... bel giro, in effetti, col primo tratto su asfalto per scaldare i motori, poi sterrato e prati, su cui, però era piuttosto difficile pedalare, sia per la pendenza che per l'altitudine ... non me lo ricordavo quanto si faticasse a 2000 metri
In più tra sassi e buche scavate dalle talpe riuscire a rimanere in equilibrio in bici era un'imoresa, quindi, l'ultimo tratto ce lo siamo fatto a fette, chi più chi meno. Non prima di aver spezzato la
catena, un evento da guiness dei primati, visto che era nuova, ci avevo fatto soltanto 37 km a vp. Il buon Aleandro, memore della doppia foratura di Percile, appena m'ha sentito intonare la litania che ci era costata un rimprovero ... dall'alto
... mi fa "tranquillo, France, nun c'è problema, mettiamo la falsa maglia e via". Effettivamente la riparazione volante è stata eseguita a regola d'arte, anche perchè Aleandro ha declinato ogni offerta d'aiuto da parte mia
Grazie Aleà o-o
Arrivati in cima, praticamente da strizzare
... geppo ce fa "adesso c'è una discesa ignorantella", conoscendo il suo metro di giudizio, le condizioni del mio polso e la poca dimestichezza col giocattolo nuovo, me so mentalmente fatto il segno della croce. Invece, devo dire che la vileda fa il suo sporco lavoro e lo fa bene, pur con forca ed ammo ancora da rodare, scende tranquilla e si fa guidare, mentre con gli steli da 32 ed il mio dolce peso, al massimo riuscivo a scegliere la direzione
Finita la discesa "ignorantella" a vista è iniziato il tratto nel bosco, quello molto duro che andando al rifugio Sebastiani facciamo in salita (averlo fatto tutto in bici è stata la mia più grande soddisfazione in mtb). La discesa è molto veloce, date le pendenze che arrivano al 20% e su pietraia farcita qui e la da massi da denuncia penale
Anche qui, il margine della vileda è sicuramente più elevato ... si potrebbe sfruttare per godersi la discesa in sicurezza, o correre gli stessi rischi scendendo più veloci ... la seconda che ho detto, manco a dillo
... ma mi sono divertito moltoooooooooooo, pur avendo derapato più di una volta al limite del ciglio del sentiero e di qualche albero
. Finita la discesa mi è venuto in mente che quella discesa presa a cannone è "impropriamente"
utilizzata in salita da altri bikers e da tranquilli, pedestri, amanti della montagna e mi è preso un colpo
Nella salita finale, ho provato ad abbassare la forca a 100, giusto per curiosità, invece, il risultato è stato entusiasmante, nonostante la solita pietraia su cui fai due pedalate in avanti e torni indietro di una, la bici saliva tranquilla, potendo pedalare seduto, quindi con tutto il peso sulla ruota posteriore, senza che l'anteriore tendesse minimamente a sollevarsi!!!
Per finire, il consueto ringraziamento ai compagni d'avventura che tra risate e cacchiate varie ti fanno dimenticare la fatica e godere di giornate come queste o-o
Una nota di merito ad Alex che si è sciroppata il giro, anche in discesa, lamentandosi q.b.
, nonostante lo scarso allenamento ed una settimana moltoooooooo stressante.
P.S. ho appena scaricato il giro, ed alla fine, proprio banale non è stato ... 28,51 km con 764 mt di dislivello.
P.S.2 Guardando la velocità registrata sulla discesa finale su asfalto, ho superato anch'io i 60 km/h, benchè mi sembrasse di essere praticamente fermo ... bohhhhhh