come si affronta una curva veloce?

Jaco MtB

Biker forumensus
beh... per iniziare dipende dalle condizioni del fondo (scassato,fango,ghiaia,terra ascutta,erba...) e dalle gomme che monti (cerca di trovare,soprattutto all'anteriore il giusto compromesso tra gripposità e scorrevolezza: ovvero la bici non deve avere lo slancio di un Caterpillar ma nemmeno partirti via a ogni curva)oltre che dal tipo di curva (+o- stretta).
Detto ciò io cerco di usare poco il manubrio e di piegarmi il + possibile;peso dietro per fare passare la ruota anteriore su ostacoli anche inaspettati.
Io faccio sempre così (a meno di fondi saponette come fango viscido e ghiaccio)
arrivo e prima della curva mi alzo in piedi cercando di oppormi più che posso all'aria in mododa frenare la bike ma non troppo e in un lampo all'imbocco della curva peso dietro e colpo di reni come a lanciare la bici in avanti... è molto meglio affrontare la curva mantenendo sempre una certa velocità che funge da stabilizzante
Poi nelle curve molto larghe vado via tranquillo piegando alla Moto Gp e in quelle strette strettine mi alzo con il peso del corpo premendo di + sull'anteriore in modo che mantenga la direzionalità e non sfugga
 

folpi

Biker popularis
31/12/11
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vermegliano
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Il fondo è quello tipico del carso (rocce, terra rossa,radici) e lo affronto con coperture schwalbe black jack.Comunque alla prossima uscita proverò a seguire i tuoi consigli, così forse eviterò di fare visita all' ennesimo cespuglio di rovi.
Grazie
 

meteor

Biker extra
5/6/09
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beh... per iniziare dipende dalle condizioni del fondo (scassato,fango,ghiaia,terra ascutta,erba...) e dalle gomme che monti (cerca di trovare,soprattutto all'anteriore il giusto compromesso tra gripposità e scorrevolezza: ovvero la bici non deve avere lo slancio di un Caterpillar ma nemmeno partirti via a ogni curva)oltre che dal tipo di curva (+o- stretta).
Detto ciò io cerco di usare poco il manubrio e di piegarmi il + possibile;peso dietro per fare passare la ruota anteriore su ostacoli anche inaspettati.
Io faccio sempre così (a meno di fondi saponette come fango viscido e ghiaccio)
arrivo e prima della curva mi alzo in piedi cercando di oppormi più che posso all'aria in mododa frenare la bike ma non troppo e in un lampo all'imbocco della curva peso dietro e colpo di reni come a lanciare la bici in avanti... è molto meglio affrontare la curva mantenendo sempre una certa velocità che funge da stabilizzante
Poi nelle curve molto larghe vado via tranquillo piegando alla Moto Gp e in quelle strette strettine mi alzo con il peso del corpo premendo di + sull'anteriore in modo che mantenga la direzionalità e non sfugga

In pratica sbagli tutto. Apri anche il ginocchio in curva?:il-saggi:
 
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frullo81

Biker cesareus
29/6/11
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Podenzano (PC)
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Bike
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Molto bello il video,da principiante ti posso dire che l'importante è affrontare le curve e le discese in generale in piedi,con le gambe non rigide,ma leggermente piegate in modo che ammortizzano (soprattutto se hai una front)se la curva è larga non attaccarsi ai freni,ma lasciare correre la bici,e caricare bene l'anteriore con le braccia non tese e con i gomiti larghi. Il resto con un po di pratica dopo un po viene naturale e li viene il brutto,cioè si inizia ad andar meglio,si esagera per star dietro a quelli più capaci e ci si fa male,come ha fatto qualcuno che conosco:hahaha::????::smile:
 
C

Cristian Peterlin

Ospite
Sono un neofita (innamorato della MTB da poco più di un anno) assolutamente incapace di affrontare una curva veloce!!!!(ultimo dritto questa mattina per fortuna senza conseguenze).
Da dove comincio??? grazie e saluti a tutti:help:
Ciao Folpi, sono maestro alla Scuola MTB Castello di Masino Outdoor, cerco di spiegarti in modo abbastanza schematico (non posso vedere il video perchè ho problemi di audio):

