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Cosa succede alla fotografia?

david_jcd

Redazione
11/8/05
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Fortezza (BZ)
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Se l'avessi saputo, a suo tempo, anch'io sarei stato contrario alle fotocamere digitali.
Da quando esistono, sembra diventato pensiero comune che sia meglio scattare a raffica piuttosto che farne 5 belle come un tempo. Ovviamente sono esclusi professionisti ed appassionati.
Forse è proprio questo il guaio... ormai tutti fotografano...
Quando ero giovane (), uno che voleva una macchina fotografica (non si chiamavano fotocamere!) doveva mettere da parte i soldi e pensarci prima di comprarla, e poi bisognava comprare i rullini e non sprecarli. Adesso le fotografie si fanno anche con gli accendini, a momenti, e si scatta in continuazione "che tanto non costa niente, semmai la cancello". E si fotografa ogni menata.
Penso in particolare ad un evento di qualche mese fa, in cui io ero l'"incaricato delle fotografie". Ne ho fatte "solo" 34, e mi sono sentito dire "David, questa volta non hai dato il tuo meglio!" oppure "eh, ma così poche ne hai fatte?". Qualche anno fa i rullini erano in genere da 24 foto, mio padre tirava fuori la macchina fotografica solo poche volte l'anno, con il risultato che adesso è bello riprendere l'album e guardarle.
Nel 2000 non è più così secondo me. Il disco fisso si intasa di foto e chi ha più voglia di riguardarle? Sono troppe, tutte uguali, e 9 su 10 sono sfuocate sottoesposte rumorose e mosse. E quando un amico ti mostra le foto di un certo evento, c'è da scappare, altrimenti sorbirsi mezz'ora di scatti mediocri!
Ma come fa la gente ad aver dimenticato il vero valore di una vecchia foto, magari un po' ingiallita, che ti suscita emozioni che ormai avevi dimenticato?

Troppe volte mi son sentito dire "fanne tante".

Adesso basta.









P.S.:perdonatemi il finale melodrammatico, non ho resistito! E perdonatemi lo sfogo, voglio vedere se siete d'accordo con me.

P.P.S.:visto che più di un forumendolo ha frainteso, preciso. La prima frase è solo un incipit "ad effetto". Quello che critico in questo post non è la fotografia digitale ne' tantomeno lo sviluppo tecnologico, ma l'atteggiamento che in molti (troppi, secondo me) hanno assunto nei confronti della fotografia, con la scusa che "digitale è facile".
 
Reactions: Yaman

maxgemax

Biker forumensus
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Sporca
D'accordissimo! La digitale ti concede l'errore, forse troppo, e a quel punto scatti a morte e fotografi praticamente senza guardare. Il rito della reflex, l'inquadratura, la messa a fuoco e la conoscenza della macchina e poi l'attesa per lo sviluppo... mi sembra di essere un vecchio nostalgico, ma non mi piace la fotografia digitale...
 

moka

Biker ultra
27/2/08
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padova
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Come non darvi ragione, però per uno come il sottoscritto che le foto piace molto guardarle e poco farle, queste fotocamere mi hanno semplificato la vita.
D' altronde l' anima di una foto sta nel suo autore, dunque, una persona che ne "capisce" di foto (parlo naturalmente a livello amatoriale e non di prof.) tutta questa tecnologia "svaluti" un pochino il gusto di fare foto.Poi per il resto delle persone (me compreso) queste nuove "macchinette" diano un' aiuto notevole, anche in fatto di limitare i costi su foto che si potrebbero cestinare, ma che invece se fossero state fatte sul rullino le teniamo altrimenti sarebbero soldi sprecati.
 

mtbilly

Biker infernalis
16/10/06
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south-west Sardegna
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Canyon Neuron -Scott Scale
ah la mia vecchia Pentax K 1000 ! che bello era preparare tutta la borsa con obiettivi , filtri, rullini ,flash e quant'altro. studiare anche per un quarto d'ora l'immagine da catturare e poi scattare sperando di aver azzeccato esposizione ed apertura. era poesia . una cosa che mi sarebbe piaciuto fare era la stampa fotografica, ma ahimè non avevo lo spazio necessario ! ma questa è un'altra storia.
 

ADexu

Biker Prenuragicus
26/12/06
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PEJFUGA, Ichnusa island
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Torque + acciaio e pezzi vari
Vi dico solo un nome: Fuji Velvia 50 !!!!



Pellicola positiva (da conservare religiosamente in frigo!) dalla nitidezza spaventosa e dalla saturazione dei colori devastante, a livelli delle migliori Kodachrome 64 (e chi non sa cos'è il Kodachrome può anche smettere di leggere oltre) e dalla latitudine di posa molto stretta, difficile da esporre dunque ma se azzeccavi la lettura della luce dava delle soddisfazioni immense!
Una delle sue peculirità principali era anche il suo costo, ogni scatto era meditato a fondo e più di una volta mi son trovato a cercare luce e inquadratura per dei minuti per poi spostare il cavalletto senza scattare perchè non ero soddisfatto, non che poi gli scatti veri fossero da concorso ma l'importante era raggiungere lo scopo che ci si era prefissati e tanto bastava.
Perchè tanto impegno in uno scatto? Per il significato stesso di Fotografia: fotòs = luce + grafèin = scrivere
Se le "luci" che hai impressionato son brutte ciò che hai "scritto" non piacerà a nessuno....
 
