Non vedo contraddizione:
a) non puoi usare i sentieri
B) puoi usare solo le piste dove ci sono gli impianti e che io ti segnalo.
B non è "NON-A"
Non sono d'accordo invece mi sembra molto preoccupante... è la creazione di un "ghetto" dove farci divertire e far guadagnare i gestori degli impianti... è come dire niente più scialpinismo ma solo sci da discesa
Ciao Gianluca
Anche a me sembra che questa sia la loro intenzione... non sono le piste da dh a correre rischi, è la libertà di andarsene in giro in montagna con la bici
Questo è il mio intervento:
Da una vita mi batto per la difesa dellambiente e in particolar modo di quello montano.
Sono iscritta al CAI dal 1975 pur non condividendone del tutto le posizioni.
Da tre anni pratico assiduamente la mountain-bike, che dopo un grave incidente è diventata per me lunica possibilità per frequentare la montagna in modo sportivo.
Sono convinta che la mtb, anche nelle sue versioni più pesanti, NON POSSA E NON DEBBA IN ALCUN MODO ESSERE EQUIPARATA AI MEZZI A MOTORE, di qualsiasi tipo.
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Penso che non ci siano motivazioni reali ed effettive per imporre divieti o limitazioni allutilizzo della mtb in montagna. Infatti:
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- non è vero che i sentieri utilizzati dai bikers subiscono un inevitabile degrado. Ho esperienza di sentieri che sono diventati da anni dei classici del Free.Ride in mtb, vengono quindi percorsi in modo molto intenso e pure NON PRESENTANO ALCUN FENOMENO DI EROSIONE. Al contrario è per tutti possibile vedere sentieri che sono stati letteralmente devastati da un escursionismo poco educato: cito un caso emblematico, il sentiero Arapietra - Rifugio Franchetti al Gran Sasso, dove a nulla sono valse le opere di sistemazione da parte dei gestori del rifugio (muretti e sbarramenti prontamente scavalcati e distrutti dagli amanti delle scorciatoie).
Lintegrità dei sentieri è affidata al buon comportamento di tutti i frequentatori: ma del resto questo vale anche per lintegrità dellambiente montano in generale, e a nessuno verrebbe in mente di vietare lescursionismo perchè qualche escursionista maleducato lascia rifiuti o strappa fiori protetti.
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- la motivazione riguardo alla sicurezza degli escursionisti mi sembra del tutto pretestuosa: i problemi di sicurezza si risolvono con il rispetto delle regole e con la buona educazione. A nessuno verrebbe in mente di vietare il transito alle automobili su strade (magari non asfaltate) percorse da ciclisti per garantire la sicurezza di questi ultimi. Attualmente, secondo la mia esperienza i ciclisti sui sentieri rallentano e danno la precedenza a chi va a piedi: in occasione di questi incontri, gli escursionisti sono sempre molto gentili e non mi è mai capitato di avvertire fastidio da parte loro, piuttosto una certa curiosità! Sono quindi semmai i vertici del CAI che in nome degli escursionisti vorrebbero sopprimere una minoranza che non possono e non vogliono di capire.
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In conclusione: mi aspetto senza dubbio una guerra senza quartiere contro i mezzi a motore di qualsiasi tipo da parte del CAI.
Mi aspetto che invece la mountain bike nelle sue varie espressioni (in particolare all mountain e free ride) VENGA ACCETTATA COME UN ULTERIORE MODO DI RAPPORTARSI CON LAMBIENTE ALPINO, sicuramente più dolce e rispettoso di molti altri già comunemente ammessi: ferrate, vie spittate, piste da sci...
Mi sono piaciunti un casino gli interventi che parlano dei danni da... mucca