Ormai ci siamo. Tutti pronti a partire. Però permettetemi di farvi una raccomandazione: non voglio entrare nel merito dell'opportunità di aprire o no alle passeggiate, all'uso della bici, allo sport all'aperto. Voglio solo consigliarvi di non esagerare con gli sforzi in questo periodo. Non stressate l'organismo ed i polmoni. Perché vi dico ciò? Perchè un mio amico non ce l'ha fatta purtroppo. 56 anni, sano e sportivo. A detta dei medici ha giocato un ruolo determinante nel manifestarsi di sintomi gravi l'allenamento intensivo fatto addirittura una decina di giorni prima dei primi sintomi. Stava preparando una maratona. Sarà così? Sarà solo un'ipotesi dei medici? Non lo so io e credo non lo sappiamo con certezza nemmeno loro essendo un virus nuovo. Quello che è certo è che è un virus infame capace, in alcuni casi, di restare silente anche a lungo nell'organismo in attesa che le difese immunitarie si abbassino. E questo ve lo posso testimoniare personalmente in quanto
presumo che mia moglie sia stata contagiata avendo avuto un contatto a rischio e manifestando sintomi tipici anche se fortunatamente lievi ormai più di un mese fa e, nonostante ora non abbia quasi più nulla, perdura una febbre lieve e altri sintomi che ci fanno sospettare che il virus non sia ancora stato sconfitto del tutto.
Non mi dilungo ulteriormente. Sicuramente alcuni di voi non saranno d'accordo e altri metteranno qualche like. Però non si può negare che stiamo vivendo un periodo eccezionale che resterà a lungo nei libri di storia e ciò comporta che eccezionale deve essere anche la nostra cautela, la nostra pazienza e la nostra attenzione verso chi è più esposto di noi in questa situazione. Io e la mia famiglia, pur essendo passata la paura, restiamo chiusi in casa, in attesa di poter fare un tampone, per paura di poter contagiare altri.