La produzione in Cina, Brasile, India, da parte delle aziende multinazionali é giunta alla fase della consapevolezza che in certi posti, gli abitanti del luogo, da soli "non sono in grado di fare".
In Cina, ad esempio, c'é una impostazione mentale rigida (sappiamo perché: anni e anni di regime), per cui ad un lavoratore che viene insegnata una procedura, nel momento in cui capita il piccolo e risolvibile imprevisto, non sa cosa fare, non ragiona, si ferma tutto.
La questione dei costi minori, appare valida solo per i diversi regimi fiscali, perché andare a produrre macchine elettriche "ecologiche" dove l'energia costa poco solo perché si usa ancora il carbone, non mi sembra che possa rappresentare sintomo di innovazione.