Allora sicuramente l'educazione delle persone è un fattore e non giustificherò mai i maleducati.. però bisogna anche cercare di capire i contesti..Che poi sarebbe questione di correttezza e buon senso, per dire a Bruxelles o a Monaco spesso le piste ciclabili sono sul marciapiede e sono "solo" marcate dal colore della pavimentazione: il passeggiatore di cani o la mamma con carrozzina sta dalla sua parte, la bici dalla sua e tutti son felici. Invece da noi ti trovi tre mamme con carrozzina affiancate che imperterrite proseguono e ti guardano pure male o il passeggiatore di cani che sta a destra mentre l'animaletto razzola otto metri più a sinistra (forse per addestrare il ciclista al bunnyhop, chissà).
in alcuni stati come francia, belgio, germania le città sono state rase al suolo nella seconda guerra mondiale e poi ricostruite.. quindi hanno una viabilità più moderna, strade più larghe, magari dovute anche alla conformazione del territorio, le persone usano di più la bici per muoversi anche perchè più abituate alle temperature rigide.. o anche solo per mentalità.. quindi è anche più una cosa culturale il rendere "efficente" lo spostarsi in bici.
In italia ad esempio tante strade sono strette.. e le zone abitate si estendono fino alle campagne..
un'altra situazione che ho notato è simile all'italia è l'inghilterra.. strade molto molto strette nelle campagne.. e infatti la guerra automobilisti vs ciclisti è aperta più che mai.. in rete è pieno di video o articoli di scontri..
a volte ho come l'impressione che sia il contesto a definire un comportamento.. magari l'italiano che in italia è indisciplinato in bici e in auto.. quando vai poi a vivere in nord europa diventa magicamente disciplinato