• La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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Chi va in MTB è un vero ciclista?

oTToo

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Aggiungo che anche i conducenti di MTB non sono esenti da cattivi comportamenti: durante la bella stagione i percorsi ciclopedonali come in sentieri si popolano di ciclisti dal ritmo diverso (come anche di ambizioni opposte) e di famiglie con bambini, passeggini e cani.
Siccome lo spazio è di tutti e tutti hanno il diritto ad usufruirne va da se che andature e comportamenti devono essere improntati all massima sicurezza. Purtroppo a volte vedo ciclisti di MTB, in solitaria e peggio ancor in gruppo, che si fanno forti della velocità per aprirsi un varco.
Questo, visto dal lato di chi subisce la cosa, è davvero irritante e prevaricante del diritto di godere del momento come meglio si crede e si può.
Non andare in strada perché, giustamente, si temono le auto non da diritto a cambiare atteggiamento quando il rapporto di forze diventa favorevole.
 
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oTToo

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Sabato in ciclabile mi sono messo a ridere: specialized sworks gravel allestita bike packing con borse vuote e ciclista vestito con casco e pantaloni da freeride e canottiera.
Non so cosa sia un abbigliamento freeride però anche a me Domenica mattina è venuto da sorridere quando ho incrociato in direzione opposta un gruppo di ciclisti su MTB sui sessanta, un po' pingui e tutti con la stessa divisa bianco-fucsia. :)
 
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BlastStiff

Biker urlandum
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Radon Skeen Trail CF 9.0

Il vecchietto, l'ape o il trattore, occupano tutta la corsia, ma per una estensione di pochi metri.
Appena c'è un po' di visuale (calcolando anche il possibile motociclista che esce dalla curva ai 120 km/h), un'accelerata e passi.

Il gruppo stile giroditalia occupa mezza corsia per 50 metri di estensione. Se la carreggiata è stretta e quindi sorpassarli significa invadere parecchio l'altra corsia, devi solo sperare in un luuungo rettilineo.

Devo ammettere, però, che è la prima volta che trovo un gruppo così numeroso, senza che ci fosse una qualche competizione o manifestazione.
D'altra parte è anche vero che è la prima estate in cui mi muovo per le colline in auto. Prima la mtb non c'era e quelle strade le facevo in moto...
 

ginogino

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Sarzana (SP)
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Ho un amico che ogni volta che vado in macchina con lui e incontriamo dei ciclisti in mezzo alla strada, inveisce contro di loro, quelle poche volte che andiamo insieme in mtb, nei tratti su asfalto invesco io contro di lui perché sta sempre in mezzo alla strada, anche quando procediamo in fila indiana.

Per quanto riguarda chi è il vero ciclista, dove lavoravo qualche anno fa, c'era un tipo che faceva le iron man ad alto livello, una volta gli chiesi se aveva fatto qualche volta, una iron man dove la parte ciclo si faceva su mtb, mi ha risposto che una volta ci ha provato, ma poi ha rinunciato perché per fare quelle bisognava davvero sapere andare in bici.
 

FedeNova12

Biker serius
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un campo di tiro con l'arco
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Beh ma anche su asfalto devi saper scegliere che strada fare... Io nel mio giro solito se fuori dal paese trovo 20 auto è già tanto. Poi non faccio quasi mai le statali, piuttosto programmo il giorno prima il navigatore e faccio tutte stradine secondarie e sterrate... L'unica cosa è che prima o poi le trovi comunque le statali, quindi si riduce il raggio del giro
Nei paesi invece dipende da com'è la strada... Ovvio che se vivi a Milano o altre città grandi è uno schifo, ma in paesini con il 60% delle strade strettissime o a senso unico (tipo nei centri storici) mi sento quasi più sicuro che andare in una strada in campagna. D'altronde lì riesco a tenere facilmente il passo delle auto e mi piazzo in mezzo alla corsia senza rimorsi (almeno non tentano di fare la furbata dove non possono...)
PS: la puzza di diesel la sento solo fermo ai semafori
 

SP57921

Biker novus
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Cirie' (TO)
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D'altronde lì riesco a tenere facilmente il passo delle auto e mi piazzo in mezzo alla corsia senza rimorsi (almeno non tentano di fare la furbata dove non possono...)
IO faccio lo stesso, purtroppo se ti tieni a dx ti sfiorano, se sei in mezzo alla strada ti suonano e ti mandano a c.....ma salvi la pelle...una cosa che la gente no capisce è che se ti suonano a 50 metri ti tiri a dx e sai che ti hanno visto e li lasci passare bene.....
Ma per fare un esempio, io quando sorpasso le bici metto sempre la freccia sia in moto che in macchina (in bici non mi capita di sorpassare altri che la vecchietta-più di me- che va a fare la spesa o porta i fiori al cimitero) ma spesso faccio rischiare il ciclista perchè sembra di essere al mugello ieri, appena metti la freccia e ti sposti un po a sinistral'auto o la moto dietro (non tutti per carità) subito pensa di passart a dx.......
 