  1. Avvicinati alla curva nella posizione "di base" (in piedi, gambe piegate, sguardo avanti).
  2. Se vai troppo veloce, rallenta! Sennò dovrai frenare in curva con il rischio di cadere.
  3. Imposta la curva stando verso la parte esterna;
  4. Lo sguardo è SEMPRE rivolto all'uscita della curva (ricordati che la bicicletta va dove guardano gli occhi).
  5. Abassa il piede esterno, appoggia tutto il tuo peso su di esso e inclina la bici; questo serve per bilanciare il peso sulla bicicletta e per avere più aderenza sulla spalla della gomma posteriore (con l'interno basso ti fai male!! Con i piedi pari le gomme tengono meno).
  6. Tieni forte la manopola interna, ma senza girare la ruota (le conseguenze non sarebbero positive).
  7. Affronta tutta la curva rispettando i punti 4, 5, 6. Se riesci sposta il sedere verso l'esterno della curva per caricare ancor più il pedale.
  8. !!!!Se la curva è ampia tieniti pure all'esterno. Se invece è stretta, dopo essere entrato all'esterno, tagliala all'interno e poi punta di nuovo l'esterno (come in Formula1, MotoGP, ecc..). In tal modo la traiettoria risultra quasi "rettilinea".
  9. Appena terminata la curva tira su la bici e riprendi a pedalare.

    NON FRENARE IN CURVA!!!! Se proprio devi farlo usa il freno posteriore moderatamente. Per usare l'anteriore devi avere molta sensibilità.

    Non so se sono stato chiaro...
 

prebike

Biker popularis
28/1/10
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Ragusa
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Ciao Folpi, sono maestro alla Scuola MTB Castello di Masino Outdoor, cerco di spiegarti in modo abbastanza schematico (non posso vedere il video perchè ho problemi di audio):

  1. Avvicinati alla curva nella posizione "di base" (in piedi, gambe piegate, sguardo avanti).
  2. Se vai troppo veloce, rallenta! Sennò dovrai frenare in curva con il rischio di cadere.
  3. Imposta la curva stando verso la parte esterna;
  4. Lo sguardo è SEMPRE rivolto all'uscita della curva (ricordati che la bicicletta va dove guardano gli occhi).
  5. Abassa il piede esterno, appoggia tutto il tuo peso su di esso e inclina la bici; questo serve per bilanciare il peso sulla bicicletta e per avere più aderenza sulla spalla della gomma posteriore (con l'interno basso ti fai male!! Con i piedi pari le gomme tengono meno).
  6. Tieni forte la manopola interna, ma senza girare la ruota (le conseguenze non sarebbero positive).
  7. Affronta tutta la curva rispettando i punti 4, 5, 6. Se riesci sposta il sedere verso l'esterno della curva per caricare ancor più il pedale.
  8. !!!!Se la curva è ampia tieniti pure all'esterno. Se invece è stretta, dopo essere entrato all'esterno, tagliala all'interno e poi punta di nuovo l'esterno (come in Formula1, MotoGP, ecc..). In tal modo la traiettoria risultra quasi "rettilinea".
  9. Appena terminata la curva tira su la bici e riprendi a pedalare.

    NON FRANARE IN CURVA!!!! Se proprio devi farlo usa il frano posteriore moderatamente. Per usare l'anteriore devi avere molta sensibilità.

    Non so se sono stato chiaro...


bello questo post, molto bello anche il video.
l'anno scorso feci anche io queste domande per capire questo concetto, ci vuole un pò di pratica per renderlo istintivo però è quella la tecnica giusta Folpi.
 
C

Cristian Peterlin

Ospite
In pratica a una forza che ci spinge verso l'interno noi con il corpo andiamo verso l'esterno per bilanciare le forze,giusto?:nunsacci:

SNI (si e no).
In realtà ci sono diverse forze che agiscono in una curva.

