Si tutto questo va bene se sei un artista ricco . Ma se sei un artista povero devi scegliere se dipingere la tela oppure mangiarla , se non hai i soldi per fare la spesa .
Oppure si fà l'artista a tempo perso , ma non credo sia piacevole per una persona che possiede talento .
proprio, infatti, come faceva van gogh e come non fanno molti artisti odierni ...
quando si fa arte, di questo stavo parlando, nel momento in cui si fa per soldi si tende ad assecondare di piu' il cliente, il mercato che non a seguire le proprie voglie i propri sentimenti.
Il mercato, i clienti non sono mai innovativi, rivoluzionari, pronti a comprendere la follia o genialita' di un artista.
Come gli impressionisti... che nel 1874 si opposero proprio a quel che il mercato, i clienti cercavano, il "Salon" e gli studi accademici.
Andarono contro i clienti, contro il mercato, chi con fortuna chi con meno...
secondo il ragionamento "eppur si deve mangiare" non avremmo avuto mai Monet, Manet, Degas, Renoir, Sisley e nella musica Debussy non avrebbe mai azzardato rischiando di non guadagnare...
ma andando piu' indietro, nella musica, Johann Sebastian Bach non riscosse mai successo con il pubblico ma fortunatamente continuo' per la sua strada musicale, all'epoca, rivoluzionaria, come nessuno altro, a mio giudizio, nella musica classica.
E cosi' tanti altri, nella storia passata e moderna, molti con poca, o nulla, gloria in vita e moltissima post mortem.
Fortuna volle che tutte queste persone seguirono i loro moti interiori piuttosto che quelli monetari ed oggi possiamo godere della loro arte geniale e "ribelle".
ripeto che e' solo una mia opinione e come tale non perfetta...