Opinione Coronavirus: le occhiatacce a chi si muove in bici

Carmelo 74

Biker tremendus
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Il titolo è diverso..... Per colpa di chi non ha un minimo di coscienza e non riesce assolutamente a stare a casa ma esce a farsi il giro perché è egoista e menefreghista e non gli frega niente del prossimo, chi sta a casa rispettando non le regole che sono stupide grazie a voi e non solo tocca stare senza andare in bici molto ma molto di più.
Tutti inclusi, ciclisti, corridori, e tutte le categorie esistenti....
Grazie a tutti voi e rispettate il prossimo
Eccone un'altro che rosica! Nessuna argomentazione a sostegno delle sue idee, negazione di una parte del decreto, e offese per rafforzare l'idea.
W gli italiani
 
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Carmelo 74

Biker tremendus
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Green Marino
Eccone un'altro che rosica! Nessuna argomentazione a sostegno delle sue idee, negazione di una parte del decreto, e offese per rafforzare l'idea.
W gli italiani
Le idee se tu leggessi i 2500 post identici a questo le ho sempre dette ma molti scrivono perché hanno le dita non qualcosa d altro.
Non rosico per niente rispetto il prossimo e sappi che 4 conocenti del mio piccolo paese sono morti causa questo virus e magari non sapendolo contagiati proprio da chi circolava liberamente a cazzeggiare.....
 

bikerbull

Biker superis
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E' buffo che improvvisamente, solo perchè sono le uniche cose consentite rimaste, tali attività diventino di massa.
I supermercati sono sempre zeppi. Quello dove andavo io era semivuoto. Da due settimane c'e' sempre la fila ad ogni ora, ogni giorno. Avranno sempre bisogno di mangiare e fare acquisti improvvisamente? Vengono dall'estero dove c'e' la carestia?
Nelle ciclopedonali la domenica c'era qualche anima sparuta ogni tanto. Oggi c'e' lo struscio ad ogni ora, è impossibile ripettare le distanze anche volendo. Sono tutti li. Solo perchè si può! E anche perchè un sacco di gente e' a casa a spasso e non lavora.
Vogliamo parlare delle banche? Degli uffici postali? Avranno tutti bisogno improvvisamente di andarci?
:smile:

La gente è troppo abituata a fare il ca@@o che le pare per stare in casa come dovrebbe.
Esattamente quello che dicevo io in un altro forum. Guarda, la mia ragazza lavora in un super e la gente non ha minimamente cambiato il modo di vivere la sua ca..o di abitudinaria vita, anzi. La signora che entra 7 giorni su 7 continua ad entrare 7 giorni su 7 a comprare il panino e gli 80 grammi di prosciutto, piuttosto che comprare due panini e 160 grammi e stare a casa almeno un giorno su due, perché la legge lo permette, Aggiungi quelli che sono a casa dal lavoro e che vogliono il pane fresco quotidianamente, un marasma .Questo come esempio. Riportiamo la serie ''la legge lo permette'' in qualsiasi settore e la frittata è fatta. Nel forum di runner ci si lamenta, nell'altro il tizio con l'ansia pure perché deve uscire, il tizio che non mette il naso sul balcone e insulta ogni essere in movimento ma ordina il gioco della PS su Amazon perché a casa non sa che ca...o fare, quello che per portare a cagare il cane deve fare l'escursione di 5 km, piuttosto che il giro dell'isolato.Tutto perché la legge lo permette. Settimana scorsa prima che chiudesse gli impianti una mia collega continuava ad esortare a capire la gravita della situazione stile Apocalypse Now per poi prenotare una giornaliera sugli impianti perché probabilmente sarebbe stato l'ultimo Weekend disponibile per quest'anno. E' un periodo di merda nel quale le nostre viziate ''necessita'' vanno messe da parte, punto e basta. Pure la storia dei bike perseguitati, ma figurati.
 