La pressione sul pedale esterno e lo spostamento del bacino essenzialmente servono ad AUMENTARE la FORZA DI ATRITO della spalla interna del copertone.

Le forze che portano la bici a "cadere" veso l'interno (gravità e non ricordo il nome dell'altra) vengono bilanciati sia dalla forza centrifuga che dal peso sul pedale; la prima porta la bicicletta a scivolare verso l'esterno, ma lo slittamento viene impedito dalla pressione sul pedale esterno.
C'è anche l'effetto volano delle ruote (quello che ci permette di andare in bici senza mani sul manubrio) ma, visto il peso ridotto delle stesse, è "quasi" trascurabile.

La pressione sulla manopola interna va applicata in tutta la curva e aumentata nel punto più stretto della stessa, per aumentare l'atrito della ruota anteriore nel momento in cui si sfrutta (anzichè contrastarla) l'accelerazione centrifuga che ci porta ad USCIRE DALLA CURVA PIU' FORTE di come siamo entrati.
Anche la pressione sul pedale funziona in modo analogo; in caso di terreno asciutto e compatto si possono anche tenere i piedi pari per dare maggior spinta (= in gergo "pompare" una curva).

NB: sono un Maestro di MTB, non un fisico, perciò la spiegazione può risultare un po' confusa.
 

ecox

Biker assatanatus
18/11/09
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Ciao Folpi, sono maestro alla Scuola MTB Castello di Masino Outdoor, cerco di spiegarti in modo abbastanza schematico (non posso vedere il video perchè ho problemi di audio):


Lo sguardo è SEMPRE rivolto all'uscita della curva (ricordati che la bicicletta va dove guardano gli occhi).

secondo me questo è il punto più sottovalutato da molti biker.

:il-saggi:
 
C

Cristian Peterlin

Ospite
secondo me questo è il punto più sottovalutato da molti biker.

:il-saggi:

Opinione da uno che ha insegnato a molti biker (più o meno esperti)?
Non è che venga sottovalutato.. Si tende sempre, per paura, a guardare il pericolo (qualunque esso sia).
Nel caso di una curva i pericoli sono andare dritto e colpire ostacoli con le gomme; il risultato è che si guarda all'esterno per "capire dove posso cadere" e in basso per cercare di evitare gli ostacoli.

Nei corsi che faccio, una buona dose di esercizi riguardano proprio questo aspetto: guardare avanti sul percorso, sempre!
Non credo sia sottovalutato, è davvero una cosa difficile. Ed è uno dei limiti più grossi per lo sviluppo di una guida sicura (prima) e veloce (poi).

(Sono tutti pareri miei non confermati da alcuno studio)
 

ecox

Biker assatanatus
18/11/09
3.019
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Opinione da uno che ha insegnato a molti biker (più o meno esperti)?
Non è che venga sottovalutato.. Si tende sempre, per paura, a guardare il pericolo (qualunque esso sia).
Nel caso di una curva i pericoli sono andare dritto e colpire ostacoli con le gomme; il risultato è che si guarda all'esterno per "capire dove posso cadere" e in basso per cercare di evitare gli ostacoli.

Nei corsi che faccio, una buona dose di esercizi riguardano proprio questo aspetto: guardare avanti sul percorso, sempre!
Non credo sia sottovalutato, è davvero una cosa difficile. Ed è uno dei limiti più grossi per lo sviluppo di una guida sicura (prima) e veloce (poi).

(Sono tutti pareri miei non confermati da alcuno studio)

ho espresso male un concetto che in realtà è molto simile al tuo.

Volevo dire che molti biker non riuscendo ad applicare quel concetto presentano forti limiti in discesa non riuscendo a far correre via la bici in uscita curva.

Il concetto fondamentale è guardare alla prossima curva quando ancora si sta affrontando la curva.

Rimango comunque dell'idea che molti biker non hanno ben chiaro questo concetto, al di la dei discorsi sulla paura che sono assolutamente veri.


In curva la testa dovrebbe essere rivol
 

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