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giacata

Biker novus
4/10/17
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Arezzo
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Haibike sduro fullnine 5.0 2017
Anch'io lo preferirei, ma!.
Io cerco di fare strade poco trasitate da auto ma ho smesso di andare per boschi, perché andando in bici da solo i boschi spesso sono zone dove il cellulare non prende e anche se prende sarebbe un problema spiegare in quale fosso ci si trova se è capitato un infortunio importante.
Le strade che preferisco debbono essere percorse da altre persone, mi sento più sicuro.
 

Boston George1981

Biker novus
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Monza
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Scusa
Scusa ma devo contraddirti per quello che riguarda i limiti nei paesi sopra le Alpi (soprattutto l'Austria che ho frequentato per molti anni) li nel centro abitato c'è il limite di 50 ma appena esci dal centro abitato il limite diventa 100...secondo me cosa più intelligente che fare come in Italia dove il limite è 50 sempre anche dove non ha senso di esserci. (costringendo poi gli automobilisti a non poterlo rispettare) Il problema delle bici non sta nel limite di velocità, ma nell'educazione stradale che purtroppo in Italia manca,insieme a molti altri tipi di educazione.
 

Tc70

Entomobiker
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Picola ma carattarastica...
Ma per 'vero ciclista' io metterei anche quelli che tutti i giorni inforcano la loro bicicletta per andare al lavoro...rischiano ogni santo giorno per andar a guadagnarsi di che vivere...c è chi fa e ha fatto la scelta di non usare più mezzi a motore e questi a parer mio, son quelli più 'veri'...2cents

Comunque a dirla completa...proprio la settimana scorsa in strada 2 grosse moto di Austria sono perfino andate oltre la carreggiata per sorpassarmi...al contrario di certi Valentino Rossi che puntualmente qui in zona Valsabbia, non mancano di passar piegati con saponetta a terra a non più di 60/80 cm dalle mie scarpe...ogni volta mi si rizzano quei pochi capelli restati per non dir altro...e sono italiani...
 
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shrubber83

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Sesto Fiorentino
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Spectral 29

puoi uscire un'ora anche con la BDC. fai un allenamento intenso e torni a casa... se ti fai in 90 minuti 45-50km in piana non è che torni fresco
quando mi alleno sui rulli, fai 60-70 minuti fatti bene sono giù sufficienti
 

MauroPS

Biker acciaccatus
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Vicino Udine.
www.pistocco.com
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Ragley Big AL
Personalmente ho sempre odiato i ciclisti finché non ho cominciato ad andare in bici (mtb).

Adesso capisco certi comportamenti apparentemente arroganti, tipo stare in mezzo alla strada dove la strada è stretta.
Non li rifilavo prima e non li rifilo neanche ora, anche se trovarsi due ciclisti appaiati usciti da una curva, ti fa venir voglia di fermarli e dargli un sacco di botte, finché non capiscono che è la loro vita che è in gioco, perché chi sta nell'automobile comunque si salva.

In auto cerco sempre di superare andando nell'altra corsia e se non posso farlo subito rallento e aspetto. L'ho imparato dai tedeschi e dagli austriaci che in Friuli non mancano e che hanno un rispetto per le bici che noi non abbiamo.

Per il resto è una questione di dna. Che gli italiani siano allergici al rispetto delle regole è un dato di fatto, che siano dei biker o dei bitumari è la stessa cosa....


 

oTToo

Biker forumensus
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Forse è già stata citata ma una buona regola che si dovrebbe osservare in auto è quella di guardare dietro quando si apre la portiera. È la mia massima paura quando sono in bici e ci sono auto parcheggiate. In un parse nordico, non ricordo quale, usano la mano destra (con le auto a guida a sinistra) per afferrare la maniglia. Questo movimento porta automaticamente a vedere se arrivano ciclisti.
 
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arthur.dent

Biker novus
26/2/19
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Matelica
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Specialized Hard Rock 1987?
Buongiorno,
ho postato di proposito la domanda “chi va in mtb è un vero ciclista?” per sensibilizzare comportamenti più prudenti da parte dei ciclisti quando guidano le auto. Ho letto le opinioni degli altri, ma non sono soddisfatto. Così propongo un piccolo test, a cui rispondere, se si vuole, con
"Sono d’accordo"
"Non sono d’accordo"
Alle seguenti affermazioni:

1. È stata violentata, ma se l’è cercata, era vestita in modo succinto.
2. I mafiosi hanno il diritto di disporre della vita degli altri perché sono armati.
3. Il riscaldamento globale non è un mio problema, mica vivo sulla costa.
4. Sono un chirurgo e corro perché devo arrivare in fretta all’ospedale perché un paziente rischia la vita.

