In 1 parola... SURREALE
Personalmente Vi posso testimoniare che passato il primo scollinamento a
1900 mt. il paesaggio era surreale: io non ho mai visto nevicare in quel
modo nemmeno in pieno inverno. Iniziata la discesa i fiocchi di neve
avevano l'effetto di coltellate sul viso e sulle gambe scoperte; piano
piano i piedi inzuppati iniziavano a non sentirsi più, pedalavo ma non
sapevo con cosa... terribile.
Durante la discesa la bici iniziava a prendere velocità da sola... eppure
io frenavo... ma con cosa frenavo? Le mani erano pezzi di ghiaccio... un
male così non l'avevo mai provato; ok, decido quindi di fermarmi e
togliere i guanti inzuppati, ma le mani non rispondevano... uso la bocca,
inavvertitamente mi mordo un dito... lo so non perchè ho sentito male, ma
solo perchè ho sentito la consistenza sotto i denti... e qui ho iniziato ad
avere paura:avevo perso la sensibilità delle mani.
Inizia una affannosa ricerca di riscaldarle, uso il mio fiato che
fortunatamente mi permette di recuperare un minimo di funzionalità... ma la
discesa era ancora lunga, mi trovavo nel bosco e non c'era nessuno... a
parte quelli che incontravo fermi nella ricerca di riscaldarsi le mani
doloranti... c'erano ragazzi/e ferme in lacrime, tremanti come foglie.
Proseguivo nella sola speranza di trovare un luogo dove potermi riscaldare
... confesso che in quel momento il Prestigo era l'ultimo dei miei
pensieri... volevo solo riscaldarmi... andavo avanti di km in km
fermandomi, soffiando sulle mani, ripartendo... ho provato a camminare...
ma non sentivo più i piedi... Chiedevo informazioni a chiunque incontrassi
sul percorso ma iniziavo ad avere anche il viso congelato: ad un certo
punto mi sono accorto di non riuscire più a parlare in modo
comprensibile... e a questo punto ho avuto veramente paura.
Proseguendo nella mia discesa ecco un primo Hotel: mi viene incontro un
Vigile del Fuoco che con un italiano stentatato e l'ausilio dei gesti mi
avvisa che la gara era stata sospesa... mai avrei pensato di gioire per una
gara sospesa... ero felicissimo... poi mi invitava a scendere all'Hotel
poco più avanti dove avrei potuto scaldarmi in attesa dei soccorsi..
Arrivando all'Hotel praticamente in lacrime un altro Vigile del Fuoco mi ha
aiutato a scendere dalla bici sistemandola in un garage; la proprietaria
dell'Hotel mi è letteralmente venuta a prendere e mi accompagnato
all'interno, dove subito ho potuto fare una doccia bollente seguita da una
sauna e da un tazza di the caldo che mi ha aiutato a riacquistare il senso
della realta' insieme ad altri sventurati che come me erano giunti sin li;
intanto il personale dell'Hotel lavava e ci asciugava i nostri abiti
inzuppati in attesa dei soccorsi che ci avrebbero riportato a Villabassa.
In quel momento ho pensato di essere in Paradiso.
Questo è quanto
Dario
Team Bike Olympo
Personalmente Vi posso testimoniare che passato il primo scollinamento a
1900 mt. il paesaggio era surreale: io non ho mai visto nevicare in quel
modo nemmeno in pieno inverno. Iniziata la discesa i fiocchi di neve
avevano l'effetto di coltellate sul viso e sulle gambe scoperte; piano
piano i piedi inzuppati iniziavano a non sentirsi più, pedalavo ma non
sapevo con cosa... terribile.
Durante la discesa la bici iniziava a prendere velocità da sola... eppure
io frenavo... ma con cosa frenavo? Le mani erano pezzi di ghiaccio... un
male così non l'avevo mai provato; ok, decido quindi di fermarmi e
togliere i guanti inzuppati, ma le mani non rispondevano... uso la bocca,
inavvertitamente mi mordo un dito... lo so non perchè ho sentito male, ma
solo perchè ho sentito la consistenza sotto i denti... e qui ho iniziato ad
avere paura:avevo perso la sensibilità delle mani.
Inizia una affannosa ricerca di riscaldarle, uso il mio fiato che
fortunatamente mi permette di recuperare un minimo di funzionalità... ma la
discesa era ancora lunga, mi trovavo nel bosco e non c'era nessuno... a
parte quelli che incontravo fermi nella ricerca di riscaldarsi le mani
doloranti... c'erano ragazzi/e ferme in lacrime, tremanti come foglie.
Proseguivo nella sola speranza di trovare un luogo dove potermi riscaldare
... confesso che in quel momento il Prestigo era l'ultimo dei miei
pensieri... volevo solo riscaldarmi... andavo avanti di km in km
fermandomi, soffiando sulle mani, ripartendo... ho provato a camminare...
ma non sentivo più i piedi... Chiedevo informazioni a chiunque incontrassi
sul percorso ma iniziavo ad avere anche il viso congelato: ad un certo
punto mi sono accorto di non riuscire più a parlare in modo
comprensibile... e a questo punto ho avuto veramente paura.
Proseguendo nella mia discesa ecco un primo Hotel: mi viene incontro un
Vigile del Fuoco che con un italiano stentatato e l'ausilio dei gesti mi
avvisa che la gara era stata sospesa... mai avrei pensato di gioire per una
gara sospesa... ero felicissimo... poi mi invitava a scendere all'Hotel
poco più avanti dove avrei potuto scaldarmi in attesa dei soccorsi..
Arrivando all'Hotel praticamente in lacrime un altro Vigile del Fuoco mi ha
aiutato a scendere dalla bici sistemandola in un garage; la proprietaria
dell'Hotel mi è letteralmente venuta a prendere e mi accompagnato
all'interno, dove subito ho potuto fare una doccia bollente seguita da una
sauna e da un tazza di the caldo che mi ha aiutato a riacquistare il senso
della realta' insieme ad altri sventurati che come me erano giunti sin li;
intanto il personale dell'Hotel lavava e ci asciugava i nostri abiti
inzuppati in attesa dei soccorsi che ci avrebbero riportato a Villabassa.
In quel momento ho pensato di essere in Paradiso.
Questo è quanto
Dario
Team Bike Olympo