che fosse in grado di negare la tessera a priori rispetto ad uno che dovesse sanzionare con il ritiro a posteriori. Però il fatto di far firmare una carta di cui un domani potresti dover rispondere è comunque un bel passo in avanti; senza contare che ci sono casi in cui anche in mancanza di un database il presidente non può certo defilarsi...

Mi permetto poi di aggiungere una considerazione. L'esclusione dei dopati dal mondo amatoriale è a mio parere un bene, ma non può essere solo una foglia di fico. Una cosa è smontare il paraprofessionismo chimico facendo i controlli antidoping, un'altra è sciaquarsi la bocca con qualche decina di capri espiatori e lasciare tutto come prima.

Insomma, non vorrei che fosse una di quelle retate che la Buoncostume faceva per farsi belli agli occhi del questore e del vescovo...;-)
 

cavernicolo

Biker novus
7/12/07
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Ripeto quanto ho già scritto in modo differente: se ci si esprime in maniera rispondente al regolamento del Forum si può parlare di tutto. Per cui è sufficiente essere coerenti all'argomento del topic, usare la normale educazione ed ovviamente evitare i flame.


Si appunto evitare flame (Un flame può avere elementi di un messaggio normale, ma si distingue per il suo intento: non è generalmente concepito per essere costruttivo, o per chiarire meglio una discussione, o persuadere le altre persone, ma solo per provocare la loro reazione) e qui chiudo.

Non voglio fare una disanima delle più di 200 pagine, ma ho letto tutto e di più, compreso le tue risposte.
Mi sembra di essere stato coerente con il doping e con le sue sfaccettature, tenendo l'asticella sempre bassa e in linea con la discussione iniziata nel lontano 2007.

Se uno non è educato in questo momento sei tu che mi paragoni ad un Troll (prima volta che mi succede in tanti anni di forum e di blog vari anche da moderatore), ricordati che il numero totale dei post dice poco o nulla.
Ti ringrazio dell'impegno profuso in questo forum per gestire le varie discussioni delicate come questa, indi per cui se non ci saranno "buone nuove" con altri dopati o altre storie da raccontare io mi metto in standby.
Il doping è una piaga chi lo usa rovina "tutti noi".
 

sembola

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Si appunto evitare flame (Un flame può avere elementi di un messaggio normale, ma si distingue per il suo intento: non è generalmente concepito per essere costruttivo, o per chiarire meglio una discussione, o persuadere le altre persone, ma solo per provocare la loro reazione) e qui chiudo.

Non voglio fare una disanima delle più di 200 pagine, ma ho letto tutto e di più, compreso le tue risposte.
Mi sembra di essere stato coerente con il doping e con le sue sfaccettature, tenendo l'asticella sempre bassa e in linea con la discussione iniziata nel lontano 2007.

Se uno non è educato in questo momento sei tu che mi paragoni ad un Troll (prima volta che mi succede in tanti anni di forum e di blog vari anche da moderatore), ricordati che il numero totale dei post dice poco o nulla.
Ti ringrazio dell'impegno profuso in questo forum per gestire le varie discussioni delicate come questa, indi per cui se non ci saranno "buone nuove" con altri dopati o altre storie da raccontare io mi metto in standby.
Il doping è una piaga chi lo usa rovina "tutti noi".

:nunsacci:
Ho come l'impressione che tu abbia percepito un intento censorio. Se è questo il caso, chiarisco che non ce n'è alcuna intenzione, così come non ho dato del troll a nessuno e meno che mai ho fatto valutazioni basate sul numero dei messaggi. Ho semplicemente fatto presente che la "suscettibilità" di qualcuno non può essere un impedimento alla discussione, purchè appunto la discussione risponda a banali e chiari criteri. Tutto qua:prost:
 

xtrncpb

Biker imperialis
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Oggi sul blog Pane e Gazzetta, curato da Marco Pastonesi, è stato pubblicato questo divertente articolo... ed è tutto vero, badate bene...

Doping: i cacciatori di balle

Antidoping. E se poi si viene beccati, l’importante è negare, e inventarsi una buona scusa.

La scusa più macabra è di Tyler Hamilton. Ciclismo. Nel 2004 lo statunitense, prima gregario e poi avversario di Lance Armstrong, dice che le cellule di sangue dopato inspiegabilmente trovate nel suo corpo sono da ricondurre a un fratello gemello morto prima della nascita.