Ecco cosa penso:
1. Se hai risposto “sono d’accordo” a questa affermazione stai colpevolizzando la vittima. È un comportamento che serve a scaricare la colpa. Ora prova a tradurre: “i ciclisti su strada se la cercano perché adottano comportamenti scorretti”. Tra l’altro, in questo esatto momento, mentre affermi che i ciclisti “se la cercano”, non ti senti un ciclista, quindi non lo sei.

2. Se hai risposto “sono d’accordo” a questa affermazione ritieni che il potere sia fonte di diritto: non c’è niente di male, lo pensava pure il filosofo Spinoza, ma sappi che il codice della strada è basato sulla tutela. D’altronde la legge non serve a chi è potente, ma serve a tutelare chi è debole. Il fatto che tu sia al volante non ti dà il diritto di ammazzare chi non ha mezzi altrettanto potenti. Se invece pensi sì, pensi come un mafioso: “Io sparo, sei tu che ti devi spostare”.

3. Se hai risposto “sono d’accordo” a questa affermazione ritieni che non esistano problemi comuni, ma solo problemi individuali. Il riscaldamento globale è generato dal comportamento di ognuno, indipendentemente su chi ha effetto immediato. Chi si sposta in bici ad esempio, limita l’apporto di gas serra contribuendo ad un ambiente migliore. In Italia, a differenza di altri Paesi, pochi scelgono la bici perché pericolosa. Cito dal sito scopricopenhagen.com “Nel 2018, il 50% degli abitanti di Copenaghen ha usato la bicicletta come mezzo di trasporto abituale”. L’alternativa è possibile, ma se non rendi la strada più sicura, pochi sceglieranno mezzi alternativi.

4. Se hai affermato “sono d’accordo” a questa affermazione ritieni che abbiano più diritto a vivere alcune persone che altre. La vita del paziente vale più di quella di un ciclista. Secondo quali criteri lo affermi? Conosci il ciclista che sfiori? Se pensi che la sua vita valga meno perché il suo comportamento è sbagliato, torna all’affermazione 1.

Concludo dicendo che non mi piace affatto sollevare polemiche, ma ritengo che possiamo rendere le strade più sicure adottando comportamenti migliori. Per fare questo vi invito a cambiare prospettiva. Qualcuno ha detto: “da quando vado in bici…” Esattamente così, provate a mettervi nei panni di chi va in bici, non solo per sport, non solo nei parchi giochi per mtb.

Cordiali saluti e buone pedalate a tutti.
 

ginogino

Biker perfektus
7/6/03
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Sarzana (SP)
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Giant Reign 2008, Gary Fisher Paragon 2008, Specialized Camber Comp 29er 2012, turbo levo 2019, Niner RLT Steel 2019
Bisogna vedere cosa intendi per ciclista, perché parafrasando tutti quelli che hanno la patente sono automobilisti, ma tutti non sono piloti di formula uno.
 

Quiabo

Biker novus
26/3/19
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Toscana
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Bianchi
Arthur mi permetto di obiettare riguardo al alcune approssimazioni che ho trovato un po'grossolane per essere realistiche...nella mia disamina procederò per punti per non creare confusione:
1) In un processo per stupro l'abito succinto non può essere un'attenuante per il colpevole ma se abiti in un quartiere di Johannesburg e mandi tua figlia in minigonna e calze a rete a passeggiare nella notte allora sei un incosciente.
2) Quando stai pedalando in salita ed un tir ti sorpassa in un tornante fai meglio a controllare che non ti stringa a bordo strada perchè fra rallentare perdendo 5"sul KOM di strava ed essere schiacciato (seppur col proporzionale risarcimento danni sancito dalla legge) trovo più saggia la prima scelta.
3) Questa la condivido.
4) Si torna alla logica del primo quesito (come hai indicato pure tu) cioè di qualcosa che pur non essendo una giustificazione tuttavia accade nella realtà, ad esempio è innegabile che all'orario di punta buona parte degli automobilisti abbiano una guida più pericolosa perciò quando ci troviamo a pedalare in quelle situazioni è necessaria una maggior attenzione.
In conclusione alla guida dell'auto bisogna porre la massima attenzione ma ancora di più quando stiamo pedalando perchè (senza voler giustificare niente e nessuno ma solo per portare a casa la propria pellaccia) ci troviamo costretti a riparare anche agli errori degli altri.
 
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