Report Come nasce una bici?

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Biker ciceronis
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Augusta Taurinorum
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Kona Process 2015
Comunque lo scopo dell'articolo non era dimostrare che concepire una bici è come progettare un sincrotrone...era solo per soddisfare una curiosità (per chi ce l'aveva).
Io vorrei sapere come "belino" sei riuscito ad entrare lì. Io in tanti anni, lavorando dentro le aziende come collaboratore, non ho mai avuto libertà di curiosare in giro (pur accompagnato)
 

Etien

Biker superioris
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Si chiama specializzazione.
Mettetevi in testa che anche una bici per essere concepita e realizzata ha bisogno di più figure specializzate. Nell' articolo ci si è concentrati sul concepimento, mancano tutte le fasi di realizzazione. Il progettista che ha definito geometrie, spessori etc, non è lo stesso che deve pensare alla realizzazione dello stampo (in caso di carbonio) o lavorazioni e trafilature etc. (nel caso di metalli). Per fortuna, aggiungo io, altrimenti saprebbe poco sia di una fase che dell' altra.
Pensate che anche un' azienda come Mondraker si sia rivolta (magari anche tutt' ora) ad uno studio esterno come la Cero Design ,che conta una 90na di persone tra designer, modellatori e progettisti, solo per le grafiche e qualche linea più o meno morbida? Lo stesso gruppo Pierer con Kiska e la stessa Cero già citata?
Specialized lo scorso inverno cercava modellatori CAS per il suo R&D.
Non voglio certo sminuire il lavoro di certe figure, non avrei neanche le competenze, penso però che allo stato attuale si parte da basi già molto raffinate ma guardando i prezzi si direbbe che ogni anno riprogettano tutto dall'inizio. Siamo una vacca da mungere, c'è poco da fare.
 

albatros_la

Biker marathonensis
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Ma non è assolutamente vero.
Lo sai qual' è il significato di design? Estetica e funzionalità.
Lavoro da più di 15 in campo spaziale e ti posso garantire che di designer non ce ne sono. Ci sono i design engineer, o architect, che mai hanno disegnato qualcosa se non all'università o per i casi loro, perché nulla , ma proprio nulla viene fatto per essere bello. Se c'è l'uomo di mezzo si guarda all'ergonomia, ma oserei dire che è un fattore secondario rispetto alle esigenze di sopravvivenza (Life support). Non lo si fa soltanto dove lavoro io, posso testimoniare che è così in tutto il settore e non potrebbe che essere così, sia in ambito commerciale che istituzionale, scientifico o militare che sia (li conosco tutti per esperienza diretta).
In ambito aeronautico civile (no da diporto, che è assimilabile alla bicicletta) c'è più spazio per lo stile in cabina, ma con vincoli molto stretti perché peso e spazio sono quelli che sono (qui sì, si parte dai bozzetti). L'esterno è quasi totalmente asservito alle esigenze aerodinamiche, con i vincoli dettati dagli spazi interni e della propulsione (anche soltanto nel mondo dell'auto non è così). L'estetica che rimane sono il colore e i loghi, ma sono gestiti dal cliente, non da chi produce il velivolo.
D'altro canto se, ad esempio, si progetta una pressa, una piega tubi, un rullo compressore, o qualsivoglia macchinario industriale, che cosa se ne fa di uno che ne cura l'estetica? Se c'è un operatore deve esserci l'ergonomia, ma il resto è pura funzione, perché macchinari del genere che sacrificano anche solo un briciolo di funzione all'altare dell'estetica non avrebbe senso venderli né comprarli.

