Comando per il controllo del sistema di accelerazione e frenante

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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marco

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[Comunicato stampa] I comandi dei veicoli come sappiamo sono disposti in modo che, nella guida, non si tolgano le mani dal manubrio.
Ciò implica che il guidatore, per rallentare, deve agire sulla leva del freno con le dita della stessa mano con una certa destrezza e, soprattutto in caso di emergenza, riuscire a frenare senza ripercussioni negative per se stessi ed altri.
Il compito di questo dispositivo è, quindi, nel assicurare le più ampie garanzie di affidabilità e di sicurezza nell'uso.
Un ulteriore scopo del presente trovato e quello di fornire un dispositivo che possa essere prodotto utilizzando elementi e materiali di comune reperibilità in commercio e che inoltre sia competitivo, da un punto di vista economico.
Il dispositivo di comando raffigurato nella figura può essere vantaggiosamente utilizzato come comando del freno di una bicicletta, in particolar modo le mountain bike e le ibride.

figura1-zoom.gif


Naturalmente i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi, secondo le esigenze.
L'ideatore cerca un partner nel settore del ciclismo, affinché è possibile concretizzare il brevetto; per altre informazioni inviare una mail a Mauro Ricci, [email protected]
 

Jose mr. doctor

Biker velocissimus
11/11/07
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Commencal
A intuizione mi vien da pensare che sia più comodo tirare la solita leva del freno ben posizionata e comoda con il dito indice senza dover ruotare i polsi e dover dunque cambiare il mio assetto personale.... ma chissà invece potrebbe risultare una "rivelazione" poter frenare senza dover togliere nessun dito dalla manopola......
 

Tesa

Biker velocissimus
15/2/10
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A intuizione mi vien da pensare che sia più comodo tirare la solita leva del freno ben posizionata e comoda con il dito indice senza dover ruotare i polsi e dover dunque cambiare il mio assetto personale.... ma chissà invece potrebbe risultare una "rivelazione" poter frenare senza dover togliere nessun dito dalla manopola......
An adesso ho capito!!! Quindi in pratica al posto di esserci la leva del freno si tira indietro la manopola...
A mio parere boh.... bisognerebbe provare.
Forse sarà la più grande invenzione oppure si andrà peggio... si vedrà! :cucù:
 

menmaatra

Biker superis
21/8/08
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Monaco-Udine
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Per me é una boiata micidiale per 2 motivi:
1- esiste gia il freno a pedale (pedalando indietro) che offre una potenza frenante notevole per le city bike, senza togliere le mani dalle manopole e non scomponendo l´equilibrio del ciclista.
2- in MTB fa solo del male in quanto un minimo sobbalzo potrebbe attivare il freno inavvertitamente.. sbadabam.... inoltre penso alla torsione del polso per frenare efficacemente + un terreno un po sconnesso = tutti con tendiniti o microfratture ai polsi nel giro di qualche settimana.

Le considerazioni sopracitate sono state fatte immaginando un po l´idea e il funzionamento ( se é brevettato, si poteva anche dire cosa corrisponde il numero 1,2,3 eccc...)
Ma allora a sto punto mi metto a brevettare un impianto di rotelle laterali retrattili per le mtb in modo che chi fa DH non rischi di cadere, ma possa contare su 4 ruote nei passaggi piu ostici

EDIT: con ironia, non prendetela male ma sta idea ... per me...

cagata_pazzesca_byZap.gif
 
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paolorobertozr

Biker tremendus
8/8/07
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Nettuno
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specy enduro
Se il movimento è rotativo, tipo il gas in una moto per capirci, non vedo perché dovrebbe essere un cagata... tanta gente potrebbe trovarcisi molto bene invece...

Le perplessità mi sorgono soprattutto per quel che riguarda l'accostamento ad un ipotetico pompante per un freno idraulico... ne verrebe una cosa troppo pesante, o troppo poco potente... o che richiederebbe una rotazione del polso troppo accentuata...

Secondo me l'idea c'è, ma lo sviluppo, se ci sarà, dovrà essere fatto molto seriamente.

Un conto è fantasticare e "inventare" il meccanismo, è un volo pindarico per adesso, tutt'altro conto è renderlo effettivamente efficente, non deve prestare il fianco a troppe critiche.

Per fare un esempio pensate alla Lefty, è stata fin da subito una forcella rigidissima e precisa, al contrario i ciò che sarebbe potuto sembrare(con un braccio solo), questo proprio per zittire la critica.

Per adesso complimenti, ma è solo l'inizio...:celopiùg:
 

Boda

Biker grossissimus
21/2/10
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Nel mondo.
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Mmmmhhh... dalla mia esperienza con la moto da enduro direi che non va bene come soluzione per l'off road.
Chi ha fatto Off Road con la moto conosce bene quella situazione in cui ad alta velocità la forcella non riesce più a copiare le sconnessioni e mentre si estende la ruota colpisce l'asperità seguente e così via per un certo numero di metri. A quel punto il manubrio comincia a sbacchettare a destra e sinistra mentre la moto prosegue la sua corsa senza controllo. Mentre si pregano tutti i santi e le madonne si stringe il manubrio nel tentativo di opporsi a tale inferno. Ed è qui che il comando rotante del gas ci mette la sua dando una sgasata ad ogni sbacchettata e sembra che tutta la situazione si espanda in maniera esponenziale. Lasciamo perdere come si affronta questa situazione.
Quello che mi chiedo è se mi capita una cosa non dico simile ma che ci si avvicina con la bici e quell'affare mi tira un'inchiodata con la ruota anteriore con mio bel disco da 203 come la mettiamo?

