polizia penitenziaria, non cientri sociali.
Dire però che in Italia i ladri non pagano mai è una semplificazione grossolana, contraddetta dai fatti: attualmente 11.585 detenuti in carcere per furto (di cui 606 donne) e i 16.242 detenuti per rapina (tra cui 523 donne). È vero, invece, che se si è al primo borseggio è praticamente impossibile finire dietro le sbarre. La pena base per il furto aggravato va da uno a sei anni (fino a dieci anni se commesso in appartamento), ma qualsiasi avvocato col minimo sforzo riesce a evitare all'imputato la prigione. Al processo per direttissima, tra attenuanti generiche (ad esempio, la confessione e la riconsegna del bottino) e la scelta del rito abbreviato che riduce di un terzo la pena, il giudice raramente emette condanne superiori a un anno, si arriva a due nei casi particolari come quello di Seferovic. "Del resto la sospensione condizionale della pena per due anni è un diritto", ricorda Roberto Trinchero presidente delle Camere penali del Piemonte occidentale e Valle D'Aosta. "Quando invece si è recidivi, il discorso cambia".
Si riapre il dibattito dopo il caso delle sorelle bruciate: solo il 4,6 per cento dei ladri viene scoperto. "La
www.poliziapenitenziaria.it