Reactions: Boranga

ADexu

Biker Prenuragicus
26/12/06
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PEJFUGA, Ichnusa island
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Torque + acciaio e pezzi vari
Allora, visto che la discussione sta prendendo una piega "culturale", facciamo una storia minima del Kodachrome.
Tutte le pellicole diapositive in commercio sono formate da tre strati di materiale sensibile ai tre colori primari (rosso, verde e blu) che vengono restituiti immediatamente in fase di sviluppo della pellicola che contiene dunque dei pigmenti colorati. Il guaio dei pigmenti colorati è che per essere abbastanza sensibili alla luce devono essere relativamente grandi, ovvero una pellicola dalla buona sensibilità mostrerà una grana relativamente evidente. E' questo il motivo per cui le pellicole diapositive di solito hanno una sensibilità che non va oltre i 200 iso (ho provato per curiosità una fuji 1600, che poi non è altro che una 400 che poi viene tirata di 2 stop in fase di sviluppo prolungando i bagni di sviluppo: una porcheria!) e con le pellicole migliori che si attestano sui 50 iso.
Lo stesso discorso riguardo la grana è valido per le pellicole BN, ovvero più è alta la sensibilità e maggiore è la grana, solo che una pellicola BN da 100 iso ha una grana di gran lunga più fine di una pellicola diapositiva di pari sensibilità.
La genialata del Kodachrome è che si tratta a tutti gli effetti di una classica pellicola bianconero agli alogenuri di argento, solo che il materiale sensibile è steso in tre strati distinti e ciascuno filtrato per i tre colori fondamentali. Lo sviluppo avviene in tre fasi: nella prima si opera come per un comunissimo sviluppo in bianconero negativa, nella seconda le parti non occupate dagli alogenuri d'argento vengono "riempite" dei tre colori primari nei rispettivi strati, nella terza viene lavato via l'alogenuro d'argento che copriva le parti "trasperenti" dei tre colori. In questo modo si ottiene una diapositiva dai colori molto brillanti e saturi dato che sono stati introdotti in un secondo momento e non si tratta quindi di granuli colorati fotosensibili, la definizione è altissima per il fatto che la pellicola BN ha dei granuli molto fini e poi le immagini sono stabilissime nel tempo, ci sono fotoreporter e documentaristi che devono la salvaguardia dei loro archivi al fatto che hanno scattato in Kodachrome altrimenti ora le loro belle foto sarebbero inesorabilmente sbiadite e slavate dal tempo.
Ora basta immaginarsi cosa sia una dia scattata con una mitica pellicola Kodachrome da 64 iso

Purtroppo negli ultimi anni i laboratori che sviluppavano il Kodachrome sono diventati sempre più rari, già qualche anno fa in Italia non ce n'erano più e bisognava spedire negli USA, purtroppo la Eastman Kodak ha cessato la produzione di queste pellicole nel corso di quest'anno per il fatto che i professionisti, che erano i loro grandi clienti, sono tutti passati al digitale.
La pellicola Kodachrome era in produzione dal 1935!
Fine di un'epoca.....

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tecnologia%20e%20Business/2009/06/kodak-Kodachrome.shtml?uuid=40d37ec6-5f30-11de-b8ec-b5bd5d49d50c&DocRulesView=Libero
 

ADexu

Biker Prenuragicus
26/12/06
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PEJFUGA, Ichnusa island
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Torque + acciaio e pezzi vari
A proposito, questo scatto di Steve McCurry è uno fra i Kodachrome più famosi



Non stiamo parlanodo solo di una pellicola ma di una parte di storia della nostra società delle immagini
 

sembola

Moderatur cartesiano
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una nera e l'altra pure
Detto senza polemica, è un po' la nostalgia dei "bei tempi andati" che ricorda solo le cose positive e non quelle negative. Quello che scrive david è tutto vero, per carità, ma dimentica per esempio che con pellicole, acidi e carte la fotografia era un hobby molto costoso, il che impediva a molti di sperimentare e quindi di perfezionarsi...
Senza contare che la fotografia resta una forma di espressione, quelli che hanno niente da dire continueranno a fare foto insipide.
 

david_jcd

Redazione
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Nono, l'ho detto che era costoso...
Chiaro che nel primo post ho tralasciato tutti gli aspetti positivi della fotografia digitale, ma non era di quelli che volevo parlare.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Chiaro che nel primo post ho tralasciato tutti gli aspetti positivi della fotografia digitale, ma non era di quelli che volevo parlare.
Purtoppo nella vita ci tocca prendere il "pacchetto intero", i pregi coi difetti e viceversa...

