• Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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documento comitato centrale cai su mtb, quad ecc.

WilLupo

Biker assatanatus

Anche a me sembra che questa sia la loro intenzione... non sono le piste da dh a correre rischi, è la libertà di andarsene in giro in montagna con la bici

Questo è il mio intervento:

Da una vita mi batto per la difesa dell’ambiente e in particolar modo di quello montano.
Sono iscritta al CAI dal 1975 pur non condividendone del tutto le posizioni.
Da tre anni pratico assiduamente la mountain-bike, che dopo un grave incidente è diventata per me l’unica possibilità per frequentare la montagna in modo “sportivo”.
Sono convinta che la mtb, anche nelle sue versioni più “pesanti”, NON POSSA E NON DEBBA IN ALCUN MODO ESSERE EQUIPARATA AI MEZZI A MOTORE, di qualsiasi tipo.
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Penso che non ci siano motivazioni reali ed effettive per imporre divieti o limitazioni all’utilizzo della mtb in montagna. Infatti:
<o:p></o:p>
- non è vero che i sentieri utilizzati dai bikers subiscono un inevitabile degrado. Ho esperienza di sentieri che sono diventati da anni dei classici del Free.Ride in mtb, vengono quindi percorsi in modo molto intenso e pure NON PRESENTANO ALCUN FENOMENO DI EROSIONE. Al contrario è per tutti possibile vedere sentieri che sono stati letteralmente devastati da un escursionismo poco educato: cito un caso emblematico, il sentiero Arapietra - Rifugio Franchetti al Gran Sasso, dove a nulla sono valse le opere di sistemazione da parte dei gestori del rifugio (muretti e sbarramenti prontamente scavalcati e distrutti dagli amanti delle scorciatoie).
L’integrità dei sentieri è affidata al buon comportamento di tutti i frequentatori: ma del resto questo vale anche per l’integrità dell’ambiente montano in generale, e a nessuno verrebbe in mente di vietare l’escursionismo perchè qualche escursionista maleducato lascia rifiuti o strappa fiori protetti.
<o:p></o:p>
- la motivazione riguardo alla sicurezza degli escursionisti mi sembra del tutto pretestuosa: i problemi di sicurezza si risolvono con il rispetto delle regole e con la buona educazione. A nessuno verrebbe in mente di vietare il transito alle automobili su strade (magari non asfaltate) percorse da ciclisti per garantire la sicurezza di questi ultimi. Attualmente, secondo la mia esperienza i ciclisti sui sentieri rallentano e danno la precedenza a chi va a piedi: in occasione di questi incontri, gli escursionisti sono sempre molto gentili e non mi è mai capitato di avvertire fastidio da parte loro, piuttosto una certa curiosità! Sono quindi semmai i vertici del CAI che in nome degli escursionisti vorrebbero sopprimere una minoranza che non possono e non vogliono di capire.
<o:p></o:p>
In conclusione: mi aspetto senza dubbio una guerra senza quartiere contro i mezzi a motore di qualsiasi tipo da parte del CAI.
Mi aspetto che invece la mountain bike nelle sue varie espressioni (in particolare all mountain e free ride) VENGA ACCETTATA COME UN ULTERIORE MODO DI RAPPORTARSI CON L’AMBIENTE ALPINO, sicuramente più “dolce” e rispettoso di molti altri già comunemente ammessi: ferrate, vie spittate, piste da sci...




Mi sono piaciunti un casino gli interventi che parlano dei danni da... mucca
 

marco

Not
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Bike
Diverse
visto che qualcuno me l'ha chiesto, vi dico cosa fa il gruppo mtb del DAV (=cai fra cent'anni, forse) di Monaco di Baviera.

