vado relativamente spesso in BDC (no non è vero, ci vado una volta ogni due settimane ) dovresti vedermi quando ho la fortuna di incrociare chi mi ha urtato con lo specchietto o sfiorato mentre pedalavo, oltre alla rabbia a cui ci abitua la nostra società esiste un approcio più tranquillo, di confronto e di scambio delle parti, non entro nei dettagli ma più o meno tutti quelli con cui ho avuto da discutere avevano qualcuno in famiglia che faceva BDC e mi hanno confermato che non avrebbero avuto il piacere di sfiorarlo o addirittura urtarlo.Il tuo discorso per quanto valido è utopistico e senza speranza. Non so se tu abbia la bdc ma ti sarà magari successo nei trasferimenti su asfalto con la mtb. L'intolleranza dei pedoni che racconti è la stessa degli automobilisti. Non importa che tu sia fuori la carreggiata dillà della linea, praticamente sull'erba o sia in mezzo. Gli dai fastidio, non ci devi stare e ti sorpassano mettendo a repentaglio la tua vita o come minimo ti strombazzano. Gli italiani. Gli stranieri molto meno o quasi mai. Ho imparato in Alto Adige che se senti una macchina che ti si mette dietro senza suonare e aspetta paziente il momento di superarti (distante) sai già senza guardare che avrà targa straniera. Se una macchina ti passa superdistante e senza accelerazione machista, quando ti affianca saprai già che è straniera 9 volte su 10 e ne avrai la conferma a soprasso finito quando vedi la targa. I pedoni offroad sono dello stesso ceppo degli automobilisti. Gli stranieri ti salutano (hallo, servus ecc.) gli italiani spesso e volentieri camminano in mezzo come le mucche e ti guardano con sguardo torvo in prima istanza. E' vero che spesso un sorriso e un saluto (cose che faccio sempre) li scioglie un pò. Non sempre. I migliori sono quelli che stanno in parte, ti vedono arrivare e per spostarsi e farti passare passano tutto dall'altra parte proprio quando sei vicino. Per fortuna io alla vista della gente rallento sempre molto e riesco a non prenderli e a non sdraiarmi sullo sdrucciolevole in frenata ma se gli fai notare il comportamento rischioso e incomprensibile apriti cielo. Sei tutto in parte, mi vedi arrivare.....perchè devi passare tutto in parte dall'altra e proprio quando sto arrivando? Secondo me è un riflesso condizionato, come quello dei runner che anche se hanno il marciapiede a fianco corrono sulle ciclabili.
Popolo senza speranze.
Siamo così fenomeni da prendercela con i pedoni (ovvero noi) quanto siamo automobilisti e con gli automobilisti (noi) quando siamo pedoni, sempre a darci appellativi, come se fossimo solo noi gli unici a fare giusto, ad avere la visione perfetta e gli altri a sbagliare.
Come diceva Mannarino "quanto punti un dito ricordati che nel pugno stringi altre tre dita, che puntano te stesso"
Siamo egoisti e di natura scontrosi, arroganti e pronti a tutto per essere superiori.
Detto ciò, concordo con te e con il tuo modo di comportarti sui sentieri.