Quello che però volevo puntualizzare è che un mediocre fotografo fa foto mediocri con una Pentax semiautomatica a pellicola come con l'ultima Canon digitale. Noi che andiamo in bici dovremmo sapere che il mezzo tecnico non serve a nulla senza manico...
 

david_jcd

Redazione
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esatto, esatto!
Si, io parlando del costo dicevo che, siccome fotografare costava, anni fa ci si pensava sopra un po' di più, prima di scattare.
 

Aleploch

Biker superis
10/9/07
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Non solo ci siamo tirati addosso gli aspetti negativi, ma anche alcuni di quelli positivi riguardo la fotografia analogica sono spariti. Mi spiego. Mio zio è fotografo professionista da decenni. Amante del ritratto (ha vinto diversi premi) e del bianco e nero. Anche lui ovviamente è stato comunque "costretto" ad adeguarsi prendendo macchine digitali per il proprio lavoro (mantenendo ovviamente un livello di qualità piuttosto alto), ma di contro ha dovuto far fronte a una riduzione pazzesca dei supporti per la fotografia tradizionale (carta, pellicole, acidi ecc ecc). Quindi se è vero che da un lato l'avvento del digitale ha salvato tanti amatori...che amatori restano...dall'altra ha penalizzato gli amanti di una certa arte di fare fotografia, siano essi professionisti o amatori.
Il mio non è un intento polemico ovviamente. E' solo sottolineare un ulteriore aspetto negativo che il fiorente mercato digitale ha "involontariamente" prodotto.
Buone foto a tutti!!

PS: io nessun apparecchio digitale, almeno per ora. Sia per un discorso prettamente economico sia perchè amo ancora la mia reflex Canon AE1 e la mia mitica Ricoh Gr1s!
 

maxgemax

Biker forumensus
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Sporca

Vero, vero... la tua "spada" è affilata e impietosa. Il mio intento era solo quello di puntualizzare un aspetto romantico della foto, quello del piacere della preparazione della foto (la ritualità che precede il gesto, come quella di prepararsi prima dell'uscita) e del piacere di riguardare le foto poi, che, a mio avviso, è stata cancellata dalla massa di foto scattate un po' a caso e memorizzate da qualche parte.
 

kiko5

Biker paradisiacus
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Non saprei, ho fatto tante dia e foto analogiche, sono poi passato al digitale. Sinceramente il digitale con il suo basso costo a scatto mi ha permesso di perfezionarmi e riavvicinarmi alla foto.
Vorrei anche sottolineare che i prof da sempre (analogico compreso) fanno centinaia di scatti per prenderne 2-3 buoni. Sinceramente con i costi dell'analogico non potevo permettermi di scattatare a cuor leggero, e in una domenica fotografica non potevo permettermi 10 rulli di velvia. Da questo punto di vista il digitale mi ha avvicinato al mondo prof.
Nessuno poi ci vieta di stare 15 minuti a scattare una foto...
Foto mediocri a giro ce ne sono tante, ma quello da sempre...
insomma per me il digitale è stata una cosa positiva...non me ne vogliate
Senza considerare la possibilità che offre la camera chiara, molto più alla portata di tutti seppur meno affascinante e poetica...
 

ADexu

Biker Prenuragicus
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Tutto vero quello che dici, quello che si intendeva prima è che la pellicola impone una certa "disciplina", il momento dello scatto è fondamentale e alla fine valutare velocemente la luce e da lì decidere se quanto suggerito dall'automatismo della macchina andava bene ose andava corretto in base al tipo di pellicola utilizzata diventava quasi un'istinto, o correggevi in una frazione di secondo o alcuni momenti erano persi per sempre. Un sensore per quanto sofisticato invece è sempre lo stesso quindi non si ragiona più sul "tipo di pellicola" che si sta usando e il fatto che lo stesso sensore sia gestito da un softwre che interviene in qualche modo non aiuta a capire a fondo cosa sta succedendo. A mio parere si è persa una parte di quella "sapienza" fotografica che era imposta dall'uso della pellicola, diapositiva a bassa sensibilità in primis.
Poi il digitale ha tantissimi vantaggi, fra questi se vogliamo anche il fatto di poter scattare senza andare a pensare tanto a quel 1/3 di stop in più o in meno, la correzione la faccio dopo con le curve di photoshop, rimane sempre che lo scatto se è ben riuscito piacerà, se è insulso e banale sarà solo spazio occupato sull'hard disk.
 

enzo dropone

Biker assatanatus
11/4/07
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Vanzago (milano)
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io non essendo capace di fare fotografie di qualità e non ho mai cercato di imparare (cosa che prima o poi dovrò fare) mi limito a riportare questa nota negativa riguardo alle fotocamere digitali:

prima con le vecchie macchine fotografiche le foto si sviluppavano tutte e le avevi materialmente nell' album, ora le hai sul pc e le guardi quando capita, non è più bello come prima che prendevi l'album e lo sfogliavi!

sfogliando un album di fotografie possono venire in mente molte cose
 

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