1) itinerari guidati
2) corsi di tecnica
3) biking after work
4) racing team
5) ritrovi mensili, durante i quali vengono proiettati film, si fanno slide show. Io ne farò uno di nuovo il 24 ottobre, proprio nella sede centrale del DAV di monaco, in pieno centro città. L'ultima volta c'erano circa 120 persone super stipate nella sala. Notare che avevo messo l'annuncio solo su un forum tedesco, sezione cittadina di Monaco, manco regionale. Questo per dirvi il richiamo che il tema mtb ha in Germania.

Per non parlare poi del gruppo snowboard del DAV. Ma qui tocchiamo livelli che se le cariatidi del CAI italiano ne venissero a conoscenza gli verrebbe un coccolone.
 

renè

Biker novus
27/10/05
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Bologna
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Se non ti fai sentire non cambierà mai nulla.

Ciao Gianluca[/QUOTE]

Ho lasciato anche io il mio commento. Sono pienamente d'accordo con la necessità di lavorare dall'interno. Trovo altresì che Bikers (di qualsiasi declinazione della mtb siano) e Cai siano del tutto compatibili. Collaborazione e rispetto reciproco darebbero risultati eccezionali (si pensi solo alla manutenzione dei sentieri).
un saluto a tutti. Renato
 

maverikk

Biker assatanatus
19/1/06
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Verbania
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Sì, ma forse non è chiaro che la richiesta di legge quadro che fanno riguarda i seguenti punti:

"si ritiene necessaria una legge quadro sulla circolazione sui sentieri, mulattiere e tratturi che preveda:
- il divieto, salvo autorizzazione, di circolazione dei veicoli a motore eccezion fatta per le attività di
protezione civile, soccorso alpino, polizia e delle forze armate, nonché per le esigenze agro - silvo -
pastorali;
- la destinazione di specifiche aree alla pratica del trial, auto, quad e motocross;
- la destinazione di alcuni itinerari per la pratica del ciclismo di montagna (“down hill”), tendo conto anche
della possibilità di localizzarli là dove esistono impianti di risalita, con indubbi vantaggi anche dal punto
di vista dei costi di gestione degli stessi.
Si ritiene che debba essere limitato da apposita norma legislativa:
- l’uso degli elicotteri in montagna, con l’eccezione dei casi citati. In particolare sia vietata la pratica
di ogni forma di sport o turismo elitrasportato;
- l’uso delle motoslitte, se non per esigenze lavorative o nell’ambito delle stazioni sciistiche. A
questo proposito, si ritiene che le motoslitte debbano essere targate e coperte da assicurazione
obbligatoria e che debbano essere condotte da personale in possesso di apposita autorizzazione,
come previsto dalla legge delega n. 85 del 22.03.2001 para 2/1/cc (non ancora applicata)."

Ho capito anch'io che l'intenzione del CAI è quella di togliersi dalle balle le mtb, ma nella loro richiesta che riporto qua sopra dove sta scritto che le mtb non possono circolare sui sentieri ?
Se la richiesta la formulano in questo modo non ha alcun rilievo.
Dire "la destinazione di alcuni itinerari per la pratica del ciclismo di montagna (“down hill”), tendo conto anche
della possibilità di localizzarli là dove esistono impianti di risalita, con indubbi vantaggi anche dal punto
di vista dei costi di gestione degli stessi" significa letteralmente ciò che è scritto, non significa vietare l'uso dei sentieri alle mtb. Per vietare qualcosa occorre una richiesta specifica del tipo "vietare la circolazione delle mountain bike su qualsiasi tipo di sentiero ad eccezione di quelli appositamente predisposti".
Ora se il CAI ha intenzione di far sparire le mtb dai sentieri non credo che abbia formulato bene la proposta di legge.
 

giobike

Biker tremendus
12/10/04
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bassano del grappa
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L'invito a partecipare alla discussione sull'iniziativa CAI, credo debba appunto servire per fare chiarezza su alcune "sviste" e/o potenziali incomprensioni presenti nel citato documento. In particolare la formulazione sul "ciclismo di montagna", sembra mirata a limitarne l'attività su percorsi definiti (adiacenti le piste da sci), cosa che può sicuramente avere senso e anzi essere auspicabile per la mera attività di down hill (poter usare gli impianti di risalita non è certo negativo, come anche essere certi che sotto un drop non ci sono pedoni), ma certo non per l'escursionismo in mtb (usando noti termini americani, si va dall'"all-mountain" al "freeride", per intenderci...), attività sportive connaturate indissolubilmente alla possibilità di frequentare sentieri e spazi liberi come per le escursioni a piedi o sugli sci (che senso avrebbe sennò chiamarle mountain-bike???...).
 

