Ho avuto l'onore di fare questa esperienza per ben 2 volte e con un modesto allenamento (nel 2017 avevo 2200km e nel 2018 2140km). Non posso che condividere la sofferenza che si prova nel fare una gara tanto estrema (ed io sono sempre stato fortunato trovando un tempo meraviglioso) eppure...ricordo ancora il momento in cui tagliai il traguardo sotto le 10h nel 2017... Ero solo e spaventato da un impresa tanto smisurata..(ricordo bene i suggerimenti di tutti voi) ma, con pazienza e costanza riuscii a tagliare il traguardo. Non avevo famigliari/ed amici ad attendermi ma, eravamo solo io e la mia "Specy". Stanchi e sporchi eravamo riusciti in quell'impresa tutta nostra e qualcosa era chimicamente scattato. L'anno successivo, portai anche Irene e l'esperienza si chiuse con un tempo di 9h 15min. (più o meno) ma, ero in pieno trasloco e arrivai talmente tanto stanco da non sentire più la fatica. Eppure, anche in quel caso sono rimasto stregato dalla bellezza di quella gara e quel paradiso dolomitico. Ho ogni passaggio ben impresso in mente e lo splendore di quelle montagne mi accompagnerà sempre. Insomma, credo sia la cosa più vicina ad un'esperienza religiosa che abbia mai vissuto (e sono un non credente). Forse, dipende dal fatto che quando sei stravolto non ha più alcun freno inibitore e "tutto arriva" diretto al cuore...
Quest'anno, infine, ho ripiegato sul corto (2800m. di D+
) e credo di aver assaporato tutto quel che potevo...(incluso un paio di giorni di ferie per acclimatarmi e godermi lo spettacolo) ... Solo in 3 punti ho dovuto scendere dalla bici e credo di aver "urlato" dal piacere parecchie volte in discesa.. Il mio 22/42 si è reso utilissimo nell'affrontare le rampe "impossibili" della Hero e la mia fidata Specy si è fatta valere "frullando" ogni tipo di terreno. Raggiunto il traguardo mi aspettavano Irene, buoni amici (includo anche
@carlao anche se via telefono), una sauna fantastica e una mangiata divina (Tubladel di Ortisei)...tanta roba....