che dire...il mio obbiettivo stagionale principe è andato e non son contentissimo, volevo fare minimo sotto i 5, credevo in un 4-50, speravo qualcosa sotto.
Certo, ci sono stati tutti i km di asfalto iniziali dietro macchina assai lenti; certo il fondo era un macello e dove gli altri anni in falsopianopiano-discesa andavi col 44 quest'anno andavi a piedi per il fango; certo l' arrivo era spostato di almeno 600 metri di prato erboso e guado del bisenzio compreso; certo avendo finito l' acqua mi son dovuto fermare ad un ristoro e riempire le due borracce però non essere neanche riuscito a scendere sotto le 5 mi pesa parecchio.
Col senno di poi ho fatto la prima salita troppo piano ,perchè se ho finito come ho fatto spingendo ancora bene e se oggi mi sento meno stanco che dopo bibbona e follonica, vuol dire che non sono riuscito a dare tutto
.
Sempre col senno di poi avrei dovuto portare il computerino per il tempo: avrei visto che ero al limite delle 5 e nella pista ciclabile e lungo gli argini avrei spinto molto di più e probabilmente ce l' avrei fatta lo stesso
.
Eppure son contento, perchè così forte non ero mai andato a Prato, la salita all' alpe l' ho fatta non fortissimo, ma neanche piano e son riuscito comunque ad arrivare lucido a prendere il single
trek. Son contento perchè essere riuscito a finire bene questa corsa da una soddisfazione che supera di gran lunga l' aver fatto il proprio compitino, ( sensazione che mi danno a volte le altre gare) e perchè non essere mai sceso di bici in discesa andando forte con le condizioni di ieri, superando decine di persone di buon livello, mi dà una certa soddisfazione
( mitigata fortemente dal bruciore dell' animo di essere stato ripreso e superato durante la seconda salita dalla prima e seconda donzella
).
per quanto sia ormai giunto alla conclusione che la fortuna e la sfiga non esistano, oggi mi sono accorto che ho un grosso taglio che spacca in due un tassello e scende un pelino in profondità nella carcassa della ruota....se il colpo lo prendevo un pelo più in là tranciavo la copertura......fortuna, forse..........ma è anche vero però che conoscendo il percorso ho scelto di mettere una gomma con i tasselli pronunciati e fitti, se sceglievo una semislick avrei forato
cosa ho imparato:
-se vuoi fare il "tempo", avere un cronometro è consigliabile
-le geax
saguaro sono ottime
ruote: gonfiate a 2 e mezzo come minimo non ho mai avuto problemi di trazione
-l' acqua del bisenzio è pulita e meno fredda di quanto immaginassi
-alla fine di 94 km passeresti anche attraverso il cerchio di fuoco
-se a un certo punto ricordi il percorso dello scorso anno, ma trovi due fettucce ( sebbene messe molto alte tanto che ci si passava sotto senza problemi, erano pur sempre di traverso a sbarramento) e ti ritrovi nell' erba alta, quasi sicuramente hanno cambiato il tracciato e ti conviene tornare indietro, onde evitare dislivello e dover aggirare-scavalcare un cancello chiuso...
ebbene si, ho anche sbagliato strada, ma se son pirla è colpa mia
due aneddoti:
-ho fatto la gara praticamente "in levare" asieme ad un sessantino ( per dirla con camilleri ) terribile...in salita mi staccava sempre, poi in discesa lo richiappavo e staccavo.
alla fine l' ultimo single ha fatto la differenza....
-un altro tizio che mi staccava in salita e che richiappavo e staccavo in discesa invece non l' ho mai visto con il 32.....fisso con il 44-34
...io spero non gli funzionasse il deragliatore....e aveva la tripla, ho guardato
bon, più prolisso del solito, ma questa per me era LA gara dell' anno, me la son goduta molto anche grazie al prologo del sabato e alla gradita visita del due nordico ( quando volete ragazzi
), e vorrei che non fosse passata.
il prossimo anno cascasse il mondo faccio 4 e 50