DR_Balfa

Biker grossissimus

Proprio per una maggiore chiarezza ho chiesto gli atti del convegno dove hanno discusso di tutto questo. Non so se li avrò in formato elettronico per poterveli girare, appena li leggo ve faccio sapere.

Ciao Gianluca
 

maverikk

Biker assatanatus
19/1/06
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Verbania
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Io credo che qui ci si stia allarmando più del dovuto.
La richiesta del CAI, per come è stata scritta e per come la si legge, riguarda l'istituzione di appositi percorsi per l'attività di downhill, allo scopo di disciplinare questa attività, spesso svolta senza prestare tanta attenzione agli escursionisti, che si ritrovano così, involontariamente, nel bel mezzo di una competizione improvvisata dal deficiente di turno che non tiene conto che oltre a lui ci possano essere anche delle persone a piedi che vogliono godersi la passeggiata.
Eliminare la mountain bike in generale dai sentieri è e sarà un'utopia.
Mi piacerebbe, poi, vedere quante risorse umane dovrebbero essere impiegate per vigilare in tutti i sentieri, tutti i giorni, allo scopo di beccare qualcuno che va in bici.
 

DR_Balfa

Biker grossissimus
Io sulla mia pelle ho imparato che se non ti fai sentire subito poi è tutto più difficile.

Il CAI in questo momento, e non parlo per sentito dire vivendo all'interno dell'associazione, ha cominciato ad aprirsi verso le "nuove" discipline anche grazie all'arrivo, la scorsa presidenza, di Gabriele Bianchi sicuramente più alpinista che politico, proprio perché ha visto erodere da parte di altre associazioni il proprio bacino di utenza.

Certo i cambiamenti sono lenti ma avvengono, basta vedere il nuovo statuto che elimina le commissioni interregionali, da pieni "poteri" al presidente regionale ecc..

Le scuole di scialpinismo hanno cominciato ad accettare persone con lo snow ai corsi.

Certo il tutto è basato sulla buona volontà e la passione di pochi, se nella sezione x c'è uno che va in bici ci saranno escursioni in bici altrimenti no. Invece di scappare dalle sezioni al momento ci si deve impegnare a far si che le idee cambino e non è vero che non ci si riesce. A Chieti abbiamo eletto un presidente di 30 anni, ma lui si è impegnato a cambiare le cose, e la stessa cosa è stata fatta dal presidente precedente che quando fu eletto si trovava con una sezione disastrata ed ora possediamo una sede un rifugio in restauro (che sarà certificato ISO 14000), una scuola di alpinismo, e svolgiamo attivtà extraeuropee, e dal 1998 abbiamo attività in bici (negli ultimi anni meno in quanto a me è nato un bimbo e ho dovuto mollare...ma nessuno si è corciato le maniche per prendere il mio posto), è facile dire il CAI sono vecchi tromboni che mangiano polenta al rifugio che possono raggiungere in fuoristrada e quindi io me ne vado. Vi posso assicurare che se uno viene in sezione e mi dice organizzo un corso di freeride faremo tutto il possibile per aiutarlo.

Poi non dimentichiamoci la legge quadro sulle guide alpine http://www.guidealpine-er.it/Download/legge6-89.pdf art.20 che il CAI è l'unica associazione a cui le guide non possono far nulla, e vi assicuro che appena capiranno che si possano fare soldi con la mtb vedrete come cambiano le cose.

