Vedo che disquisite molto sulle pressioni delle camere dei vostri elementi ammortizzanti: lasciate perdere. A parte che, soprattutto a pressioni molto alte, la tolleranza di fabbricazione può far cambiare la pressione indicata anche di 10 o + PSI tra una pompa e l'altra, l'unico modo indicato da tutti gli esperti (vedi articoli di Danny su Tech corner) è di partire da un sag di circa il 25% dell'esursione dell'elemento ammortizzante (misurata col peso centrato sul MC, quindi sollevati sui pedali, come su una discesa lieve, pena avere una forca che si insacca al primo ostacolo, e con i freni idraulici al minimo intervento, p.e. D per chi ha il CTD) e provare un percorso noto con un po' di ostacoli vari e valutare, apportando piccoli incrementi/decrementi della pressione (5PSI)il setting che ci dà le migliori sensazioni,in modo di arrivare a sfruttare tutta l'escursione senza prendere colpacci di fondo corsa. Questo implica che, a parità di tutte le altre variabili, la pressione sarà influenzata dal tipo di percorso e dal tipo di guida. E' altrettanto ovvio che la nostra sarà sempre una regolazione di compromesso tra le varie condizioni di percorso (visto che nell'AM si fanno asfalti, sterrati, sentieri...) che darà la precedenza a quello che ci piace di più (uno scalatore difficilmente avrà il setting di chi ama la discesa, soprattutto al post.)
Quindi permettemi di suggerirvi di usare il manometro delle vs pompe ad alta pressione per uso "interno", per avere un parametro vostro da registrare e a cui fare riferimento, non da confrontare con altri.
E lavorate sui freni idraulici, sia in compressione che in ritorno!!!