La scusa più pulita – la pulizia è un concetto relativo, qui soprattutto – è di Dieter Baumann. Atletica. Il tedesco, vincitore dei 5000 metri all’Olimpiade del 1992, spiega che le tracce di nandrolone siano da attribuire a un tubetto di dentifricio.

La scusa più musicale, almeno per il cognome, e anche la più pungente, per l’accaduto, è di Santos Mozart. Calcio. Il brasiliano dichiara che la sostanza proibita rinvenuta nell’urina deriva da una crema applicata sulla pelle della figlioletta di tre anni, dopo una puntura di insetto.

La scusa più letteraria è di Mario De Clercq. Ciclocross. Agli inquirenti che hanno scoperto due suoi diari con la descrizione degli allenamenti e l’elenco delle sostanze illecite assunte, racconta che si tratta di un suo romanzo di fantasia.

La scusa più frequente riguarda l’alimentazione. Salvatore Monaco e Cristian Bucchi, calciatori, attribuiscono la colpa alla carne di cinghiale. Chiamato in causa, purtroppo il cinghiale non può più testimoniare. Alberto Contador, corridore spagnolo, lamenta una bistecca al clenbuterolo, e mette in crisi l’intero mondo degli allevamenti dei Paesi Baschi. Lenny Paul, bobbista britannico, accusa il macinato di vitello, e anche di nandrolone, usato per un ragù alla bolognese, anche in questo caso con il vitello in contumacia. Astrid Strauss, nuotatrice tedesca, se la prende con un cestino di fragole – se l’è mangiato tutto, cestino escluso – contenenti non solo tracce di vitamine C e A, ma anche testosterone in dosi industriali.

C’è chi scarica la colpa su una zia, come il corridore Gilberto Simoni: caramelle del Perù alla cocaina. C’è chi non risparmia la mamma malata, come Edita Rumsas, moglie del corridore lituano Raimondas Rumsas: nella macchina non c’è solo l’Arbre Magique, ma anche la magica epo. C’è chi accusa, come al solito, la suocera, come lo sciatore austriaco Christian Henn: l’alto valore di testosterone dipende dalla tisana alle erbe consigliata proprio dalla suocera per aumentare la capacità riproduttiva del genero. E chi si accanisce perfino sul cane, come il corridore belga Frank Vandenbroucke: quei medicinali proibiti non sono per sé, ma per il suo cane afflitto da asma.

Doping vegetariano, come quello sostenuto dal velocista inglese Linford Christie: giura che il nandrolone evidenziato nell’antidoping dipende dal consumo di avocado, ma i giudici vogliono saperne di più, e scoprono che Christie avrebbe dovuto mangiarne circa una tonnellata. Doping alcolico, come quello denunciato dal corridore americano Floyd Landis: birra e whisky per una notte ad alta gradazione prima dell’impresa di Morzine, anche se poi tratta di testosterone sintetico. Doping cosmetico, come quello del calciatore portoghese Fernando Couto, che parla di uno shampoo non alla mela verde, e neanche al tè verde, ma al nandrolone. Doping festoso, come quello del velocista americano Denis Mitchell, che parla di eccessi di birra (cinque lattine) ed eccessi di sesso (numerosi rapporti consecutivi con la moglie) per giustificare l’eccesso di testosterone. Doping erotico, come quello proposto dal calciatore romeno Adrian Mutu: la cocaina gli serve per migliorare le prestazioni sessuali. Doping ballerino quello del corridore tedesco Jan Ullrich: l’amfetamina gli è stata passata in una discoteca.
 
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Velocity

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Secondo voi una persona di mezza eta' senza passato sportivo o quasi e che lavora 10h al giorno(tanto per capire quanto tempo puo' dedicare agli allenamenti e al resto), puo' nel giro di tre anni correre maratone o addirittura fare Iron man (anche se con risultati ovviamente scarsi) naturalmente?
 

iaco70

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Secondo voi una persona di mezza eta' senza passato sportivo o quasi e che lavora 10h al giorno(tanto per capire quanto tempo puo' dedicare agli allenamenti e al resto), puo' nel giro di tre anni correre maratone o addirittura fare Iron man (anche se con risultati ovviamente scarsi) naturalmente?

si, a fare la maratona in 4 ore ci si riesce con pochi mesi di allenamento.
A fare l'Iron man per me bisogna essere "bacati nella testa", quindi se uno lo è e si dà tre anni di tempo per prepararsi... credo sia fattibile.
E comunque anche a lavorare 10 ore al giorno (cosa abbastanza comune se uno non è un dipendente pubblico) il tempo per allenarsi almeno un'ora al giorno lo si trova, infondo restano altre 14 ore nella giornata.
 

aaron.strandberg

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si, a fare la maratona in 4 ore ci si riesce con pochi mesi di allenamento.
A fare l'Iron man per me bisogna essere "bacati nella testa", quindi se uno lo è e si dà tre anni di tempo per prepararsi... credo sia fattibile.
E comunque anche a lavorare 10 ore al giorno (cosa abbastanza comune se uno non è un dipendente pubblico) il tempo per allenarsi almeno un'ora al giorno lo si trova, infondo restano altre 14 ore nella giornata.