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Boro

Biker meravigliosus
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Qui da noi stanno cominciando a passare le volanti con l'altoparlante nei quartieri stile arrotino: "state a casa".
E mi immagino già il leguleio di turno che dirà impettito, "ma la legge mi consente di ca@are il cane e di pisciarlo, di andare a fare la fila in ciclabile e al supermercato, ecc. ecc. E' nei miei diritti!"
Il provvedimento andrebbe condito anche col buonsenso.
 

sembola

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Se anche fosse un governo, e chiunque ha un ruolo di responsabilità, ha il compito di evitare il panico, dire "rassegnatevi a perdere qualcuno dei vostri cari" non è molto intelligente...
Perdonami ma non mi sembra che in Cina si siano mossi in maniera molto diversa dalla nostra...quindi credo che l'approccio italiano non sia sbagliato.
Il fatto che la Cina abbia avuto un approccio simile (nella forma, nella sostanza è stato molto diverso, non sto qua a spiegarlo) non significa di per sè che sia quello "giusto", inteso come quello "migliore" nel lungo periodo a livello complessivo.... può darsi ma può darsi anche di no, nel senso che non sappiamo come andrà a finire e quali saranno i danni con approcci diversi, ammesso che siano diversi per davvero.
Semmai dimostra semmai che ci sono delle somiglianze a livello di mentalità e di idea della comunità.

Preferisco uno stato che prova a lottare contro una pandemia piuttosto che uno che dice "vabbè, qualcuno dovrà morire".
Anch' io, e credo di averlo scritto chiaramente.
Ma non so se hai letto l'aggiunta che ho fatto al mio post precedente.
 

FOF

Biker serius
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Non si tratta di "smorfie" o "segnali latenti". Sono anni che veniamo offesi, ignorati o peggio abbattuti sulle strade. Siamo "i fancazzisti" , "quelli che rompono i coglioni a chi lavora" (la domenica mattina?) , quelli che "schiacciare un ciclista non è reato", quelli che "i ciclisti vadano a salvare il mondo ma fuori dalla strada". Quelli che se provano a protestare per le auto parcheggiate sulle rarissime piste ciclabili se va bene prendono un vaffanculo, se va male le mani in faccia.

No, non sono "in pace con quello che sto facendo". Proprio per niente.
Ma cosa ci azzeccano queste considerazioni con l’argomento dell’articolo? Le ipotetiche occhiatacce che ti vengono rivolte in questi giorni credi siano conseguenti al tuo status di biker illuminato? appartenente alla ristretta cerchia dei cittadini che vivono in Italia ma possiedono la cultura del vivere civile svedese? A mio parere ci crediamo meglio di quello che siamo, pieni di noi, nella convinzione che pestare 2 pedali ci elevi allo status di persone migliori. Qui si parla della paura della gente, isteria o meno, dobbiamo per una volta riflettere sul fatto che rinunciare alla nostra ca... di bici, anche se immotivatamente potrebbe essere parte di un segnale più importante: STATE A CASA.
 
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sembola

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Il provvedimento andrebbe condito anche col buonsenso.
Riborda col buonsenso.
Il buonsenso non esiste, quello che per me è buonsenso un'altro lo vede come egoismo e stronzaggine.
Se non dobbiamo uscire di casa per fare attività motoria lo scrivano nel decreto e finita lì.
 

Boro

Biker meravigliosus
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Riborda col buonsenso.
Il buonsenso non esiste, quello che per me è buonsenso un'altro lo vede come egoismo e stronzaggine.
Se non dobbiamo uscire di casa per fare attività motoria lo scrivano nel decreto e finita lì.
Sembola è impossibile fare una legge perfetta, specie in questo ambito.
Che fai 25 commi su come si va al supermercato, come si porta fuori il cane, come si fa l'attività sportiva a norma?
Qualche eccezzione rimarrà sempre fuori.
 