Inoltre non dimentichiamo anche quello che ha fatto e continua a fare il CAI, studio sui materiali, sentieristica, cartografie, nuove tecniche per l'alpinismo e soprattutto il soccorso alpino... tutti voglino fare i soccorritori in elicottero ma quando c'è da uscire di notte con la bufera se non ci fossero i volontari del CNSAS si aspetterebbe molto a lungo

Forse a volte i giudizi sono affrettati e senza una reale conoscenza di quello che avviene.

Che poi all'interno ci siano persone "reazionarie" questo è vero ma se evitiamo di votarle la prossima volta o se ci FACCIAMO SENTIRE numerosi avrebbero molto meno potere.


Il problema non è quello, in Italia non si riescono a controllare le strade figurati i sentieri, ma semplicemente un giorno mentre scendi su un sentiero incontri il "tutore della legge" di turno con le scatole girate che ti rifila circa 300€ di multa.

Ciao Gianluca
 

maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
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maxgastaldi.wordpress.com
Mah potrebbero chiedere aiuto alla CIA per usare i loro super satelliti spia...

 

muldox

Biker nirvanensus
30/10/02
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Valtellina
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Bike
Cube Stereo 29
Io credo che qui ci si stia allarmando più del dovuto.
La richiesta del CAI, per come è stata scritta e per come la si legge, riguarda l'istituzione di appositi percorsi per l'attività di downhill.....

Tu dici? A giudicare da questo passaggio non sembrerebbe:

".......La classificazione della viabilità in montagna, sulla
base delle caratteristiche degli itinerari, comprende in linea di massima tre tipologie:
a) sentieri
b) strade agro – silvo - pastorali
c) strade pubbliche
Circa l’utilizzo, i sentieri devono consentire accesso e percorrenza solo ed esclusivamente a persone a
piedi, per rispetto dell’ambiente, per evitare fenomeni di dissesto, per garantire la sicurezza degli utenti. Le
strade agro - silvo - pastorali, possono consentire l’accesso e la percorrenza a persone a piedi, con mountain -
bike, con veicoli a motore per coloro che ne hanno diritto e necessità (proprietari dei terreni, affittuari,
concessionari).......".

Traduzione: scordatevi i singletrack, al limite andate sulle strade bianche
 

giobike

Biker tremendus
12/10/04
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bassano del grappa
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...peggio, andate sulle strade bianche insieme a moto, auto, trattori, quad ecc..., insomma statevene a casa. Come in quasi tutte le strade bianche dell'Altopiano di Asiago (es. Campomulo e dintorni, o val galmarara, per i locals), percorribili con i mezzi motorizzati e dunque di fatto impraticabili in mtb (o a piedi) il sabato e la domenica col sole (mica vorrai che la gente fatichi prima di mangiarsi poenta e capriolo, no?)... salvo accettare di sniffare un po' di particolato misto a polvere, ovviamente.
In pratica le leggi dovrebbero:
1 - permetterti di arrivare in macchina e/o moto e/o bici finchè la strada (asfaltata o bianca, nn importa) te lo consente;
2 - una volta posteggiato sul praticello a fianco alle mucche, farti il bel giro a piedi;
3 - fatta la sana passeggiata, poenta funghi formaio e vin a volontà;
4 - abbiocco;
5 - ritorno allegro con la sana automobile (o magari in corriera con la comitiva).
L'alternativa di farsi qualche bella decina di km. in bici, arrivando magari direttamente da casa come il sottoscritto SENZA MUOVERE ALCUN MOTORE A SCOPPIO, invece, pare inaccettabile per chi vuole "preservare l'ambiente"....
...ovviamente l'intervento vuole essere sarcastico, credo che la maggior parte del CAI People sarà d'accordo (spero) sul fatto che la bici nn inquina e il mtbiking si può fare senza far male a nessuno...
 

maxgastone

Biker spectacularis
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Quotissimo o-o
 

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