Se parliamo del verso antiorario (2016 per capirci), sono salito a piedi sul single prima della Croda Rossa (ma c'era il tappo, difficile pensare di farlo in sella) e in qualche tratto verso San Silvestro, quello intorno a metà salita più o meno, se non ricordo male...
Nel verso orario (2015 e 2017) prevedo di scendere nell'ultimo dente prima del GPM dell'Elmo e, probabilmente, nell'ultimo tratto del Baranci che è abbastanza ripido e anche molto sconnesso e smosso.
Per il resto cerco di andare col mio passo, già dall'inizio, senza farmi prendere dalla foga...
A livello di sofferenza, nel 2015 ho patito tantissimo il falsopiano in salita verso il Carbonin, fatto quasi tutto da solo. Mi ha sfinito e l'ultima salita verso Prato Piazza è stata un calvario, anche se sono riuscito a stare in sella fino alla fine. Meno male che non è tanto ripida...
Quest'anno (ero molto più allenato...) direi che non ho propriamente sofferto, anche se pedalando verso l'attacco di San Silvestro l'unica cosa che mi spronava a continuare era il miraggio di una bella birra fresca all'arrivo...
Secondo me, alla prima partecipazione in un senso bisogna prenderla con molta calma, cercando di non sciupare troppe energie fin dalla prima salita. Dalla seconda volta che si fa la gara, avendo già un riferimento dei passaggi, ci si fa una tabella realistica e magari anche non troppo tirata (per le proprie possibilità) e si cerca di seguirla, magari standoci un po' sotto. A mio avviso, per chi non ha particolari velleità di risultato, è un buon modo per godersi la gara.
Almeno, per me è più una sfida con me stesso che una gara vera e propria contro gli altri, e quindi la vivo così...