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Carmelo 74

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Le idee se tu leggessi i 2500 post identici a questo le ho sempre dette ma molti scrivono perché hanno le dita non qualcosa d altro.
Non rosico per niente rispetto il prossimo e sappi che 4 conocenti del mio piccolo paese sono morti causa questo virus e magari non sapendolo contagiati proprio da chi circolava liberamente a cazzeggiare.....
Li ho fatto morire io? La bici? O le uscite in gruppo al bar e discoteche, o altro?
Mi dispiace per i morti, ma non c'entrano nulla con me, anzi rispettarli non nominandoli in vano
 
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tunerz

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Brixia!
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la mia
Io vado al lavoro in bici,come ho sempre fatto..avendo però solo una enduro,mettendo il cambio nello zaino evoc e pedalando con scarpe con spd (e ovviamente casco da AM in testa,dato che ho solo quelli) ogni tanto qualcuno mi guarda male..sticazzi,se mi fermano ho la certificazione,mi sto spostando per lavoro,faccio 8km tra andata e ritorno e sono solo

Poi vabbè..sono di Brescia e anche oggi vedo gente che beatamente stava pescando
 

sembola

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Ma cosa ci azzeccano queste considerazioni con l’argomento dell’articolo? Le ipotetiche occhiatacce che ti vengono rivolte in questi giorni credi siano conseguenti al tuo status di biker illuminato? appartenente alla ristretta cerchia dei cittadini che vivono in Italia ma possiedono la cultura del vivere civile svedese? A mio parere ci crediamo meglio di quello che siamo, pieni di noi, nella convinzione che pestare 2 pedali ci elevi allo status di persone migliori. Qui si parla della paura della gente, isteria o meno, dobbiamo per una volta riflettere sul fatto che rinunciare alla nostra ca... di bici, anche se immotivatamente potrebbe essere parte di un segnale più importante: STATE A CASA.

Vedo che non hai compreso cosa ho scritto.

Questa "isteria" non è nata lunedì 9 alle 22.00. Si è esacerbata, ma è presente da anni nella società italiana. Chi, come me, va anche in bdc sa che cosa succede sulle strade italiane anche e soprattutto in giornate normali. Io non mi ritengo migliore di nessuno per il semplice fatto di andare in bici, ma neppure sono disposto ad essere additato ed essere carne da macello per chi pretende di possedere le strade e sfoga, da dentro ad un'autovettura, i propri problemi contro chi appare più debole e non in grado di rispondere colpo su colpo.

Io fino ad oggi sono stato a casa, come ho spiegato. Ma se dessimo retta agli alfieri del "buonsenso" dovremmo starci sempre, perchè "non paghiamo il bollo e rompiamo i coglioni a chi lavora".
 

sembola

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Certo lo scopo è terrorizzare la gente, al momento giusto tireranno fuori il vaccino(inutile) che già cè e sarà reso obbligatorio!
Faranno un bel po' di soldi(americani), senza nemmeno sporcarsi le mani, oppure si son stufati di far guerre..
Considerando che "gli americani" hanno offerto un miliardo di dollari per l'eventuale brevetto su un eventuale vaccino alla principale azienda europea, mi viene da pensare che in questo momento la certezza di fare un bel po' di soldi non ce l'hanno nè esiste il vaccino.
 
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Nicolai G16
Ho la soluzione gente .... girare in bici tra gli scaffali del supermercato di paese (così non infrangi il decreto, non rischi occhiatacce, non ti sfracelli e basta una sola autocertificazione).

Dedicato a quanti, per come rispondono qui sul forum, hanno bisogno di una vigliacca in più al giorno

Altra soluzione.

Portare gli scaffali fuori in monte cosicché si raggiungono due obiettivi insieme:

1) gli scaffali disposti su più superficie non creano assembramenti;
2) mentre si fa la spesa si fa moto, ovviamente dovranno essere previsti percorsi pedonali e ciclabili adatti.

Lo faccio io il presidente del consiglio!!
 