Sì ma cerchiamo di non vendere per oro tutto ciò che luccica. Parliamoci chiaro: con un'ora di allenamento, seppur giornaliero, l'Iron Man non la fai...
 

Velocity

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Infatti, ma anche correre una maratona allenandosi un ora al giorno (tenendo conto che poi devi correrne 4) mi sembra quasi impossibile.Avete mai provato a correre/camminare piu di 20km? Se non sei supepreparato e in perfetta forma diventa un calvario, figuriamoci 42km...Se controllassero capillarmente gli amatori le gare sarebbero semivuote Imho....
 
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Sì ma cerchiamo di non vendere per oro tutto ciò che luccica. Parliamoci chiaro: con un'ora di allenamento, seppur giornaliero, l'Iron Man non la fai...

beh, ti restano sempre sabato e domenica dove fare il lungo in bici.
3 anni di allenamento finalizzati ad una gara son tanti. Se punti a finire la gara in 13-14 con costanza e determinazione... magari si può.
certo io non mi ci metto neppure. Avevo provato ad allenarmi per la maratona, ma correre già più di un'ora mi annoiava... figuriamoci pensare di farlo dopo 180km e diverse ore di bici!
Mi manca la determinazione e la costanza :smile:
 

CYBRIDO

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Secondo voi una persona di mezza eta' senza passato sportivo o quasi e che lavora 10h al giorno(tanto per capire quanto tempo puo' dedicare agli allenamenti e al resto), puo' nel giro di tre anni correre maratone o addirittura fare Iron man (anche se con risultati ovviamente scarsi) naturalmente?


a parte che non capisco perché fai questa domanda nella sezione doping, volere e potere !!!

con le altre 14 ore a disposizione 2-3 ore al giorno, se vuoi, le trovi x allenarti. dipende quanto sei determinato e quanta voglia hai di togliere tempo e attenzione alla famiglia, al sonno, agli altri hobby, al divano, etc.

detto questo, dipende molto dall'allenamento, ma dipende molto anche da madre natura; io ho molti amici che fanno mezze maratone e maratone intere e ti posso garantire che dopo i 40, infortuni e infiammazioni varie ai tendini, caviglie, ginocchia sono all'ordine del giorno. se il tuo fisico non è predisposto, anche una semplice infiammazione al tendine d'achille ti può fermare per 1 mese o più.

l'Ironman è durissimo, ma il 70.3 con una buona programmazione e senza guardare l'orologio lo si può fare.

p.s. la corsa e andare in bici viene molto naturale, ma se nel tuo passato non hai mai nuotato o non hai mai imparato a nuotare, allora si che la vedo dura.
 

sembola

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Infatti, ma anche correre una maratona allenandosi un ora al giorno (tenendo conto che poi devi correrne 4) mi sembra quasi impossibile.Avete mai provato a correre/camminare piu di 20km? Se non sei supepreparato e in perfetta forma diventa un calvario, figuriamoci 42km...Se controllassero capillarmente gli amatori le gare sarebbero semivuote Imho....

Su questo credo che ti sbagli.
A quanto mi risulta (ma puoi verificare da te cercando in rete) la preparazione di una maratona con l'intento di finirla prevede non più di una decina di km al giorno (e non tutti i giorni) salvo un "lungo" una volta a settimana.
 

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Su questo credo che ti sbagli.
A quanto mi risulta (ma puoi verificare da te cercando in rete) la preparazione di una maratona con l'intento di finirla prevede non più di una decina di km al giorno (e non tutti i giorni) salvo un "lungo" una volta a settimana.
Vero.
Un mio amico, che correva fino a una decina di anni fa (personale sulla maratona 2.43, quindi uno che "viaggiava" benino), si allenava tutti i giorni (acqua, neve, gelo, sole, vento... non c'era meteo che lo fermasse) alternando distanze comprese tra 5 e 10 km, mentre nel weekend correva la mezza maratona.
Ogni due settimane si concedeva un giorno di riposo.
 

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