Dipendenza dal rampichino

io ho un muro che non riesco a superare, sul mio giro allenamento settimanale, arrivo già dopo un bel tratto di sali scendi veloci, inizio la salita e quando arrivo al muro finale non riesco a arrivare in cima, mi girano le ruote a vuote..
E' un ultimo tratto dove il terreno è farinoso quando c'è il sole e molto infangato quando piove..

Ho provato a spingere il rampichino e sono agile, ho tirato già un rapporto la volta successiva e sono riuscito a farne metà, con tre rapporti in meno arrivo a tre quarti e poi mi blocco pedalando a vuoto..
Non riesco a capire cosa sbaglio
 

DRAGOREX

Biker forumensus
29/11/08
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Visto che dici che c'è anche un problema del fondo e che ti slittano le ruote sul momento peggiore prova a fare così: affronti tutta la parte precedente del giro super agile, senza spingere mai forte, vai anche piano, risparmia più gamba che puoi.
Quando arrivi al muro fatidico cerca di salire fino al punto incriminato andano in affanno il meno che puoi, non far salire il cuore.
Quando arrivi al punto critico accellera, anche in apnea ma li devi aumentare la velocità ed il numero di pedalate, solo così puoi contrastare la perdita di aderenza. In quei frangenti se pedali di potenza a strappi slitti, se invece frulli veloce e rotondo passi. Il rapporto giusto è quello che ti consente di aumentare le pedalate e sviluppare velocità (ne troppo duro perchè non riesci ad aumentare le pedalate e magari strappi, ne troppo agile perchè non fai velocità).
Quando hai tirato giù tre rapporti forse hai esagerato e pedalando di potenza a strappo hai cominciato a slittare.
Rimani sul secondo e prova ad aumentare il ritmo pedalata ma sempre rotondo, in agilità.

Ovviamente per frullare veloce li devi risparmiarti tutto quello che puoi prima.
 

calmocalmo

Biker cesareus
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Visto che dici che c'è anche un problema del fondo e che ti slittano le ruote sul momento peggiore prova a fare così: affronti tutta la parte precedente del giro super agile, senza spingere mai forte, vai anche piano, risparmia più gamba che puoi.
Quando arrivi al muro fatidico cerca di salire fino al punto incriminato andano in affanno il meno che puoi, non far salire il cuore.
Quando arrivi al punto critico accellera, anche in apnea ma li devi aumentare la velocità ed il numero di pedalate, solo così puoi contrastare la perdita di aderenza. In quei frangenti se pedali di potenza a strappi slitti, se invece frulli veloce e rotondo passi. Il rapporto giusto è quello che ti consente di aumentare le pedalate e sviluppare velocità (ne troppo duro perchè non riesci ad aumentare le pedalate e magari strappi, ne troppo agile perchè non fai velocità).
Quando hai tirato giù tre rapporti forse hai esagerato e pedalando di potenza a strappo hai cominciato a slittare.
Rimani sul secondo e prova ad aumentare il ritmo pedalata ma sempre rotondo, in agilità.

Ovviamente per frullare veloce li devi risparmiarti tutto quello che puoi prima.

E infine se sgommi anche dopo questo consiglio, al limite cali un po' la pressione della posteriore prima del muro, magari la sosta ti fa prendere anche un po' di fiato.:spetteguless:
 

KnightJDM

Biker extra
Giorgio ti dirò la verità ad oggi ho 1500 km(da giugno) fatti in montagna con dislivelli belli impegnativi e ho molta difficoltà ad usare il rampichino.......su 3 volte che l'ho usato so caduto 2 volte.......preferisco forzare di più salendo meno agilmente senza strappi o cadute.....
ad oggi so 2 mesi che non lo uso.....
 

iz5dki

Biker dantescus
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Ghost 29 Amr Carbonio
Giorgio ti dirò la verità ad oggi ho 1500 km(da giugno) fatti in montagna con dislivelli belli impegnativi e ho molta difficoltà ad usare il rampichino.......su 3 volte che l'ho usato so caduto 2 volte.......preferisco forzare di più salendo meno agilmente senza strappi o cadute.....
ad oggi so 2 mesi che non lo uso.....

Ciao, non vedo il motivo della colpa del rampichino alle tue cadute, dici che sono 2 mesi che non cadi, la cosa suppongo sia successo al primo mese, quando eri meno esperto, e con poca gamba, oggi con piu' allenamento non cadi, sia colpa tua e non del rampichino!!!
E poi dimmi, ma che tipo di salite fai!! se non metti mai il rampichino, considera che hai 3 mesi sulle gambe, beato te!!:celopiùg:
 

KnightJDM

Biker extra
Giro in zona Vivaro quindi Monte Cavo , Monte Artemisio , Nemi .....il mio problema è che il rampichino mi porta a scivolare e a far perdere aderenza alla ruota ......le mie prestazioni sono migliorate tantissimo (-10Kg) e rispetto a giugno con la stessa bici e stesso percorso ho ridotto i tempi di molto
 

MTBLucaMTB

Biker superis
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rampichino o no ovviamente dipende solo ed esclusivamente dal pezzo di percorso che stiamo affrontando...

