vero...dimenticavo la Gimondi , che pero' bisogna vedere come :
una garetta alla portata di tutte le gambe ,
a fine stagione ,
una specie di festa di fine anno ,
inserita nel Prestigio
Per quanto riguarda Civetta e Grappisssima , forse :
Non sono pubblicizzate con enfasi in rete e sulle riviste , un po' come anche la "Da Piazza A Piazza " . Poi sono durette e forse molti bikers non sono poi cosi' amanti delle gare DURE veramente . Inoltre essendo un po' a meta' stagione , in un periodo di ferie molti hanno scaricato la loro voglia di gare nei primi mesi come Marzo Aprile Maggio .
Nopn vedo altri motivi .....
Cmq e' giusto dire "meglio pochi ma buoni" , ma allo stesso tempo mi metto nei panni degli organizzatori che credo che poi facendo i loro confronti conquelle garette sovraffollate , poi possono pensare a mollare.
Io comunque cerco sempre di fare quel che piu' mi piace , cioe' quello che mi da soddisfazioni ...quindi gare vere , tecniche e/o lunghe e non megabiciraduni e basta
Io sono un accanito sostenitore della circuitazione intesa come osmosi ciclistica. Nel senso che i bikers devono circuitarsi, girare, sperimentare, vedere con i propri occhi, tastare con mano, e non fermarsi al volantino pubblicitario. Noi con il ns gruppo per esempio solo nel 2006, tra gran fondo, cross country, marathon, escursioni, abbiamo fatto ben 44 uscite. Chiaramente ci siamo divisi, c'è chi ha fatto l'FRW, chi ha fatto la Conero Cup, chi è andato a briglia sciolta tipo Dolomiti Super Bike, Rampilonga etc etc, chi ha fatto l'MTB Mare e Monti, e chi i Sapori, insomma ridendo e scherzando abbiamo portato le nostre maglie in tutte le Marche, in buona parte della Toscana, in Emilia Romagna, in Abruzzo, in Trentino, in Umbria etc etc. Questo fa si che tu apra veramente gli occhi su questo mondo e ti accorga di come ci sono organizzazioni che hanno il giusto tributo per il loro sforzo, e organizzazioni che invece non raccolgono i meritati frutti, così come per qualche perverso meccanismo ci sono organizzazioni che raccolgono più di quanto meritano. Il detto pochi ma buoni mi trova d'accordo, la qualità è sempre da prediligere alla quantità soprattutto perchè spesso scarsa qualità significa anche rischi eccessivi per i bikers. Lo spirito giusto come dici tu è andare dove ci porta il cuore correndo dove c'è riscontro non pubblicitario ma divertiomento personale, se poi è anche una kermesse come la DSB non ho nulla in contrario