Boda
 

alexx89

Biker forumensus
1/4/10
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Bergamo
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2- in MTB fa solo del male in quanto un minimo sobbalzo potrebbe attivare il freno inavvertitamente.. sbadabam.... inoltre penso alla torsione del polso per frenare efficacemente + un terreno un po sconnesso = tutti con tendiniti o microfratture ai polsi nel giro di qualche settimana.

Anche io ho pensato la stessa cosa... se poi pensiamo nelle discipline gravity dove si salta, il movimento stesso che si fa fare al manubrio comporterebbe una frenata in fase di stacco, cosa che non credo sia in cima ai desideri dei rider. Probabilmente come idea troverà anche applicazione ma non credo che ci riuscirà in ambito mtb.
Guardando il sito nei vari tipi di applicazione prevede anche le auto:omertà:
 

SHARDBIKER

Biker tremendus
2/4/09
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Calasetta - Isola di S.Antioco
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Canyon Spectral
come prima impressione non mi sembra un'idea tanto rivoluzionaria, però bisogna vedere il progetto finito per giudicare.. <?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /><o:p></o:p>
Probabilmente non sarà tutta la manopola a dover essere ruotata per azionare il freno (in quel caso nei discesoni pieni di massi sarebbe un po’ critica la cosa..), senz’ altro solo la parte interna della manopola, quella vicina al centro del manubrio dovrebbe ruotare per azionare il freno (un po’ come quelle bici del supermercato col sistema del cambio analogo a quello della vecchia "Vespa")
 

bikerciuc

Biker infernalis
si be' senza contare che non è che poi per frenare con gli attuali sistemi si stacchino + di 2 dita dal manubrio e in molti casi anche uno solo.

inotre credo che la modulabilità finale del sistema leva-dita sia immensamente superiore ad un dispositivo di tale genere.
 

grande-biker

Biker novus
Mi associo ai pareri contrari, penso solo al caso in cui si debba alzare la ruota anteriore per superare un ostacolo. Nell'alzare lo sterzo di peso spesso capita di ruotare leggermente il polso, se si verifica con quel sistema frenante di sicuro l'ostacolo lo superi.............a faccia in giù! D'altro canto le innovazioni servono per migliorare e rendersi conto dei limiti. Bisognerebbe solo testarlo e, da quello che ho capito da quanto frequento questo forum, SerPecora sarebbe ben felice di farlo per tutti noi :omertà:
 

wally73

Biker imperialis
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Bologna
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Yeti SB130-Chisel
potrebbe essere a mio parere una soluzione che funziona per la strada.
non la vedo prorpio per niente bene in fuoristrada.
soprattutto in discesa.
per avere una buona posizione se non sbaglio regoliamo tutti i freni in modo che in piedi in posizione di "attacco" alla discesa i polsi siano +/- in asse col braccio/leva.
immagniamo di andare giù in bel muretto, posizione arretrata braccia larghe a questo punto oltre che lavorare per trovare equilibrio, sensibilità, direzione, assorbiento, dvo anche ruotare i polsi per frenare...
così a mente non mi viene proprio naturale...
inoltre direi che il polso è molto meno sensibile delle dita.
quindi in città ok tanto o si pedala o ci si ferma. in fuoristrada è un po' più delicata la cosa...
poi ovvio una prova la si fà tranquillamente...
 

motobimbo

Biker nirvanensus
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Cimino
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reputazioni ricevute vecchio forum: 11.988
quello che ancora non ho capito è come si gestisce il "sistema di accelerazione" al quale eventualmente sarei più interessato...:mrgreen:
 

Maga040295

Biker ciceronis
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lissone(mi)
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penso che l'accelerazione sia un effetto "collaterale" inteso come la mancanza di rotazione del polso(quindi mancanza di frenata...)
però....l'idea sarebbe ottima(un dito in più,e quindi il pugno stretto sulla manopola da molto,basta solo provare a usare 2 dita per frenare o una...)ma forse non è questo il modo giusto di metterla in pratica....confidiamo negli ingegneri stramegapagati delle grandi case MTB,chissà che ci tirino fuori qualcosa...
 

pennhouse2

Biker ciceronis
6/6/05
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TORINO
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Anche io voglio il sistema di accelerazione per il mio cancellone da 16 kg ;-)
Il sistema freno nella manopola vorrei provarlo in atterraggio da un salto, dove spesso per avere più presa sulle manopole si levano le dita dalle leve freno e vedere nel momento in cui atterrro entrambe le ruote bloccate con annesso volo d'angelo verso il paradiso....
Forse l'autore dell'idea non ha mai messo le ruote della sua bici fuoristrada o forse noi abbiamo frainteso le sue intenzioni.

Ciao
Fabio
 

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