.....che fom ste w.e. ??...

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compagigi

Biker cesareus
25/8/03
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Salo' - Lago di Garda
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Bike
kenevo, giant reign
Oggi Lago della Vacca in grande spolvero
Bella giornata con sentieri nuovi di zecca

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qui le altre

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Carlo il dentista

Biker velocissimus
27/11/06
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Concesio (BS)
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Come promesso a Mbaro, ecco due righe sulla passeggiata di ieri al Lago della Vacca.
Lasciate le auto al Gaver, ci siamo riscaldati sulla statale per il Crocedomini fino a Cadino dove abbiamo imboccato, sulla destra, la sterrata che risale l'omonima valle verso la Corna Bianca; al primo bivio si prende a sinistra, in discesa verso una piccola malga, per il Passo dell'Asina (indicato da segnaletica CAI); si raggiuge la malga successiva (Cadino di Sopra) e dopo poche pedalate si prende una traccia non troppo visibile che sale a sinistra. 20 minuti circa di bici a spalla e si raggiunge il passo dove si incrocia la mulattiera, che proviene dalla Bazena, che si riesce a pedalare fin quasi al Passo delle Terre Fredde dopo del quale inizia un lunghissimo, divertentissimo (per le difficoltà tecniche a pedalarlo) traverso che ci porta al Passo della Vacca e poi al Lago. Sosta tecnica (birra) al rifugio e comincia il clou. Già il primo tratto in discesa per arrivare alla diga ci aveva fatto intendere che la disposizione delle pietre non era stata "pensata" per le mountain bike ma una volta imboccato il 17 ne abbiamo avuto conferma.
A parte il passaggio sulla passerella metallica e successivi strappo (vedere foto di Gigi, n°5) e traverso, in piano ma strettissimo, è possibile stare quasi sempre in sella, aiutandosi ogni tanto con qualche piede a terra, perchè nei tratti più tosti si riesce a passare mentre la maggior difficoltà sta nel far superare le pietre al post., che tende a bloccarsi, e nei tratti scavati, dove, se si tenta di uscire dalla traccia, si trova quella simpatica erbetta che cresce in quota e che somiglia, come grip, al sapone; risultato: due schiacciate di maroni:smile:
Si giunge così ad una tettoia dove inizia l'ennesimo scempio (sterrata) che ci porta ad una malga nuova e ad ad un'altra casa nel cui prato si ritrova il vecchio sentiero che, con un'ultima parte tribolata, sbocca al Nikolajevka
(se l'ho scritto cannato correggetemi).
Giudizio finale: percorso splendido per i luoghi e i paesaggi (nonostante le nuvole e le sbroffate di pioggia mi incantano sempre) per bikers esperti, allenati (se si vuol pedalare tanto) e votati all'escursionismo, in una parola: da BdB. Personalmente, mi sono divertito fes fes!
P.S.: il Compa dovrebbe aver registrato la traccia.
P.S.2: lo rifarei e lo rifarò!
 

mbaro

Biker superioris
Come promesso a Mbaro, ecco due righe sulla passeggiata di ieri al Lago della Vacca.
Lasciate le auto al Gaver, ci siamo riscaldati sulla statale per il Crocedomini fino a Cadino dove abbiamo imboccato, sulla destra, la sterrata che risale l'omonima valle verso la Corna Bianca; al primo bivio si prende a sinistra, in discesa verso una piccola malga, per il Passo dell'Asina (indicato da segnaletica CAI); si raggiuge la malga successiva (Cadino di Sopra) e dopo poche pedalate si prende una traccia non troppo visibile che sale a sinistra. 20 minuti circa di bici a spalla e si raggiunge il passo dove si incrocia la mulattiera, che proviene dalla Bazena, che si riesce a pedalare fin quasi al Passo delle Terre Fredde dopo del quale inizia un lunghissimo, divertentissimo (per le difficoltà tecniche a pedalarlo) traverso che ci porta al Passo della Vacca e poi al Lago. Sosta tecnica (birra) al rifugio e comincia il clou. Già il primo tratto in discesa per arrivare alla diga ci aveva fatto intendere che la disposizione delle pietre non era stata "pensata" per le mountain bike ma una volta imboccato il 17 ne abbiamo avuto conferma.
A parte il passaggio sulla passerella metallica e successivi strappo (vedere foto di Gigi, n°5) e traverso, in piano ma strettissimo, è possibile stare quasi sempre in sella, aiutandosi ogni tanto con qualche piede a terra, perchè nei tratti più tosti si riesce a passare mentre la maggior difficoltà sta nel far superare le pietre al post., che tende a bloccarsi, e nei tratti scavati, dove, se si tenta di uscire dalla traccia, si trova quella simpatica erbetta che cresce in quota e che somiglia, come grip, al sapone; risultato: due schiacciate di maroni:smile:
Si giunge così ad una tettoia dove inizia l'ennesimo scempio (sterrata) che ci porta ad una malga nuova e ad ad un'altra casa nel cui prato si ritrova il vecchio sentiero che, con un'ultima parte tribolata, sbocca al Nikolajevka
(se l'ho scritto cannato correggetemi).
Giudizio finale: percorso splendido per i luoghi e i paesaggi (nonostante le nuvole e le sbroffate di pioggia mi incantano sempre) per bikers esperti, allenati (se si vuol pedalare tanto) e votati all'escursionismo, in una parola: da BdB. Personalmente, mi sono divertito fes fes!
P.S.: il Compa dovrebbe aver registrato la traccia.
P.S.2: lo rifarei e lo rifarò!

Grazie Carlo o-o
Dopo le vacenze penso di provarlo con i miei soci.
 

puddum

Biker urlandum
29/5/10
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Botticino (BS)
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Oggi non potevo fare la solita ciclabile per Sirmione... Ho fatto una piccola variante per il Giacciarolo, Serle, Tesio in Explo su Paitone, Padenghe e Sirmione...
Tot 52 km e 960MT... Prossimo w.e. Ho voglia di quote sopra i 2000 e belle discese, speriamo che il meteo sia dei nostri!
A presto
 

puddum

Biker urlandum
29/5/10
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.... Rifarei volentieri un Tremalzo, visto che il 25 aprile non lo abbiamo completato per via della neve.. Oppure una Val Pura in versione estiva... Oppure sentiamo il Jag per una gita bergamasca... Oppure non so..
 
Stato
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