Certo che era ora. IMHO sarebbe stato meglio che non ce ne fosse stato bisogno, ma tant'e'...Personalmente non mi sorprende che ci siano soci CAI che parlano di cose che non conoscono, di persone cosi' l'Italia ne e' piena pero' su un numero abbastanza recente della Rivista, oltre alla solita lettera di "doleances" sulla MTB c'era un commento della redazione che, esponendo la problematica della mtb, lo ravvivava invitando i lettori a "dire la loro" pro o contro la MTB.
Posso capire che il cicloescursionismo possa dar fastidio a chi e' intollerante di suo; un po' di meno che, dopo 4 anni di sdoganamento del cicloescursionismo, ci siano non solo fronde interne al CAI che vogliono ancora dire la loro contro le bici "da cross" e altre amenita' simili, ma che qualcuno anche all'interno della redazione veda di buon occhio queste fronde.
Spero che con le lettere pubblicate sull'ultimo mumero della rivista venga messa finalmente la parola "fine" a questo "dibbattito" e che, a chi ancora parla e scrive in liberta' di "bici da cross" venga dato qualche riferimento bibliografico affinche' si documenti sul cos'e' il cicloescursionismo, come ad esempio il "Quaderno di cicloescursionismo", curato da Marco e Piergiorgio.