Non mi sembra che si stia facendo nessun fascio. Se rileggi il forum, post vecchi di anni, vedrai che nessuno del nostro gruppo ha mai RICHIESTO la partecipazione numerosa di tanti bikers; piuttosto si è sempre puntato sulla chiarezza relativamente ai percorsi e alla tipologia di giro e, dai resoconti post-giro chiunque ha sempre avuto la possibilità di carpire anche le sfaccettature più impalpabili del nostro fare MTB.
Nonostante tutto questo ci si imbatte sempre in persone che sono attratte magari dalla bellezza dei posti dove andiamo a girare e NON si curano assolutamente di capire nient'altro del giro. E da qui nascono tantissime incomprensioni("sbrighiamoci che devo essere a casa alle 14!", "sono venuto fin qui per portarmi la bici in spalla!", "da qui è impossibile scendere!", "perchè dobbiamo aspettare quelli là che non vanno? che stiano a casa!").
Io non conosco CN e non mi permetto di giudicare, ma ti sfido a dimostrare che non ti sia mai capitato di imbatterti nel/nei rompimaroni di turno! Il fatto è che non siamo tutti uguali e ci sono persone come me che, quando sono ospiti di un giro altrui, non hanno altra preoccupazione se non quella di NON gravare in nessun modo sul resto del gruppo (studiandosi il giro prima, cercando di capire se si è in grado di affrontarlo, evitando qualsiasi tipo di commento negativo anche se NON ci si sta divertendo - al limite non si esce più con quella compagnia) e ci sono altri che invece si aspettano SEMPRE di girare con gente del loro stesso livello atletico, con i loro stessi gusti in fatto di sentieri, con le loro stesse esigenze organizzative, ecc. ecc.
Io la vedo come una questione di RISPETTO ed EDUCAZIONE: c'è chi ne è dotato e chi no (dato di fatto). Poi credo che ci sia anche un aspetto legato alla cultura della MTB che, nel mio modo di pensare (e credo anche nel tuo) si fonda sul desiderio di stare a contatto con la natura, visitare ambienti il più possibile incontaminati e condividere queste emozioni con amici vecchi e nuovi. Questo tipo di cultura si sviluppa e si tramanda grazie alle persone; se si ha la fortuna di entrare nel mondo della MTB con le persone giuste il percorso è agevolato, se ci si arriva da culture (rispettabili ma) differenti come ad esempio la BDC, cambia tutto, cambiano le aspettative e le esigenze.
In definitiva il mio punto di vista è che se organizzo un giro, sforzandomi di essere il più chiaro possibile nei dettagli, mi aspetto che chi viene a partecipare lo faccia con umiltà e spirito di collaborazione. Appoggio il punto di vista di Teddy perchè questo, purtroppo, non succede sempre e, a forza di tirare, la corda si rompe e si rompono anche i maroni!