Ci sono alcuni che non hanno mai cambiato bici dal 2011, anno in cui è uscito il primo bosch... il bosch successivo, quello di adesso, è stato aspramente criticato dai Boschimani stessi come Nicotrev. Non vedo progressi se non nelle geometrie dei telai più orientati alla discesa; fino a due anni fa non esistevano bici motorizzate per andare in discesa perché in discesa il motore non serve.
Le novità per il 2016 delle ebike Bosch
19 giugno 2015
Approfondimenti tecnici
Nella giornata di ieri Bosch ha annunciato le novità e gli aggiornamenti relativi al suo sistema per ebike che arriveranno nel 2016. Ecco il nostro approfondimento con tutti i dettagli:
1) Introduzione
Se negli anni scorsi le novità Bosch venivano presentate alla più grande fiera del settore ciclismo, nota come Eurobike, che si tiene a settembre a Friederischafen,
questanno Bosch ha voluto anticipare i tempi e ritagliarsi uno spazio tutto suo. Un altro segno della sempre minore importanza che hanno le fiere di settore in un mondo iperconnesso come il nostro.
Prima di entrare nei dettagli delle novità annunciate,
facciamo una breve premessa per capire il contesto in cui si collocano queste novità.
Il ruolo di Bosch è stato fondamentale per rilanciare la categoria delle bici elettriche, presentandole agli occhi dei consumatori come mezzi finalmente maturi e pienamente affidabili. Il brand conosciuto al grande pubblico, la qualità dei motori Bosch, lattenzione nella scelta dei partner commerciali e
la serietà nel trattare lassistenza post-vendita hanno contribuito alla diffusione delle bici elettriche, e hanno spinto i concorrenti ad offrire sistemi di maggiore qualità. Bosch è ormai ben conosciuta nel settore, tanto che molte persone chiedono una bici elettrica Bosch, senza sapere che
Bosch fornisce solo componenti (come motore, batteria ed altri) ai produttori di bici, che li montano sui propri modelli.
Nellultimo paio danni però
Bosch è rimasta un po sorpresa dallesplosione del fenomeno mtb elettriche. I motori Bosch sono stati progettati principalmente per un uso urbano o cicloturistico. Si adattano abbastanza bene alluso offroad, tanto che moltissimi e-bikers li utilizzano con soddisfazione, ma per le mtb elettriche
i motori della concorrente Yamaha si sono dimostrati migliori, principalmente per due motivi: la maggiore coppia (che permette migliori accelerazioni anche in salita, e una buona spinta anche a basse velocità) e la possibilità di usare una doppia corona (ampliando quindi i rapporti a disposizione e rendendo possibile pedalare anche su salite dalle pendenze estreme, come se ne incontrano non raramente in offroad).
Il maggiore interesse di Bosch per lambito urbano e cicloturistico è stato confermato anche nel 2015, anno in cui la maggiore novità sono stati i sistemi di cambio elettronico o addirittura automatico, realizzati in collaborazione con
Sram,
Shimano e Nuvinci (
qui il nostro approfondimento sui sistemi Bosch 2015). Questi sistemi di cambio sono per il momento utili soprattutto in città, per favorire un uso semplice e immediato del cambio a chi vuole semplicemente usare la bici per spostarsi da un punto allaltro (ricordiamo inoltre che usare il rapporto giusto è fondamentale per far lavorare il motore in piena efficienza). Chi vede la bici più come un mezzo sportivo, come gli appassionati di mtb elettrica, preferisce solitamente usare cambi tradizionali con deragliatore, che permettono la massima precisione nella gestione della cambiata, senza affidarsi ad algoritmi automatici che potrebbero non adattarsi alle condizioni di guida offroad.
La grande sfida per Bosch per il 2016 era quindi quella di recuperare terreno nel settore delle mtb elettriche, offrendo un motore più adatto. Ed è proprio quello che è successo. Non sono ancora disponibili motori Bosch con doppia corona (nonostante
alcuni brevetti depositati da Bosch negli scorsi mesi) ma
andiamo a vedere in dettaglio cosa Bosch ha annunciato ieri.
2) Nuovo motore Performance Line CX
Il nuovo motore presentato da Bosch è unevoluzione (anche nel nome) della Performance Line già presente lanno scorso. Il nuovo
Performance Line CX porta il valore di coppia massima a 75Nm. Ricordiamo che il motore Yamaha ha una coppia massima di 70Nm, mentre quello Bosch dellanno scorso arrivava a 60Nm. Il nuovo motore dovrebbe quindi offrire una spinta molto più forte in fase di accelerazione, e in salita anche a basse velocità. Il reparto marketing Bosch parla di Direct Flow per indicare che il motore dovrebbe fornire una spinta chiaramente percepibile anche a una cadenza di sole 20 pedalate al minuto.
