Io ho iniziato a scalare finito il liceo con i miei ex-compagni, come scusa per vedersi ancora, poi ho continuato, come attività sportiva invernale infrasettimanale (indoor) alternativa alla bici, con pause prolungate nel periodo universitario. Dal 2000 ho cominciato assiduamente, non più come ripiego, cercando continuità e crescita di livello (sono per l'arrampicata sportiva, senza competizione però). Ora nel tempo libero cerco di infilare uno o due allenamenti a settimana e nel weekend c'è sempre da decidere se scalare o andare in MTB.
E' un'attività fantastica, con tanti aspetti diversi, puoi viverla in mille modi e trarne comunque soddisfazione. Poi se ti prende ti resta sempre dentro, anche se smetti. E' anche uno sport equo dove le ragazze possono andare più forte dei maschi. A proposito dell'arrampicata e delle sensazioni che da, vale la pena citare, imho,
Giovanna Pozzoli: "
ogni Climber ha sogni diversi, obbiettivi diversi, diverse le motivazioni e le sensazioni
. Eppure siamo tutti accomunati dall intensità con cui viviamo questa passione
scalare non ti può piacere un pochino
scalare diviene come respirare, e se non puoi ti manca l aria
non capisce chi è al di fuori, passiamo per una massa di egoisti esaltati
.sarà, io so solo che scalo e sto bene!"
Ah, purtoppo i miei ex-compagni di liceo non li vedo più
( , però faccio parte di una società sportiva con degli amici arrampicatori insostituibili.
Ciao a tutti!