Ciao ragazzi rispondo solo a questo messaggio e spero che la mia risposta vi faccia capire il mio punto di vista (dopo continuo sennò non ha senso)
Allora, aggiungo una cosa che nessuno ha detto fino adesso sui video di Youtube.
La cadute!!! Tutte le volte che per far uscire una sequenza decente il rider cade, si accappotta, urta, sbatte, rotola, spezza la bici ecc ecc ecc ecc ecc ecc... su una sequenza bella da vedere ce ne sono almeno 10 di tutti gli esempi che ho scritto. I più bravi e fortunati ci riescono in meno volte o anche subito. E secondo voi non lo so questo o credete che davvero vivo in un mondo di fantasia?[emoji5]
Quindi mi riallaccio a tutte le altre considerazioni che avete fatto...noi lavoriamo e nel tempo libero prendiamo la bici, chi di più chi di meno, loro invece fanno questo di mestiere e del loro mestiere ne hanno fatto un'arte e non parlo solo dei Pro ma anche chi si diletta con 7 cam e diverse inquadrature. A noi se ci va bene, oltre alla nostra piazzata addosso...se ci va bene eh, abbiamo nel gruppo di uscita qualche amico con la sua che ti riprende.
Sul tubo, sempre di video fatti bene eh sto parlando, se non lo fanno per mestiere lo fanno come unico e solo "passatempo".
Stiamo a cavallo?
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Credo che tutti più o meno cerchino di dirti che non è imparando il manual o il bunnyhop che eviterai le cadute. Per la mia personale (e limitatissima) esperienza, ti posso dire che sui trails le cadute più frequenti si verificano per tre ragioni:
1) Perdita di aderenza dell'anteriore
2) Impuntatura
3) Over bar
L'unico tecnicismo veramente fondamentale sui percorsi è il trackstand, insieme allo sviluppo di capacità propriocettive (di cui il trackstand è parte costitutiva)
Il bunnyhop serve quando vai veramente forte e pompi qualsiasi situazione (oltre ad aiutarti nei salti, quelli grossi), non certo all'inizio. Il manual e il wheeling servono solo a fare scena e a non bagnarsi i calzini nelle pozzanghere
Edit: ovviamente avere un buon posizionamento aiuta in tutte le situazioni, specialmente nell'affrontare le curve in velocità, che è veramente l'unico tecnicismo che si coltiva lungo tutta la "carriera"