Visto che ieri ho fatto anch'io il mio primo volo in mtb, dico la mia
Mi spiace per quel ragazzo prima di tutto: certo magari è stato un po' incosciente, ma credo che gli errori capitano a tutti. Anch'io faccio i complimenti a demoken per l'umanità.
Riguardo al discorso che ne è seguito, non credo possa esistere una tecnica vera e propria per cadere quando si guida un mezzo a due
ruote. Le tecniche di caduta delle arti marziali non mi sembrano adeguate, perchè sono pensate per risolvere proiezioni su tatami/pavimento, non certo per voli da velocità di 30-40km/h su sentieri irregolari, come ha già detto qualcuno. Se poi prendete ad esempio la motoGp state freschi: in realtà quello è l'esempio di come NON si cade, perchè i piloti stanno più possibile attaccati al mezzo per tenere disinnestata la frizione ed eventualmente poter ripartire: loro se lo possono permettere perchè hanno protezioni molto efficaci e soprattutto le vie di fuga, per cui fortunatamente la maggior parte delle cadute si risolve in lunghi scivoloni. L'unica cosa che si può fare è attenersi a dei principi generali: proteggere la testa, non seguire il mezzo, non irrigidire il corpo. Poi bisognerebbe sempre guidare in uno stato di "allerta controllata", perchè se è vero che non si prevede di cadere, è anche vero credo che con una buona preparazione e una buona conoscenza del mezzo si può capire che la situazione è irrecuperabile qualche istante prima della caduta vera e propra.
Riguardo al discorso protezioni invece, io credo che si debba andare secondo coscienza, ovvero ognuno metta tutto il necessario perchè si possa sentire ragionevolmente sicuro mentre si diverte. Ovviamente più protezioni si hanno più si va sicuri, ma a un certo punto bisogna anche rendersi conto che la protezione totale non esiste in nessun caso. Capisco quindi le ragioni degli agonisti: probabilmente in questo "bilancio" loro valutano il caschetto sufficiente a coprire le principali possibilità di infortunio: oltre è sfiga, e contro questa neanche un'armatura a piastre completa può fare niente. D'altra parte, penso che una componente di rischio sia implicita in ogni gara: anche chi corre i 100m è sempre a rischio infortunio per gli allenamenti al limite che deve sostenere; per come la vedo io, se non riesci a fartene una ragione, beh, non gareggi.