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leletronic

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21/10/11
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parma
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Non credo che ci sia questo "secondo fine". Del resto i "poteri speciali", sebbene mascherati, esistono già in alcuni paesi dell' UE nell' indifferenza di tutti, cittadini ed istituzioni. Nel caso specifico credo anche che le misure siano necessarie e forse perfino insufficienti.

Io mi riferivo a come sui social (anche quelli "ciclistici") si sia creato un clima di intimidazione nei confronti di chi, rispettando il DPCM sia nella lettera che nello spirito, esce o vorrebbe uscire in bicicletta (e guarda caso non nei confronti di chi corre). Basta scorrere i post nelle discussioni su questo forum, è pieno di diktat categorici, di offese neanche tanto velate, di dileggio aperto. Un coro interrotto solo dai pochi che hanno il coraggio di esporsi per riferire dubbi o far presente che in uno stato di diritto è la legge che conta e non quanto viene pubblicato sui social.

E mi sono sorpreso a riflettere di come i regimi illiberali si sono sempre retti anche e soprattutto sulle azioni dei "volonterosi carnefici".
Ho avuto modo di litigare sia sui social che nelle varie chat ciclistiche di cui faccio parte.Ho espresso il tuo identico pensiero,tra l altro difendendo gente che neanche conoscevo.Tutti inneggiamo alla libertà di pensiero e di ideologie,tutti a schierarsi a difesa delle minoranze etniche,sociali e sessuali,poi ci ergiamo a giudici alla minima occasione.
Resta il fatto che ho dovuto rinunciare al dialogo,troppi muri.
 

sembola

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Sembola è impossibile fare una legge perfetta, specie in questo ambito.
Che fai 25 commi su come si va al supermercato, come si porta fuori il cane, come si fa l'attività sportiva a norma?
Qualche eccezione rimarrà sempre fuori.
Ne sono consapevole.
Ma qua non stiamo parlando di un sotterfugio, di un cavillo sorto da una dimenticanza. C'è un decreto del Governo che espicitamente consente un'attività, c'è il sito ufficiale del Governo che chiarisce come l'attività sia consentita anche con la bici, e c'è una circolare del Ministero dell' Interno che chiarisce come non ci sia il limite del comune per gli spostamenti e le attività consentite.
Dopo di che se si vuole continuare a parlare di "cavilli" e "sotterfugi" ok, ma si passa da bischeri. E da noi in Toscana è una sentenza, come sa chi ha letto Malaparte.
 

PandaLeo

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Trieste
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Stoic
Sto uscendo poco, veramente poco ma sinceramente dalle mie parti tutti, ma tutti(a parte uno solo) i ciclisti che ho visto sono palesemente non appassionati ma solo persone che trovano il cavillo per uscire: ragazzini, padre e figlio fidanzati... Lo si nota dal tipo di bici, di abbigliamento e dalla manutenzione del mezzo.
Giusto per dire che chi apprezza lo sport apprezza la legge.
Ma sinceramente non mi permetterei mai di puntare il dito contro chi va al lavoro o chi esce p3r fare un giro tranquillo senza discese

Edit:sto uscendo poco in genere, non con la bici
 

sembola

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Ho avuto modo di litigare sia sui social che nelle varie chat ciclistiche di cui faccio parte.Ho espresso il tuo identico pensiero,tra l altro difendendo gente che neanche conoscevo.Tutti inneggiamo alla libertà di pensiero e di ideologie,tutti a schierarsi a difesa delle minoranze etniche,sociali e sessuali,poi ci ergiamo a giudici alla minima occasione.
Resta il fatto che ho dovuto rinunciare al dialogo,troppi muri.
I social sono un'ottima occasione per capire come la pensano davvero le persone che conosciamo.

Sia chiaro, io non pretendo di essere nel giusto a prescindere. Pretendo però che si possa discutere, nel rispetto reciproco. Nel momento in cui rifiuti il confronto il discorso è finito.
 

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