Ho la sensazione che molti utilizzino il termine "design" pensando che sia ubiquamente riconosciuto come sinonimo di "disegno industriale". Nel mondo dell'industria l'"industrial design" è la branca che si occupa del bozzetto, dello stile, con un occhio all'ergonomia e alla praticità se sono richiesti. Il "design" è invece il progetto, ed è appannaggio dell'ingegneria, sia di dettaglio che di integrazione dei vari sistemi ingegneristici se il prodotto è complesso. Credo che questo fraintendimento linguistico generi confusione ai più.
 

cit

Biker ciceronis
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Augusta Taurinorum
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Kona Process 2015
@albatros_la indovina in che settore lavoro da più di vent’ anni? … quasi, sono “solo” un modellatore 3d.
Non ho mai avuto piacere di lavorare nell’ areospaziale, chiaro che un satellite ha poco di estetico e che un designer puro non serve ma appunto già un velivolo di necessita di uno studio del design degli interni e tutto quel che segue. Anche l’ esterno se vogliamo, nonostante tutti i vincoli tecnici che ci sono. Come in effetti hai puntualizzato tu.
Ma anche un macchinario, magari solo per raggruppare i comandi e un display con un’ ergonomia più piacevole.

Evitiamo la discussione sul termine designer, in effetti all’ estero chiunque abbia a che fare con qualcosa di tecnico è un designer ma da noi (Italia) si indica colui che ha l’ idea e la sviluppa con un disegno soprattutto dal lato estetico.

Quello che mi da fastidio è la tendenza a sminuire il lavoro del designer, relegato ad essere quello che disegna senza sapere che fa o se è fattibile o che butta giù 2 grafiche e 2 colori sul prodotto finito. Andatelo a dire a Giugiaro per esempio.

Ma torniamo in topic, ti è piaciuto l’ articolo?
 

albatros_la

Biker marathonensis
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@albatros_la indovina in che settore lavoro da più di vent’ anni? … quasi, sono “solo” un modellatore 3d.
Non ho mai avuto piacere di lavorare nell’ areospaziale, chiaro che un satellite ha poco di estetico e che un designer puro non serve ma appunto già un velivolo di necessita di uno studio del design degli interni e tutto quel che segue. Anche l’ esterno se vogliamo, nonostante tutti i vincoli tecnici che ci sono. Come in effetti hai puntualizzato tu.
Ma anche un macchinario, magari solo per raggruppare i comandi e un display con un’ ergonomia più piacevole.

Evitiamo la discussione sul termine designer, in effetti all’ estero chiunque abbia a che fare con qualcosa di tecnico è un designer ma da noi (Italia) si indica colui che ha l’ idea e la sviluppa con un disegno soprattutto dal lato estetico.

Quello che mi da fastidio è la tendenza a sminuire il lavoro del designer, relegato ad essere quello che disegna senza sapere che fa o se è fattibile o che butta giù 2 grafiche e 2 colori sul prodotto finito. Andatelo a dire a Giugiaro per esempio.

Ma torniamo in topic, ti è piaciuto l’ articolo?
L'articolo raggiunge lo scopo di far capire a chi non la conosce qual è la genesi del prodotto bici, perlomeno secondo Scott e con le necessarie semplificazioni. Quindi da questo punto di vista per me è un buon articolo, anche se "model(l)izzazione", seppur sdoganato a furor di popolo, mi faccia sempre venire l'orticaria ;-)
 
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DG_MTBiker

Biker serius
20/10/18
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Wilier 101FX, Rotwild RCC06
Pegoretti avrebbe detto che sono telai senz'anima...e lo dico da uno che ha lavorato per anni su una produzione di telai in serie....

Comunque per me l'implementazione originale di Bolt resta ancora migliore di quella Scott. L'ammo sta più basso, è più accessibile e gli altri spazi vuoti sono sfruttati meglio, installazione del telescopico compresa.
 

czarn

Biker superis
28/6/10
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udine
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D'accordo, per gli appassionati è di sicuro affascinante ma concettualmente (semplificando all'estremo) sembra come certe amministrazioni statali: uno porta la carta, un altro fa la fotocopia, un altro ancora porta la copia all'interessato e così via... e noi paghiamo il conto.
pensa, anche il pane lo fanno in tre. e si fanno pagare!
 

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