BUUUUUUUUUUUUMMMM...
se avessi ragione basterebbe la singola....................
Ni...faccio l'esempio con i rapporti che ho disponibili sulla bici....7
Pignoni 11-36, corone 22, 30 e 40.
Cerchi da 29".
Uso questo calcolatore:
http://www.gear-calculator.com/?GR=...21,24,28,32,36,42&UF=2240&TF=90&SL=2.5&UN=KMH
Per capirci, sto selezionando come dimensione ruota l'ultima disponibile (29" 60-622) ed ho impostato nella casella sotto "% development", per avere lo sviluppo metrico.
Almeno vediamo tutti gli stessi risultati.....
Allora, il mio rapporto più corto (22-36) sviluppa 1.43 metri.
Con il monocorona, abbiamo disponibile il 42 mi pare di aver capito (per il posteriore). Ecco... 1.43metri li sviluppo con un 26 anteriore (per la precisione leggo 1.45 metri, ma dei 2 centimetri non ci importa nulla).
Ora, il rapporto più lungo.
Prima è stato detto che la corona più grande non la si usa (quasi) mai.
Bene, 30-11. Sviluppo (sto leggendo) 6.38 metri.
Torno al monocorona.
26-11... leggo 5.53 metri.... la differenza penso si inizi a sentire....
Che poi sia più comoda, più leggera e che quello che non c'è non si rompe, d'accordissimo.
Ma con i giri che faccio io, con parecchi trasferimenti anche su asfalto (e qui spingo anche il 40, anche se non abbinato all'11, ma al 12 in pianura), preferisco manterermi la tripla.
O almeno, dovessi alleggerire, una doppia.
Insomma, secondo me ben venga il monocorona, ma attenzione a dire che sopperisce a qualunque rapporto.
Perchè (torno all'esempio di prima con i numeri), mi fermo per strada a smontare il 26 anteriore e montare un 30 quando faccio un trasferimento su asfalto? O continuo a macinare i pedali mentre i colleghi di uscita a metà dei miei rpm mi stanno distaccando?