La butto sul ridere, 1991 trekking bike Victoria rigida, sui 20kg, una delle prima con una tripla 48/38/28 e 7v 13-30, dopo un po' di giri su vari sentieri mi sono buttato giù per la DH del San Michele, in quegli anni ci facevano pure una gara, di circa 1 km di discesa senza uccidermi ho fatto almeno il 90% a piedi
ho capito che poteva esserci qualche minimo problema a continuare così, quindi sono passato ad una Bottecchia ibrida sempre in acciaio ma con un minimo di ammortizzatore anteriore, era più una versione da strada che offroad pertanto continuando comunque ad andare sempre più su sentieri, sono passato ad un'altra ibrida della Olympia più votata verso l'offroad e con telaio in alluminio. Mi piaceva sempre di più ed iniziavo a fare qualche salto, ovviamente ho aperto in 2 il telaio
, che comunque passa in garanzia ma opto per un upgrade ad una Olympia Karbo XC-Pro 26", siamo già nel 2007 ho la mia prima MTB ed inizio ad andare sempre su cose più tecniche. Conosco una banda di enduristi e nel 2013 aggiorno ad una Bottecchia Zoncolan sempre 26" e sempre XC-Race, solo che vado sempre più forte e rischio sempre di più frequentando certe brutte compagnie
in uscite in gruppo da oltre 20 persone sono l'unico "mona" con una front, alcuni passaggi sono materialmente impossibili da fare, ho lasciato un certo tot di denti della corona da 42 su tante pietre che gli altri riescono a passare, faccio il numero giusto di "decolli non autorizzati" per farmi capire che più di così con questo mezzo non posso andare e quindi è il caso di passare allo step successivo. Febbraio 2015 faccio un mega decollo e rompo il telaio della Zoncolan, torno a casa con uno gomito "lievemente" gonfio e dolorante (ci sono voluti 6 mesi perché si sistemasse decentemente) mi siedo al PC ed ordino la "bestia azzurra" a cui era già almeno un anno che facevo il filo. Inizio a cavalcare la Capra e mi sembra tutto asfaltato, scendo a velocità impressionanti e riesco a salire su cose precedentemente impossibili. Tutto questo lungo poema per dire che concordo con tutti quelli che precedentemente si sono espressi per partire per gradi e non direttamente con qualcosa di troppo performante, non si comprendono i propri limiti e si rischia di farsi male confidando troppo nel mezzo.
In ogni caso l'importante è divertirsi.