Io cerco di usarlo il meno possibile, anzi, non lo uso quasi mai.
L'eccezzione sta quando affronti salite (magari anche corte) molto ripide e con ostacoli (rocce, pietre, radici). Lì il rampichino è il compagno ideale.
Non sono convinto che possa essere buono per "riprendere fiato" a fine uscita quando le forze incominciano a venir meno perchè si rischia di aumentare le pedalate e stancarsi ugualmente.
 

garnero.marco

Biker serius
Dai post letti, mi sembra che esistano due categorie di biker che tendono a non utilizzare il rampichino:
Quelli ultra allenati che già schifano la tripla, e dopo la doppia già pensano di montare una monocorona...
Quelli che abitano in zone pianeggianti/collinari...:cucù::smile:
Dalle mie parti, e con le mie gambe da pappamolla, avere la possibilità di poter buttare un rapporto leggero leggero e' una benedizione; anzi, alle volte se ne avessi uno più corto ancora...:specc:

Saluti a tutti :celopiùg:

Marco
 

MTBLucaMTB

Biker superis
11/4/12
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io non a caso ho premesso che dipende tutto dai percorsi che si affrontano, importante è la valutazione della pendenza e delle asperità del terreno.
Figo (se così si può dire) è colui che riesce a concludere il percorso senza farsi male e affrontando tutte le difficoltà ed asperità del terreno e non di certo CHI SI E' FATTO TUTTO IL PERCORSO CON LA CORONA GRANDE..................!
Sui miei tracciati pendenze del 10% e oltre sono rare quindi la corona piccola non ha molto senso....ecco perchè tendo a non usarla.
C'è anche da dire che ho visto molti utilizzarla a sproposito e faticare il doppio.......

!___giusto per chiarirmi___!
 

Fauno

Biker serius
27/4/11
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Bononia
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C'è gente che per non mettere la 22 si inventa degli incroci di catena davvero improbabili, dimenticandosi che alla fine ottiene delle moltipliche praticamente identiche all'usare la 22 con i pignoni dal 24/26 in su
 

calmocalmo

Biker cesareus
30/8/08
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C'è gente che per non mettere la 22 si inventa degli incroci di catena davvero improbabili, dimenticandosi che alla fine ottiene delle moltipliche praticamente identiche all'usare la 22 con i pignoni dal 24/26 in su

Questo è vero! Anche a me capita spesso di trovare in giro dei bikers, spesso amatori, con le idee piuttosto confuse e che si inventano combinazioni astruse e dannose per vita della trasmissione, pur di emulare le scelte di chi pratica agonismo a un certo livello.

Che attualmente in campo agonistico ci sia la tendenza a preferirire una doppia o una monocorona, posso capirlo perchè in gara si preferisce la leggerezza ed evitare le rogne che può procurare il deragliatore sulla guarnitura, ma se tale tendenza in tale settore sta portando l'estinzione del rampichino, non vedo perchè quelle scelte debbano necessariamente interessare anche il mondo amatoriale ed escursionistico.

Sentirsi fighi evitando il 22 o adottando suluzioni di trasmissione tipicamente corsaiole (monocorona), non lo vedo un atteggiamento saggio, proprio fra amatori ed escursionisti, dal momento che se si parla di gare, le trasmissioni debbono espletare la propria funzione in maniera ineccepibile giusto per il tempo della competizione.

Incontrare un all-mountainer che "martella" in salita col 32 avanti e col 34 dietro e poi ti fa: "ah... io il rampichino non lo uso mai, tanto è vero che ho consumato la 32 tutta da un lato...", mi fa capire solo che ha le idee molto confuse.

Posso capire che si possono cercare rapporti più duri per migliorare le proprie prestazioni, ma sempre nei limiti di utilizzo della propria trasmissione e sempre amministrando bene le energie delle proprie gambe.

Insomma se in una salita per fare i fighi si sale con 32 avanti e col 34 dietro, sarebbe meglio salire col 22 avanti ed il 26 dietro, il rapporto è equivalente sotto l'aspetto dello sforzo e la trasmissione vive più a lungo, con la pace del portafoglio dopo.
 
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fanaticmtb

Biker serius
27/8/10
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sanmarino
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QUOTONE!!! Poi a me una cosa che mi capita spesso è: inizio del giro es adriatic coast del carpegna che c'è subito la salita: ti superano 5 bicher straduri che sembrano pro, 2 chilometri dopo li riraggiungo ( io uso un sacco il rampichino) io fresco fresco loro in affanno. ma mi chiedo: che figura fate??? bho...
 

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