Il range di assistenza sarà più ampio di ora, andando dal 50% al 300% della potenza erogata dal ciclista. Il Performance dellanno scorso andava solo dal 50% al 275%. (Chiarimento:
come sappiamo, i motori dotati di sensore di potenza rilevano la potenza erogata dal ciclista e la moltiplicano per un fattore che dipende dal livello di assistenza; se il ciclista eroga 100W, il motore Performance Line CX potrà quindi erogare dai 50W (50%) ai 300W (300%), con una potenza totale (motore + ciclista) di rispettivamente 150W e 400W. Chiaramente, maggiore è la potenza erogata dal motore, minore sarà lautonomia, quindi bisogna nelluso trovare un equilibrio fra questi fattori).
Il nuovo motore è anche leggermente più piccolo, cosa che permetterà una migliore geometria dei telai delle mountain bike biammortizzate, e in particolare una migliore cinematica dellammortizzatore posteriore. Sembra che anche il fattore Q sia stato ridotto (il fattore Q è la distanza fra i piani di rotazione delle pedivelle: semplificando un po, con un fattore Q più piccolo la distanza fra i piedi sui pedali è minore).
I motori della Active Line e della Performance Line continueranno ad essere prodotti senza variazioni.
3) Nuova batteria Power Pack 500
Unaltra critica che veniva spesso rivolta al sistema Bosch riguardava la capacità della batteria.
Bosch forniva batteria da 300Wh o da 400Wh. Ancora una volta, pur essendo questi valori più che sufficienti per un uso urbano o cicloturistico, chi va in mtb elettrica ha spesso bisogno di una maggiore capacità, dato lalto consumo che si ha sulle salite ripide. Poter coprire un maggiore dislivello in salita vuol dire poter divertirsi ancora di più in discesa.
Per questo
Bosch ha presentato una nuova batteria da 500Wh, un incremento del 25% sulla Power Pack 400 dellanno scorso.
Il peso è aumentato solamente di 100 grammi, ed è ora di circa 2,6 kg (190Wh/Kg). La nuova batteria ha esattamente la stessa forma delle batteria Active Line e Performance Line dellanno scorso (è però diversa dalle batterie Classic +). La batteria sembra essere composta da 40 celle, ognuna con una capacità di 3400 mAh. Quando è completamente scarica, la batteria può essere ricaricata in circa 4,5 ore. Anche questo modello, come quelli degli anni scorsi, può essere montato sia sul tubo obliquo del telaio, che sul portapacchi (la prima soluzione è naturalmente la migliore per un uso sportivo).
Il prezzo della Power Pack 500 dovrebbe aggirarsi sugli 800, un prezzo decisamente alto ma giustificato dai controlli di qualità effettuati su ogni cella solo le migliori e più affidabili vengono usate per comporre la batteria.
4) Novità relative al sistema di controllo Nyon
Il display Nyon della Bosch
Anche il sistema di controllo per ebike Bosch Nyon ha ricevuto alcuni aggiornamenti. Anzi, questi saranno gli aggiornamenti effettivamente disponibili prima di tutti, in quanto
dovrebbero arrivare entro pochi mesi con un aggiornamento del firmware. Si parla della possibilità di inserire fino a 10 tappe intermedie in un percorso, e di un nuovo sistema di calcolo del percorso ottimizzato per le e-mtb (anche se ciò dipenderà probabilmente dalla effettiva disponibilità di mappe con sentieri offroad). Per altre novità minori potete consultare la pagina del sito Bosch linkata in fondo allarticolo
5) Novità sui sistemi di cambio automatico
Il cambio NuVinci H|Sync, automatico e a variazione continua
Bosch ha presentato anche alcune piccole novità relative ai sistemi di cambio automatico. Lintegrazione con il
cambio automatico a variazione continua Nuvinci prevede ora anche la possibilità di simulare un cambio tradizionale a 9 velocità. Lintegrazione con i cambi al mozzo
Shimano Di2 è migliorata con la funzione Auto-Downshift, che innesta automaticamente la prima marcia quando la bici si ferma (ad esempio a un semaforo). Infine il cambio automatico al mozzo
Sram può ora essere controllato manualmente se si preferisce. Per maggiori informazioni su questi interessantissimi sistemi di cambio automatico (in particolare il Nuvinci a variazione continua può essere secondo noi molto utile) potete leggere il nostro approfondimento sui
sistemi per bici elettriche Bosch del 2015.
6) Conclusione
Si tratta indubbiamente di novità molto interessanti, soprattutto per gli appassionati di mtb elettriche.
Il problema principale per noi in Italia sarà vedere quando queste novità saranno effettivamente disponibili. Continuano infatti i ritardi di consegna di queste bici, data la grande domanda che ha preso in controtempo tutti i produttori. Se già il mercato tedesco è caratterizzato da ritardi, quello italiano è stato finora ancora più indietro. Staremo a vedere.
Foto tratte dal
sito Bosch ebike.