Ciao a tutti, prima di buttare via tutto e tornare alle camere chiedo lumi agli esperti.
Dopo 1600km di sterrate con ruote 35-622, con camera, ho deciso di dotare la gravel di ruote da 27,5x2,1 per andare laddove con le precedenti ruote non sono riuscito (forestali con fondo molto instabile e pendenze elevate) ovviamente tubeless.
Ho letto guide e consigli su questo forum e altrove, e infine compro due ruote leggerissime da XC con canale da 25 e due "buone" gomme; dopo oculata selezione ho pensato che le più adatte al tipo di utilizzo erano le schwalbe thunder burt, in versione pensata proprio per tubeless, con fianchi rinforzati (addix/speed/evo/snake skin/tl easy) e l'apposito kit tubeless easy di schwalbe, con tutto il necessario, e due boccette da 60ml di doc blue.
Installo tutto quasi a regola d'arte, seguendo le varie guide, infine gonfio a 2,5bar (uso gravel), dopo 24 ore pressione invariata, sono soddisfattissimo del lavoro.
Primo giro, 36km, prima foratura, non me ne ero nemmeno accorto, trovo l'indomani la posteriore a 1,5 bar, rigonfio a 2,5, perde, faccio girare, il lattice chiude e sembra tenere, che sfortuna però: prima uscita prima foratura. Parto per il sedondo giro, 42km, tutto ok, il lattice tiene. Il giorno seguente, paff, di nuovo ruota a 1,5 bar, stessa sinfonia.
Allora esco con la bici da strada e la sera torno qui a cercare info su come riparare la gomma, data la situazione (taglietto quasi invisibile a occhio nudo) scelgo la "tecnica del super attack flex gel", lo acquisto, applico e gonfio a 3 bar. L'indomani ancora a 3 bar, soddisfattissimo quindi, riporto tutto a 2,5 ed esco per la terza volta, 53km: quando mancano 2km a casa, lungo una banalissima sterrata, all'improvviso schizzi bianchi ovunque dalle gomme, 3 forature (TRE) 1 anteriore, 2 posteriore, il buco vecchio invece è ok. L'anteriore si autoriapara subito, al posteriore nisba, provo di tutto, rigonfio faccio girare, niente. Torno a casa a spinta (2km...) controllo: taglio superficiale di 1cm. Ora di nuovo tecnica del super attack, però stavolta smonto tutto, pulisco e insufflo 70ml di Joe's no flat (molto meno costoso del doc blue). Gonfio, esce un po' di lattice, salda e tiene la pressione. Faccio un giretto in centro per provare cosa succede, il taglio più lungo si riapre un attimo, ma il joes con una schizzata chiude tutto e tiene, anche ad occhio si percepisce la maggiore qualità della saldatura. Ora la bici è in garage.
Scusate il pistolotto, sono un po' "nervoso"
Ma è normale forare 4 volte in 130km? capisco la sfortuna, ma mi pare un po' troppo per delle banalissime sterrate (gravel), tra l'altro con fori che non vengono riparati dal lattice. Sono tutti taglietti superficiali, non certo spine o chiodi che bucano la gomma parte a parte, e tutti tra un tassello e l'altro vicino al centro del battistrada.
O magari non è normale forare così tanto, sono queste gomme che si tagliano solo a guardarle?
E soprattutto, con che coraggio posso uscirci ancora? avevo in programma escursioni di 100km in altitudine, ma non ho mica voglia di restare a piedi a 30-40km da casa.
Dopo 1600km di sterrate con ruote 35-622, con camera, ho deciso di dotare la gravel di ruote da 27,5x2,1 per andare laddove con le precedenti ruote non sono riuscito (forestali con fondo molto instabile e pendenze elevate) ovviamente tubeless.
Ho letto guide e consigli su questo forum e altrove, e infine compro due ruote leggerissime da XC con canale da 25 e due "buone" gomme; dopo oculata selezione ho pensato che le più adatte al tipo di utilizzo erano le schwalbe thunder burt, in versione pensata proprio per tubeless, con fianchi rinforzati (addix/speed/evo/snake skin/tl easy) e l'apposito kit tubeless easy di schwalbe, con tutto il necessario, e due boccette da 60ml di doc blue.
Installo tutto quasi a regola d'arte, seguendo le varie guide, infine gonfio a 2,5bar (uso gravel), dopo 24 ore pressione invariata, sono soddisfattissimo del lavoro.
Primo giro, 36km, prima foratura, non me ne ero nemmeno accorto, trovo l'indomani la posteriore a 1,5 bar, rigonfio a 2,5, perde, faccio girare, il lattice chiude e sembra tenere, che sfortuna però: prima uscita prima foratura. Parto per il sedondo giro, 42km, tutto ok, il lattice tiene. Il giorno seguente, paff, di nuovo ruota a 1,5 bar, stessa sinfonia.
Allora esco con la bici da strada e la sera torno qui a cercare info su come riparare la gomma, data la situazione (taglietto quasi invisibile a occhio nudo) scelgo la "tecnica del super attack flex gel", lo acquisto, applico e gonfio a 3 bar. L'indomani ancora a 3 bar, soddisfattissimo quindi, riporto tutto a 2,5 ed esco per la terza volta, 53km: quando mancano 2km a casa, lungo una banalissima sterrata, all'improvviso schizzi bianchi ovunque dalle gomme, 3 forature (TRE) 1 anteriore, 2 posteriore, il buco vecchio invece è ok. L'anteriore si autoriapara subito, al posteriore nisba, provo di tutto, rigonfio faccio girare, niente. Torno a casa a spinta (2km...) controllo: taglio superficiale di 1cm. Ora di nuovo tecnica del super attack, però stavolta smonto tutto, pulisco e insufflo 70ml di Joe's no flat (molto meno costoso del doc blue). Gonfio, esce un po' di lattice, salda e tiene la pressione. Faccio un giretto in centro per provare cosa succede, il taglio più lungo si riapre un attimo, ma il joes con una schizzata chiude tutto e tiene, anche ad occhio si percepisce la maggiore qualità della saldatura. Ora la bici è in garage.
Scusate il pistolotto, sono un po' "nervoso"
Ma è normale forare 4 volte in 130km? capisco la sfortuna, ma mi pare un po' troppo per delle banalissime sterrate (gravel), tra l'altro con fori che non vengono riparati dal lattice. Sono tutti taglietti superficiali, non certo spine o chiodi che bucano la gomma parte a parte, e tutti tra un tassello e l'altro vicino al centro del battistrada.
O magari non è normale forare così tanto, sono queste gomme che si tagliano solo a guardarle?
E soprattutto, con che coraggio posso uscirci ancora? avevo in programma escursioni di 100km in altitudine, ma non ho mica voglia di restare a piedi a 30-40km da casa.