d'accordo pure io, aggiungo solo un paio di cose, una curiosità, eventualmente da riportare ai signori del parco, ed una informazione di servizio.
la prima:
ieri ho fatto un giretto nel tardo pomeriggio ed ho incontrato un paio di volte una allegra famigliola di turisti credo tedeschi (babbo, mamma e figlioletta); al secondo incrocio il tipo mi ferma e mi chiede se potevo confermargli l'ingresso delle tre grazie, che aveva fatto il giorno prima seguendo una traccia gps; insomma, i tre sono in vacanza al conero per due settimane ed uno degli scopi principali della vacanza è proprio andare in mtb sul monte; mi ha poi assicurato che in campeggio c'erano altri turisti (tutti stranieri) con le stesse intenzioni e che sarebbe veramente un peccato se i sentieri dovessero essere chiusi, perché il nostro territorio potrebbe attirare molti bikers; oltre a ciò mille complimenti ed un messaggio per il parco da parte dei simpatici crucchi: siamo venuti qui apposta per la mtb!!!
la seconda:
oggi sono stato a trovare Ciro ed ho avuto modo di parlare un po' con Raffaele ("Copparo"), che a sua volta proprio ieri è stato a parlare con i responsabili dell'Ente parco; riporto quanto mi ha detto: la chiusura del parco non sarebbe tanto motivata dal transito dei bikers e dei furgoni, ma dagli interventi a danno della natura, da quelli "irrimediabili", come il taglio di piante sane, a quelli "rimediabili", ma comunque ritenuti gravi, come la costruzione di rampe e strutture varie; il Parco sarebbe disposto a sedersi ad un tavolo, ma invita i bikers a costituirsi in una Associazione, presso la quale chi gira al monte dovrebbe essere tesserato, con dei responsabili ufficiali; i membri di tale Associazione sarebbero tenuti a rispettare delle regole, e a segnalare al Parco stesso (che a sua volta dipende dalla Forestale) la presenza di "altri" ciclisti non rispettosi delle regole stesse; sempre a quanto riportato il Parco sarebbe meno interessato ad una petizione non ufficiale (Raffaele fa osservare che la stessa cosa la potrebbero fare quelli che girano a piedi per mandarci via...). Copparo sarebbe disposto a mettere in mezzo la sua Associazione che ha già un bel numero di iscritti (mi sembra di aver capito un centinaio), ma non so quanto questa cosa potrebbe riscuotere successo tra i frequentatori del forum (opinione mia, ricavata dalle ultime vicende delle Pecore Nere...); certo è che i suoi interessi nella questione vanno ben più in là della possibilità di girare o meno al monte che affligge ciascuno di noi: dagli sviluppi della storia dipende probabilmente anche il numero di bici che il suo negozio (e forse anche altri della zona) può vendere ad Ancona...
Qualcuno forse riterrà questa considerazione poco decoubertiana, io la vedo da un punto di vista un po' diverso, e cioè che dal peso dell'interlocutore dipende anche l'ascolto di chi deve decidere (cioè sempre il Parco).
Scusate la lunghezza dell'intervento, spero che possa essere di aiuto.
ci si aggiorna qui e ci si vede - se non prima - il 25 a metà monte (io probabilmente un po' sul tardi...)
salut
ste